Anna Maria Mori: Alida Valli? Un pezzo della storia del secolo passato

InterConNessi

[img_assist|nid=6148|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Alida Valli e Anna Maria Mori hanno in comune un legame forte con la terra d'Istria, un legame così forte che la scrittrice lo ha voluto suggellare curando Una, nessuna, centomila, la prima rassegna cinematografica dedicata alla grande attrice di Pola. 

Alida Valli, divenuta una delle più famose attrici interpreti del cinema cosiddetto dei telefoni bianchi, si rivela in seguito nelle sue capacità drammatiche. Alida Valli diventa presto l'attrice più amata dagli italiani, ricevendo a Venezia nel 1941 il premio come migliore attrice con il film Piccolo mondo Antico.
La rassegna a lei dedicata a Trieste che si conclude martedì 8 maggio proseguirà poi a Firenze, Pola e Roma, per continuare nel prossimo autunno con la realizzazione di un video che racconta la sua vita privata a partire dagli anni della sua infanzia passati a Pola in Istria, per concludersi con le sue interpretazioni cinematografiche e teatrali. Abbiamo incontrato Anna Maria Mori e abbiamo scambiato un paio di battute sulla rassegna triestina.

Connessomagazine.it: - Perché è stato scelto come titolo per la rassegna cinematografica dedicata ad Alida Valli Una, nessuna, centomila?

Anna Maria Mori: -  Una perché è stata una persona grande e forte, che ha risposto alla vita con grande dignità, con grande compostezza, con grande rigore. Nessuna perché si è negata tutta la vita alla chiacchiera mediatica, credo che le interviste che lei ha concesso si possono contare sulle dita di una mano, neanche di due, malvolentieri e sempre con pochissime parole. Centomila perché è la nostra unica attrice che non ha interpretato sullo schermo se stessa. E' difficile rintracciare chi era Alida Valli le centinaia di personaggi a cui ha dato vita. E' stata in questo senso una vera attrice, si è calata nei personaggi della cattiva, dell'ambigua, dell'assassina, della vittima, della spia.

Connessomagazine.it: - Alida Valli rappresenta secondo lei la storia del cinema italiano?

Anna Maria Mori: - Forse anche un pezzo della storia del secolo[img_assist|nid=6149|title=|desc=|link=none|align=right|width=591|height=640] passato, lei ha veramente raccontato i cambiamenti storici. Abbiamo deciso di aprire con il film Noi vivi – addio Kira di Goffredo  Alessandrini in una versione restaurata, è un film violentemente antibolscevico del '43, poi si passa al cinema dei telefoni bianchi, poi c'è il periodo americano, insomma Alida Valli è un pezzo di storia.

Connessomagazine.it: - Un'attrice che ha lavorato con tutti i più grandi registi, ma è sempre stata una donna molto schiva dalla personalità molto poco inquadrabile come dice lo stesso titolo della rassegna.

Anna Maria Mori: - Molto difficilmente inquadrabile, infatti il mio sogno era finché lei era ancora in vita, di riuscire a strapparle almeno una lunga intervista registrata che ripercorresse la sua lunga carriera per cercare di carpire quel tantissimo di misterioso che se ne è andato insieme a lei.

Connessomagazine.it: - Ad un anno dalla sua scomparsa lei ha voluto regalare a questa grande e bellissima attrice questa rassegna, anche per il legame che entrambe avete con la terra d'Istria e con la città di Pola?

Anna Maria Mori: - Io credo che lei rappresenti le cose belle dell'Istria, per molto tempo dell'Istria non si è parlato. Oggi se ne parla molto spesso solo come un monumento funebre. Io penso che sia bello restituire la vita e la bellezza a questa terra e io penso che Alida Valli, rappresenti la bellezza, il coraggio, la laboriosità, la capacità di ricominciare, il senso della libertà che lei ha difeso tutto la vita, in una parola il bello di questa terra.