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Arlecchino Errante 2009: Esperanto chiosa la 13. edizione

Foyer
PORDENONE -. Esperanto è lo spettacolo di chiosa alla 13.ma edizione de L’Arlecchino Errante. Come da tradizione il meeting internazionale per l’arte dell’attore dà l’arrivederci al suo pubblico con il saggio degli allievi (provenienti non soltanto dall’Europa, ma pure dal Sudamerica) del Masterclass. Andrà in scena sabato 19 settembre alle 21 al teatrino di Borgomeduna di Pordenone. Si tratta di un’esibizione costruita con esercitazioni sceniche basate sulla comunicazione gestuale, ritmica e intuitiva. In linea con il tema portante scelto per quest’edizione, che intende indagare e praticare la capacità comunicativa, al di là di ogni barriera culturale, di un certo tipo di linguaggio del corpo, dotato di risonanze antropologiche profonde e costruito per “arrivare” all’ascoltatore.Il saggio finale degli allievi del Masterclass, con tutta l’umiltà di un resoconto, presenterà alcune tra le possibili zone di scambio tra il Kathakali, ovvero il teatro danza indiano al centro dell’edizione 2009 de L’Arlecchono errante e la Commedia dell’Arte.Al di là della ovvia acerbità tecnica, il titolo Esperanto ben rappresenta - riferito alla speranza di comunicazione non tra le culture, ma tra le persone grazie alle culture – l’angolo di visuale in cui queste giocose contaminazioni vogliono essere guardate.Il Masterclass di Pordenone è famoso in tutto il mondo, ha una formula organizzata in tre periodi. Nel primo viene fondata la visione estetica e antropologica della Commedia dell’Arte della Scuola sperimentale dell’attore; nel secondo la visione serve da strumento di lettura e comprensione per visitare un fenomeno importante delle tradizioni o delle avanguardie teatrali del mondo; nel terzo la visione e la visita si incontrano per dar vita a ipotesi inedite di arte teatrale e di professionalità dell’attore.