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Cesar Brie prosegue la sua Odissea al Teatro Astra di Vicenza

Foyer
[img_assist|nid=19156|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]VICENZA - Arriva al Teatro Astra di Vicenza venerdì 3 aprile, assieme alla compagnia Teatro De Los Andes, Cesar Brie, il geniale artista, regista e attore argentino molto amato dal pubblico per presentare il suo nuovo spettacolo Odissea, dedicato ai migranti di oggi, ai curiosi, ai guerrieri, ai naufraghi come Ulisse. Dopo il successo dell’Iliade e dal tema della guerra César Brie prosegue la sua personale rilettura con il mito di Ulisse trattando il tema del viaggio, dell’esilio, della passione, dell’amore sublimato.
Frutto di un lavoro durato tre anni, Odissea riprende il percorso di ricerca iniziato quasi dieci anni fa da César Brie con l’Iliade e prosegue idealmente la sua personale rilettura dei poemi epici. Un lavoro che impegna a fondo i dieci interpreti della compagnia, alcuni dei quali impegnati già da anni su un percorso comune portato avanti tra mille difficoltà ma nella radicalità politica e poetica di un teatro come vita di comunità, come parola della comunità.
Il lavoro drammaturgico di Brie prende spunto da se stesso, dalla sua compagnia, ma anche dalla situazione della Bolivia di oggi, dove la compagnia ha sede, dalla realtà di migliaia di persone che si vedono costrette a lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore, profughi in viaggio, attori veri di un’odissea contemporanea nel segno della globalizzazione, nella perdita di radici, nello sfrangiarsi e frantumarsi del locale sulla scena del mondo in mutazione.
Se nel lavoro sull’Iliade Brie aveva trovato una luce guida in[img_assist|nid=19158|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=481] Simone Weil, qui segue tracce e suggestioni diverse: Joyce, Tonino Guerra, Borges, Kavafis, Pascoli, Dante, Chiarini, Vernant. Gli interpreti di muovono in una scena semplice e nel contempo complessa, abitata da canne appese e disegnata da un sapiente gioco di luci e ombre, i corpi e la parola arredano e inventano lo spazio di questo viaggio, il periplo delle modernità liquide della nostra contemporaneità, delle radici mitiche e mitologiche del nostro agire, dell’evidenza, nel teatro, di rintracciare tra mito e presente la forma della scena di oggi, le politiche possibili di una drammaturgia del mondo di oggi, di un suo riscatto nell’urgenza della poesia.

Argentino, tra i fondatori negli anni settanta della Comuna Baires, fondatore nel 1975 del Collettivo teatrale Tupac Amaru presso il Centro Sociale Isola di Milano, nel 1980 César Brie incontra Iben Nagel Rasmussen, con cui fonda il gruppo Farfa confrontandosi con l’esperienza dell’Odin Teatret e di Eugenio Barba. Nel 1991 contribuisce alla nascita in Bolivia, con Naira Gonzales e Giampaolo Lalli, del Teatro de Los Andes: insieme alla comunità Yotala, in un piccolo paese vicino a Sucre, crea una struttura che produce spettacoli di ricerca. Attualmente il gruppo, oltre a produrre spettacoli in Europa, sta lavorando su una ricerca della memoria andina, ricollegandosi ai miti del luogo.

[img_assist|nid=19159|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=635]Gusti Astrali

Venerdì 3 aprile 2009, ore 21.00

Teatro Astra, Piazza Matteotti – VICENZA

Odissea

Testo, regia e luci di César Brie

Con Mia Fabbri, Alice Guimaraes, Lucas Achirico, Daniel Aguirre, Ponzalo Callejas, Karemn May Lisondra, Paola Ona, Ulises Palacio, Juliàn Ramaciottti, Viola Vento

Costumi Giancarlo Gentilucci Teatro del Los Andes

Scenografia Ponzalo Callejas

Musiche Pablo Brie

Biglietti: 15 euro intero, 13 euro ridotto

Tel. 0444323725

astra@piccionaia.org

www.teatroastra.it