Un monologo tragicomico e trascinante in cui l'attore coniuga la comicità popolare al gusto per quella storia minima fatta di personaggi curiosi, autentici, vivi. Balasso, autore, regista e interprete dello spettacolo, torna a Schio con il suo ultimo spettacolo dopo due anni di assenza. Protagonisti di La tosa e lo storione, prodotto da Teatria Srl, sono i pescatori del delta del Po. Un tempo, verso primavera, si trasferivano sugli scani, preparavano le reti, mettevano a posto le baracche fatte con legno e paglia, e attendevano lo storione all'amo: pescarne uno poteva voler dire ripianare i debiti di tutto l'anno. Prendendo spunto da raccolte di racconti popolari e dalla produzione letteraria di autori come Gian Antonio Cibotto, Balasso racconta una vicenda di fantasia partendo però da episodi di sapore storico-folkloristico: con questo monologo Balasso supera la comicità pura per confrontarsi con la memoria della sua terra – il Polesine – e del Veneto.
Il monologo è stato scritto utilizzando racconti popolari, tratti[img_assist|nid=15721|title=|desc=|link=none|align=right|width=379|height=640] tra gli altri dal libro di interviste Il sogno dello storione di Renato Dall'Ara e Gian Antonio Cibotto, e citati anche nelle poesie di Gino Piva, poeta rodigino nato nel 1873, socialista e figlio di garibaldino. Nello spettacolo è ricordato anche l'episodio della fucilazione di Ciceruacchio, capopopolo garibaldino di Roma, avvenuta sulle sponde del Po ad opera degli austriaci.
La storia prende le mosse dalle vicende dei pescatori che abitavano le rive del fiume: come tutte le mattine, nonostante il freddo e la nebbia, partivano con la barca, ancora insonnoliti. Ma due di loro, Italo e suo padre, si ritrovano una brutta sorpresa: la loro rete è stata rubata.
Natalino Balasso prosegue con questo monologo la sua ricerca stilistica che coniuga comicità popolare a storie di inclinazione letteraria, raggiungendo risultati di vivacità sanguigna (come nel caso del monologo sui miti greci Ercole in Polesine) e momenti di maggiore riflessione (come in Libera nos tratto dai testi di Luigi Meneghello e recitato assieme a Mirko Artuso).
Il nuovo spettacolo La tosa e lo storione è un ulteriore e più maturo tassello nel percorso artistico che l'attore veneto ha intrapreso da qualche anno e che proseguirà con nuovi lavori (ancora in fase di progetto) in collaborazione con Gabriele Vacis, regista del fortunato Libera nos.
Venerdì 7 novembre 2008, ore 21:00
Teatro Astra, Teatro Civico di Schio, Palazzo Fogazzaro - Via F.lli Pasini, 44
La tosa e lo storione
Monologo tragicomico
scritto e interpretato da Natalino Balasso
scenografia Italo Grassi
produzione Teatria
Biglietti: platea intero 19 euro, ridotto 16 euro - galleria intero 12 euro, ridotto 10 euro
Info: Fondazione Teatro Civico Schio
Numero verde 800601171
info@teatrocivicoschio.it
www.teatrocivicoschio.it