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Aisha, spettacolo anteprima di Akrópolis 9 al Palamostre di Udine

Foyer
[img_assist|nid=14802|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - Profondo messaggio, di alto valore umano e civile, venerdì 10 ottobre, ore 21:00, al Teatro Palamostre, dove è in programma, a ingresso libero, Aisha, intenso momento teatrale che chiude l’articolata settimana udinese del progetto Africa c’è  e insieme inaugura come regalo-anteprima il cartellone Akrópolis 9 del Teatro Club.  Lo spettacolo gode della collaborazione della Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” e in sinergia con il sodalizio di ScenAperta.Sotto il patrocinio di Amnesty International, ne è autrice e interprete Aida Talliente, giovane e appassionata attrice di origini friulane che, dalla natia Martignacco, è partita per varie esplorazioni umane e artistiche nei luoghi fragili del mondo, anche estremi e drammatici, ma sempre ricchi di tradizioni[img_assist|nid=14803|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=428] profonde e di energie vitali: in Brasile, dove ha lavorato con gli indios Guarnì-Kaiowa, e in Africa, tra il popolo Cewa del Malawi. Da lì ha ritagliato sul campo volti, fatti, oggetti, storie di vita, da riplasmare e trasmettere poi per via teatrale. E’ così per Aisha, nome vero di una giovane madre africana, ex ragazza-soldato arruolata a forza al mestiere delle armi durante la guerra civile che insanguinò la Costa d’Avorio dal 2002, ma poi sfuggita a quel destino cruento e oggi assistita presso un centro di accoglienza nella città di Buaké, insieme ad altre infelici che hanno condiviso la stessa sorte. Una storia, la sua, di morte annunciata e di riscatto possibile, che perciò, per il suo significato universale, aperto anche alla speranza, ha incoraggiato l’attrice Talliente a lavorarci intorno per due anni  e infine, come per una figura simbolica, a trasfigurarla sull’archetipo di Medea, la donna-maga del mito che, riletta nel ‘900 anche [img_assist|nid=14804|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=428]da Pasolini e Heiner Müller, sa riemergere dal deserto in cui è stata abbandonata e sa rinascere alla luce di una primordiale liberazione.Chiusa dentro un cerchio sporco di carta straccia, anche Aisha-Aida, con il canto sacro, passi di danza rituale e parole di ricordo, divertenti e terribili, percorre la parabola scura della sua tragedia di donna e di madre, che trova il suo apice nel gesto rabbioso di bruciare una bambola-figlia di carta e di preservarla così da un futuro di violenza. Ma è infanticidio solo sognato, un “gioco” per sfogo, dopo il quale si può riaprire la via della riconquista dell’amore, del coraggio e della salvezza. Con lentezza e grazia ritrovate, come dicono nel Malawi, dove – racconta Aida, citando una massima locale- “ci vuole pazienza per guardare negli occhi della lumaca”.Al termine dello spettacolo, sarà la stessa attrice, insieme all’operatrice Lisa Candotti, lei pure impegnata nel continente nero, a raccontare la sua esperienza da mal d’Africa, dove ha trovato una fonte di saggezza antica e uno scenario di permanenti soprusi storici, ma anche un ricco serbatoio per suggestioni artistiche che, in questo caso, alimentano una scena teatrale di necessaria urgenza.  Teatro Club Udine - Akrópolis 9 X ScenAperta  Venerdì 10 ottobre 2008, ore 21:00  Teatro Palamostre – Piazzale Diacono - UDINE  Aisha - Africa frammento  di e con Aida Talliente  Teatro Ygramul - Roma   con il patrocinio di Amnesty International e in collaborazione con il progetto “Ho smesso di fare il soldato”, promosso dall’associazione milanese Soleterre-strategie di pace Onlus spettacolo inserito come evento di chiusura del progetto Africa c’è (Udine, 3-10 ottobre)  con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Fondazione Crup in collaborazione con Comune di Udine-Assessorato alla Cultura Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”   Info: Teatro Club tel. 0432.507953