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Alba pratalia araba - La letteratura in lingua friulana all'Università di Udine e ai Colonos di Lestizza

InConTri
UDINE -  Approfondire il ruolo della letteratura nello sviluppo della lingua friulana, analizzare lo stato di salute in cui essa si trova attualmente, individuando proposte  e soluzioni di politica linguistica al fine di superare i punti di debolezza attraverso l'innesco di processi virtuosi: è questo l'obiettivo ambizioso che si è dato L'ARLeF-Agenzia Regionale per la Lingua Friulana nel promuovere l'evento Alba pratalia araba - La letteratura in lingua friulana.
Dinamiche tendenze prospettive" (il misterioso titolo deriva da un verso del cosiddetto indovinello veronese dell'ottavo secolo d.C.) che si terrà mercoledì 26 e giovedì 27 con la collaborazione dell'Università degli studi di Udine e la regia organizzativa dell'associazione culturale Colonos. Saranno due giornate molto intense, strutturate in tre momenti nel corso dei quali porteranno il loro contributo e avranno modo di confrontarsi studiosi ed esperti, assieme ai protagonisti e agli operatori della letteratura in friulano.
Il primo appuntamento di "Alba pratalia araba", realizzato grazie al coordinamento scientifico di Roberto Dapit e Piera Rizzolatti e in collaborazione con il Centro interdipartimentale di ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli, e con il Dipartimento di lingue e civiltà dell'Europa centro-orientale dell'Università di Udine, si terrà mercoledì 27 con il convegno icentrato sul tema "La letteratura in friulano a confronto con quella di altre comunità linguistiche" nella sala convegni di Palazzo Antonini dell'Università.
Dopo il saluto delle autorità e l'introduzione di Lorenzo Zanon, presidente dell'ARLeF, il compito di aprire il tema attraverso una riflessione di carattere generale sulla letteratura contemporanea è stato affidato a Nico Naldini, scrittore poeta e critico letterario, una delle voci più significative della cultura italiana. Relazioneranno quindi sulla letteratura in lingua basca, slovena e ladina delle Dolomiti rispettivamente lo scrittore Edorta Jimenez di Bilbao, Miran Kosuta, docente di lingua e letteratura slovena all'Università di Trieste e Rut Bernardi, autrice e ricercatrice di lingua ladina. La seconda parte del convegno, che sarà cooordinato dal prof. Dapit, proseguirà quindi con gli interventi sulla letteratura in friulano, attraverso le relazioni di Rienzo Pellegrini, docente di letteratura friulana all'Università di Trieste, che indagherà sulla poesia, mentre Mario Turello, saggista e critico letterario, farà una disanima della prosa e la prof. Rizzolatti, docente di lingua e letteratura friulana all'Università di Udine, illustrerà la presenza delle varianti nella produzione letteraria friulana.
Alba pratalia araba andrà avanti il giorno successivo, giovedì 27, presso l'agriturismo Ai Colonos di Villacaccia, dove si terrà un workshop aperto al pubblico durante il quale, a partire dalle ore 16,30, si confronteranno scrittori, poeti, traduttori, drammaturghi, editori, critici letterari, librai e lettori, mentre un'originalissima serata sarà dedicata a una Conference-performance che vedrà il coinvolgimento di musicisti, videomakers, scrittori, sceneggiatori, attori e sarà arricchita dall'inaugurazione dell'installazione artistica Peraulislidrîs (Paroleradici) che Carlo Vidoni ha creato appositamente per l'evento sulla letteratura in lingua friulana.