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Al Toniolo di Mestre va in scena Odissea il nuovissimo lavoro di César Brie e del Teatro de Los Andes

Foyer
[img_assist|nid=19156|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Mestre (VE) - Per affrontare l'Odissea abbiamo seguito l'esempio di Penelope: intrecciato fili diversi. Uno dei fili è stato partire da noi. Quali sono i nostri naufragi, le nostre passioni, i nostri mostri? Cosa abbiamo abbandonato? Dove si nasconde la nostra Itaca?”: Odissea prende spunto dalla propria storia e dalle vicende personali dei suoi compagni, ma anche dalla situazione della Bolivia di oggi, dove migliaia di persone sono costrette a lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore. Ulisse è un emigrante boliviano, Polifemo il capo della banda che assalta i poveracci sul treno che dal sud del Messico li porta al nord, Cariddi è il Golfo del Guatemala, dove in tanti finiscono affogati per raggiungere le coste messicane, Scilla è la frontiera nel deserto, sorvegliata dai cani da guardia. Questa è l’Odissea di César Brie e del Teatro de Los Andes, in programma mercoledì 22 aprile al Teatro Toniolo di Mestre. A dieci anni dal capolavoro de L’Iliade, dedicato alla tragedia dei desaparecidos, César Brie prosegue la sua personale rilettura dei poemi omerici in chiave contemporanea e lo fa rivolgendosi ai migranti di oggi, naufraghi come Ulisse, in fuga da guerra, violenza e miseria. Attorno al nuovissimo spettacolo del Teatro de Los Andes si[img_assist|nid=19158|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=481] sviluppa il progetto Odissea. Il teatro di César Brie promosso da Fondazione di Venezia, nell’ambito di Esperienze/Giovani a Teatro, in collaborazione con la Città di Venezia – Direzione Attività e Produzioni culturali e Arteven. Dopo un incontro pubblico con César Brie e il laboratorio Pensare la scena che si è concluso lo scorso fine settimana al Teatro Momo, il viaggio per approfondire il lavoro di uno dei grandi protagonisti del teatro contemporaneo prosegue al Teatro Toniolo e al Centro Candiani di Mestre, che ospiteranno fino a maggio la permanenza in terraferma di César Brie e della sua compagnia. Tra prosa, canto e danza, dentro una scena semplice ma allo stesso tempo complessa, tra canne di bambù in movimento, magici giochi di luci e ombre, i dieci interpreti della compagnia boliviana intraprendono questo viaggio mitico nel presente che va ad indagare chi sono gli Ulisse di oggi, ma anche i naufragi, le passioni e i mostri della contemporaneità. Dietro i personaggi omerici si nascondono altre anime, si muovono i passi dell’esodo e della disperazione, della scaltrezza e della speranza, di viaggi personali ma universali. Proprio come quelli affrontati da César Brie, teatrante di frontiera, in esilio dall’Argentina per necessità e per passione, la stessa che lo ha spinto dal Sud America all’Italia, dal Nord Europa e poi di nuovo in Bolivia, tra importanti e diverse esperienze teatrali. Il programma prosegue al Centro Culturale Candiani dove il maestro argentino sarà in scena il 19 maggio con Il mare in tasca, un testo insieme tenero e spietato, divertente e amaro, che spiega come fare teatro significa unire lavoro artistico e impegno sociale. Mentre dal 20 al 24 maggio è in calendario il laboratorio condotto da Brie per giovani attori e artisti dell’arte scenica, con esperienza nell’ambito del teatro fisico e della danza, concentrato sulla figura dell’attore nel presente. [img_assist|nid=19159|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=635]Mercoledì 22 aprile 2009, ore 21:00 Teatro Toniolo, Piazzetta Battisti, 3 – Mestre (VE) Odissea Testo, regia e luci di César Brie Con Mia Fabbri, Alice Guimaraes, Lucas Achirico, Daniel Aguirre, Ponzalo Callejas, Karemn May Lisondra, Paola Ona, Ulises Palacio, Juliàn Ramaciottti, Viola Vento Costumi Giancarlo Gentilucci Teatro del Los Andes Scenografia Ponzalo Callejas Musiche Pablo Brie   Info: Teatro Toniolo tel. 041971666