[img_assist|nid=5940|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Bentornata a Trieste, Alida Valli: è partita da poco più in là, dalla sua città di nascita, Pola, ed è dentro questo mare e sotto questo cielo terso che si è formata la sua bellezza adolescente, il suo portamento regale ha forse qualcosa a che vedere con l’abitudine bambina di sfidare la bora a testa alta, la sua inquietudine non può che essere anche l’inquietudine di queste terre. È giusto e bello che sia Trieste per prima a ricordarla in maniera completa (Anna Maria Mori).
A Trieste, ad an anno dalla morte di Alida Valli sarà presentata, dal 3 all'8 maggio, Alida Valli: una, nessuna, centomila, un’ampia rassegna dedicata alla grande attrice, la prima retrspettiva mondiale che si pone come primo obiettivo quello di documentare la sua carriera, dagli esordi fino agli anni più recenti. Una rassegna curata dalla scrittrice e giornalista Annamaria Mori - in collaborazione con Alpe Adria Cinema di Trieste e Laboratorio Immagine Donna di Firenze - è di fatto la prima retrospettiva mondiale dedicata a una delle attrici italiane che meglio ci ha rappresentato nel mondo: Alida Valli, nata a Pola, in Istria, arrivata a Hollywood, per poi ritornare in Italia.
La manifestazione - che si articolerà tra Trieste, Firenze, Pola, Roma e farà tappa presso alcuni istituti italiani di cultura, in Europa e negli Stati Uniti – prenderà il via proprio a Trieste giovedì 3 maggio, per proseguire fino a martedì 8, al Cinema Ariston, dove saranno presentate 15 pellicole: un ampio excursus nella lunga carriera dell’artista, in un arco di tempo che dagli esordi prosegue fino ai lavori più recenti.Si tratta dei film più rappresentativi e meglio conservati tra quelli interpretati dall’attrice, da Mille lire al mese (Italia, 1939) di Max Neufeld a Piccolo Mondo antico (Italia, 1941) e Eugenia Grandet (Italia 1946) del grande Mario Soldati, ai successi internazionali come Il caso Paradine (Usa, 1947) di Alfred Hitchcock, Il terzo uomo (Gb, Usa, 1949) di Carol Reed, a I miracoli non si ripetono (Francia, Italia 1951) di Yves Allegret, fino al capolavoro Senso (Italia, 1954) di Luchino Visconti.
Ma la rassegna non si limiterà a riproporre queste preziose pellicole sul grande schermo, è stato infatti operato un delicato lavoro di rigenerazione e ristampa di alcuni film che richiedevano un intervento di restauro per poter essere[img_assist|nid=5941|title=|desc=|link=none|align=right|width=422|height=640] proiettati (eseguito con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e di Telecom - Progetto Italia). A Trieste saranno quindi presentate le nuove copie di La vita ricomincia di Mario Mattoli (Italia, 1945), Noi vivi - Addio Kira (Italia, 1942) di Goffredo Alessandrini.Già nel mese di gennaio al Trieste Film Festival, inoltre, fu presentata come anteprima della rassegna la prima pellicola ristampata per il progetto, che sarà riproposta al pubblico anche in questa occasione. Si tratta de Il grido di Michelangelo Antonioni, un film del 1957 nel quale Alida Valli gioca il ruolo della protagonista accanto a Steve Cochran. Il film viene tre anni dopo Senso e quattro anni prima della grandissima interpretazione dell’attrice ne Une aussi longue absence / L’inverno ti farà tornare di Henri Colpi (Francia, Italia 1961), Palma d’oro a Cannes e ulteriore punta di diamante della rassegna triestina.
Ad inaugurare la rassegna a Trieste giovedì 3 maggio sarà presente, accanto ad Annamaria Mori, il regista Giuseppe Bertolucci, che insieme al fratello Bernardo aveva individuato in Alida Valli una delle proprie ‘icone’, valorizzando l’attrice proprio sul finire della carriera. Di Giuseppe Bertolucci la rassegna presenterà Segreti segreti, del 1984, mentre La strategia del ragno è il film firmato nel 1972 da Bernardo Bertolucci.
Dal 3 all'8 maggio 2007
Cinema Ariston - TRIESTE
Alida Valli: una, nessuna, centomila
a cura di Anna Maria Mori
in collaborazione con
Associazione Alpe Adria Cinema (Trieste)
Laboratorio Immagine Donna (Firenze)