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Al Giovanni da Udine Paola Gassman e Ugo Pagliai con 7 piani

Foyer
[img_assist|nid=12328|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - Per me la massima prova letteraria è il teatro. Quando entri nel mondo del teatro, entri nel mondo delle favole, nel mondo della fantasia…. Per celebrare il centenario della nascita di Dino Buzzati, lo Stabile di Verona e lo Stabile del Veneto hanno felicemente puntato sul notissimo racconto 7 piani. E hanno affidato a due grandissimi attori come Ugo Pagliai e Paola Gassman il compito di dare vita all’applaudito spettacolo di Paolo Valerio, in scena al Nuovo da giovedì 21 a domenica 24 febbraio alle 20.45 (per il cartellone di Prosa che porta la firma di Michele Mirabella). Il testo - commenta Valerio - sottolinea gli aspetti comici e struggenti del grande autore bellunese, disegnando una commedia fedele al mondo[img_assist|nid=12329|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=360] buzzatiano e, al tempo stesso, innovativa per forma e stile. Uno spettacolo amaro e divertente, per ridere e per pensare…. La trama è nota. Giuseppe Corte, avvocato dai solidi principi tutto casa e lavoro, dedica il tempo libero alla mamma, che gli vuole tanto bene e con cui condivide l’appartamento. Non c’è bisogno d’altro nella sua vita, perché ogni cosa è organizzata e sotto controllo. A Giuseppe Corte non gliela si fa, perché Giuseppe Corte è un avvocato che sa il fatto suo. Infatti conosce bene le leggi e i codici, ed è praticamente impossibile prenderlo in castagna, sia in tribunale che fuori; a meno che un fatto completamente imprevisto dalle leggi e dai codici non venga a interferire nella sua vita. L’amore di Elisabetta, non contemplato da nessun articolo finora studiato da Corte, lo convincerà a cambiare, e lo trasformerà in un uomo nuovo, gentile e disponibile. Prima di dedicarsi completamente alla nuova esistenza di felicità e affetti, gli resta solo un ultimo, trascurabile affare da risolvere, anche se perfino il dottor Pironti gli ha detto che non è niente: andare in una clinica specializzata, per farsi togliere un brufoletto vicino all’occhio. Ma sì, questione di pochi giorni… Egli - scrive Buzzati - cercava di persuadersi di appartenere ancora al consorzio degli uomini sani. Ma esiste una definizione inconfutabile di normalità? Esiste veramente una condizione comune in cui tutti possano sentirsi a proprio agio soltanto perché questa assicura il riconoscimento da parte della collettività? La figura di Conte è emblematica dell’uomo che non si concentra sulla malattia, cerca fuori di sé la guarigione, invece di guardare dentro la propria anima per ritrovarsi. L’ansia di tornare a far parte della comunità dei normali al più presto aggrava la sua patologia e gli impedisce di incontrare la sua dimensione più profonda, dove risiede la sua salute. E’ uno spettacolo dedicato al mondo surreale e quotidiano di Buzzati - aggiunge Valerio - un omaggio alla comicità involontaria di un uomo che, incapace di normali relazioni umane, viene travolto dall’amore e che non riesce, o non vuole, trovare una via di fuga dal suo segnato destino. Dal 21 al 24 febbraio 2008, ore 20:45 Teatro Nuovo Giovanni da Udine – via Trento, 4 - UDINE 7 piani da Dino Buzzati di Paolo Valerio con Ugo Pagliai e Paola Gassman Una produzione Teatro Stabile di Verona e Teatro Stabile del Veneto Info: tel. 0432248418 www.teatroudine.it