[img_assist|nid=26572|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE – Atteso ritorno, al Teatro Nuovo, di Alessandro Haber, in scena da mercoledì 10 a sabato 13 febbraio alle 20.45 con l’applaudita rivisitazione contemporanea che Nanni Garella ha operato sul
Platonov di Cechov.
l quadro sociale descritto nel testo – spiega lo stesso Haber –
non è molto lontano dal nostro mondo, un mondo di decadenza, con gravi problemi economici, dove i rapporti sociali si disgregano. Platonov e tutti i personaggi che lo circondano hanno perso i punti di riferimento sociali ed economici, non hanno un progetto di vita chiaro, pensando solo a sopravvivere. Niente di più attuale… E’ con grande durezza, dunque, che Nanni Garella scava nel mondo cechoviano di Platonov: uno sguardo diverso, il suo, non già perché si esercita su un testo poco frequentato, ritrovato postumo a quasi 50 anni dalla sua composizione incompiuta, e nemmeno perché scelga di far slittare il tempo storico dell’ambientazione, spostata dalla Russia zarista in lento disfacimento a quella immobile e opaca di fine Novecento, deserta di senso e prospettive dopo il crollo del Muro di Berlino. Piuttosto, lo spettacolo prende decisamente le distanze dalle convenzioni correnti (quasi una “maniera”) degli allestimenti cechoviani, ora orientati in chiave di malinconico ed estenuato lirismo introspettivo all’ombra dei ciliegi, ora propensi a porre in luce la dimensione sociale dei personaggi, tra il tramonto della nobiltà e l’avanzata di nuovi sciacalli mercantili. Senza vie di consolazione sentimentale e senza futuro è, invece, lo squallido spaccato di provincia abulica che in questo
Platonov, asciugato all’essenziale, uniforma nel fallimento e nella[img_assist|nid=26573|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=429] frustrazione tutte le figure, in un gorgo comune di meschinità e di disperazione. Ne riassume i tratti lo stesso protagonista, equivocato per brillante ingegno stravagante, quando invece è solo un piccolo uomo senza qualità e un Don Giovanni per inerzia e per noia, che compensa con l’inconcludente collezionismo di donne una sostanziale aridità. Buffone tragico di un esistere svuotato, in cui Garella e Haber trovano sorprendenti riverberi del nostro tempo.
L’aridità morale – commenta, infatti, Garella –
è una piaga dei sentimenti che noi viviamo oggi in maniera violenta. Nella nostra società sono in atto dei rivolgimenti economici e politici non molto diversi per ampiezza da quelli che Cechov si trovò a vivere nella provincia russa della fine dell’Ottocento, e neppure diversi da quei cambiamenti che si sono verificati in Russia alla fine del Novecento, in seguito al crollo del regime sovietico.
Stagione Teatrale 2009-2010
Dal 10 al 13 febbraio 2010, ore 20.45
Teatro Nuovo Giovanni da Udine, via Trento, 4 - UDINE
Platonov
di Anton Cechov
versione italiana di Nanni Garella e Nina Tchechovskaja
con Alessandro Haber, Susanna Marcomeni, Nanni Garella, Franco Sangermano, Marco Cavicchioli, Claudio Saponi, Silvia Giulia Mendola, Lisma Rosario, Linda Gennari, Gianluca Balducci, Pamela Giannasi, Vladimiro Cantalupi
Regia di Nanni Garella
Scene: Antonino Fiorentino
Costumi: Claudia Pernigotti
Luci: Gigi Saccomandi
Una produzione Nuova Scena – Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna / Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Stabile Pubblico Regionale
Info: tel. 0432248418
info@teatroudine.it
www.teatroudine.it