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B.motion 2009: di scena il Teatro di Figura con i maestri del Teatrino Giullare e la giovane Marta Cuscunà

Foyer
[img_assist|nid=23262|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Bassano del Grappa (VI) - Giornata all’insegna del teatro di figura quella di venerdì 5 settembre per B.motion, il segmento di Operaestate Festival Veneto dedicato ai temi del contemporaneo, con due lavori che usano questo linguaggio in modo originale per raccontare le storie di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana e Coco Chanel, mito incrollabile dell’alta moda internazionale. Ma la giornata di Venerdì è anche un confronto generazionale: quello tra la giovane Marta Cuscunà e i maestri di Teatrino Giullare.
In una stagione del festival segnata idealmente da un filo rosso legato alle biografie, che in questi mesi è passato da Maria Callas a Papa Giovanna, da Galileo a Giorgione, anche B.motion dunque segue questa direzione, soffermandosi su due straordinarie figure femminili.
La prima ad essere raccontata è la storia di Ondina Peteani, che a soli 17 anni per un irrefrenabile bisogno di libertà decide di ribellarsi, incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese. E’ bello vivere liberi, è il titolo dello spettacolo con cui Marta Cuscunà ha vinto il Premio Scenario per Ustica, ma è anche l’ultima frase che Ondina, prima staffetta partigiana d’Italia deportata ad Auschwitz, ha scritto a poche settimane dalla morte, quando, in ospedale, il medico le chiese di scrivere, a occhi chiusi, la prima frase che le fosse venuta in mente.
La vicenda di Ondina è legata alla lotta antifascista nella[img_assist|nid=23263|title=|desc=|link=none|align=right|width=507|height=640] Venezia Giulia, dove la Resistenza inizia prima che nel resto d'Italia grazie alla collaborazione con i gruppi partigiani sloveni nati già nel 1941 per opporsi all'occupazione fascista dei territori Jugoslavi. A 18 anni, Ondina diventa staffetta partigiana e comincia ad affrontare le missioni più impensabili e rischiose. La sua storia però, è stravolta bruscamente nel '43 quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell'incubo della deportazione nazista. Ma è proprio in questo drammatico momento che Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l'unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi!

Vorrei raccontare tutto questo attraverso linguaggi differenti – scrive la Cuscunà nelle sue note di regia - le testimonianze (per ricreare l’atmosfera e lo spirito di quegli anni attraverso le parole di chi li visse in prima persona); il monologo civile (per creare un filo conduttore tra le vicende e un punto di vista contemporaneo); i burattini (per ritrovare la forma del teatro popolare che gli stessi partigiani utilizzavano nei bozzetti drammatici che scrivevano e interpretavano per festeggiare le vittorie); il teatro di figura con pupazzi (per raccontare in modo evocativo l’orrore dei lager; perché il rapporto tra pupazzo e manovratore è uguale a quello tra deportato e aguzzino).

Il risultato è uno spettacolo intenso e toccante, che rivela il talento di un’attrice giovanissima ma già capace di mischiare generi popolari consolidati reinventando modelli e stilemi con uno sguardo semplice e fortemente contemporaneo. Non a caso la motivazione della giuria del Premio Scenario parla di uno spettacolo felicemente atipico, che coniuga un fresco ed efficace lavoro di narrazione, attento ai piccoli gesti del quotidiano, a stupori di ragazza, con il mestiere del burattinaio, che riprende i propri personaggi, ne soffia via la polvere e li riconsegna, felicemente reinventati, a una comunicazione efficace, archetipica, popolare. In questa ricerca anche l’orrore del lager può essere raccontato, senza che lo spettacolo perda lo straordinario candore e la felicità nel racconto della storia che ancora siamo.

A completare la serata arriva per la prima volta in Italia una performance sul testo incompiuto che Bernard-Marie Koltés ha dedicato a Coco Chanel. Protagonista è Gabrielle Chanel, in arte Coco, fascino e temperamento, personalità che è stata capace con la sua opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale della cultura popolare del XX secolo, in scena le si oppone la domestica Consuelo che la accompagna nei suoi ultimi istanti di vita. Una pièce incentrata sulla solitudine, uno dei temi principali di Koltès, sviluppato con umorismo e forza dialettica.

A mettere in scena quest’opera Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti di Teatrino Giullare, compagnia di punta del teatro di immagine italiano che ha come costante della propria ricerca teatrale l’idea di attore artificiale, di esplorazione dell’espressività tramite il limite fisico ed una originalità che l’ha portata, dal 1995 ad oggi, a realizzare allestimenti teatrali, mostre e laboratori in tutta Italia e in molti paesi del mondo.

Dal 25 agosto al 6 settembre 2009

Operaestate Festival Veneto 2009 - B.Motion 2009 - B.Motion Teatro

Venerdì 4 settembre

ore 21.00

Teatro Remondini

Marta Cuscuna’ (Italia) - E’ bello vivere liberi! (Premio Ustica 2009) anteprima

ore 21.45

CSC Garage Nardini

Teatrino Giullare (Italia) - Coco


Info: Biglietteria del Festival

tel. 0424.524.214 - 0424.217811

www.operaestate.it