Che guaio se Saturno è contro…

ConSequenze

[img_assist|nid=4684|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Un gran bel salto nel passato quello del regista di origine turca Ferzan Ozpetek che, dopo l’introspettivo e discutibile Cuore sacro, film del 2005, amaro ritratto di quel senso di colpa che spesso attanaglia le coscienze dei borghesi, ritorna dietro la macchina da presa proponendoci questo Saturno contro, film corale che non può non fare ritornare alla mente il suo Le fate ignoranti, per la coralità e le tematiche proposte.

La pellicola, girata per gran parte all’interno di un appartamento nel cuore di Roma (che tra l’altro è proprio quello in cui vive il regista), racconta le vicende di un affiatato gruppo di amici che, alla soglia dei quarantanni, passano intere serate attorno ad una tavola imbandita tra chiacchiere, litigi e divertimenti vari. Una piccola famiglia certo non convenzionale ma davvero ben assortita.

Il pubblicitario Lorenzo (Luca Argentero) e lo scrittore di successo Davide (interpretato da uno strepitoso Pier Francesco[img_assist|nid=4685|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=425] Favino) sono una felice coppia omosessuale, conviventi, innamorati, con addirittura un conto in banca ed una bella casa in comune.
Angelica (Margherita Buy) ed Antonio (il tantinello inespressivo Stefano Accorsi) sono una coppia eterosessuale, sposata, con due figli, ed una crisi coniugale che sfocia nel tradimento, grazie all’intromissione della splendida Laura (Isabella Ferrari).
Poi c’è Roberta (una sorprendente Ambra Angioni), amica e collega di Lorenzo, fissata con l'astrologia, forte fuori e debole dentro, problematica ed instabile tanto da nascondersi dietro ad ogni tipo di droga.

Poi ci sono Paolo (Michelangelo Tommaso), bisessuale, amante di Roberta ma attratto da Davide, Vittorio (Luigi Diberti), padre di Lorenzo, che non accetta l’omosessualità del figlio, Minnie (Lunetta Savino), la tonta seconda moglie di Vittorio, e a fare da collante del gruppo Neva (Serra Yilmaz, attrice – icona di Ozpetek presente in ognuno dei suoi film). Quindi, un superbo Ennio Fantastichini, nella parte di Sergio, fieramente frocio e non gay (perché all’antica), tristemente solo ed affezionato a Favino, suo amore di vecchia data ormai perduto. La storia fila via che è un piacere fino a che un evento tragico porterà una vera rivoluzione nel cuore e negli animi dei commensali.

C’è un po’ di tutto in questo Saturno contro: dal tema centrale, l'amicizia, vista come una sorte di famiglia allargata, si passa a quello dell'amore, della morte, e delle difficoltà che necessariamente nascono nel momento stesso in cui qualcuno viene a mancare, dal doversi per forza di cose separare da lui.[img_assist|nid=4686|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=428]
Si trattano temi attualissimi, dalla necessità di realizzare il prima possibile una legge che regolarizzi le coppie di fatto, passando al sempre sentito problema dell'eutanasia. Tematiche che rendono questo ultimo film di Ozpetek, probabilmente quello più personale e maturo, in cui il regista dà una idea molto chiara e pregna di significato di quello che per lui è l'amicizia, intesa come vera famiglia, tradizionale o non, sottolineando l'importanza (quasi superiore a quella dell'amore) di avere al proprio fianco persone capaci di sacrificare ogni cosa, nel momento in cui si ha bisogno della loro presenza, del loro aiuto.

Ozpetek è abilissimo nel dirigere un cast di altissimo livello in un film toccante, emozionante, che strizza parecchio l’occhio al miglior Almodovar caratterizzato, al di là di una trama forse non originalissima ed un po’ debole, di personaggi ben riusciti, grazie a battute dirette e affilate, come quelle di Ambra e Fantastichini.
Un film malinconico sì, ma volto al pensiero positivo, carico di speranza perché Saturno è il pianeta dei cambiamenti, Saturno ti costringe a tagliare i rami secchi, a scaricare le zavorre delle tante cose inutili della vita, dagli amici al lavoro, e ti accompagna nel passaggio verso la maturità, come capita esattamente ai protagonisti del film.