La mostra, visitabile fino al prossimo 4 ottobre, rappresenta l’occasione per una rilettura critica del concetto stesso di astrazione e dei diversi significati che questo termine ha assunto nel progressivo distacco delle avanguardie dai movimenti artistici precedenti. Grazie a un confronto tra le opere del maestro del futurismo italiano Giacomo Balla, e quelle dei grandi artisti europei contemporanei, risalta il superamento delle astrazioni più “tecniche”, già sperimentate[img_assist|nid=20654|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=562] dal Cubismo. Le opere di Balla costituiscono il termine di paragone con quelle di altri grandi interpreti contemporanei: dalla ricerca di Piet Mondrian, tesa alla scoperta degli elementi fondamentali nella rappresentazione della natura (linea e colore), alle ironiche rappresentazioni di Francis Picabia e le sue bizzarre macchine dada, dalla ricerca di essenzialità di Robert Delaunay e Frantisek Kupka, accomunati dalla ricerca di corrispondenza tra suono e colore, fino alle taglienti provocazioni di Marcel Duchamp che si rivela molto vicino alla poetica del maestro futurista.
Futurismo 100, che ha inaugurato il suo percorso scientifico lo scorso 17 gennaio con la mostra del Mart di Rovereto Illuminazioni - Avanguardie a confronto. Italia, Germania, Russia si concluderà con Simultaneità, dal prossimo 15 ottobre al Palazzo Reale di Milano.
Biglietti: 5 euro
Info: Fondazione Musei Civici di Venezia
Tel. 0412405211
mkt.musei@comune.venezia.it
http://www.museiciviciveneziani.it
Nelle immagini:
Giacomo Balla, Velocità di automobile, 1913, olio su carta applicata su cartone, cm. 64,7 x 93,8, Milano, Museo dell'Ottocento
Vasilij Kandinsky, Landscape (Dunaberg), 1913, olio su tela, cm. 88,5 x 100, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum