GORIZIA - Grandi anteprime, a partire da Il primo incarico di Giorgia Cecere con Isabella Ragonese, e ospiti internazionali quali lo scrittore cyberpunk Bruce Sterling, con una lectio magistralis per l'edizione 2011 di FilmForum Festival – Spring School, in programma a Gorizia dal 7 al 14 aprile.
Al Kinemax di piazza Vittoria (ore 21) si parte martedì 7 aprile con l’attesa anteprima (del film Il primo incarico, protagonista una delle attrici di punta del nuovo cinema italiano, Isabella Ragonese. Si tratta dell’opera prima di Giorgia Cecere, già assistente alla regia al fianco di Gianni Amelio (Porte Aperte e autrice dei dialoghi per Il ladro di bambini), e autrice con Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi del mediometraggio Mareterra. Presentato a Venezia nel 2010 nella sezione Controcampo italiano, il film Il giusto incarico, in uscita nelle sale italiane il prossimo 7 maggio, è un'anteprima FilmForum Festival, in collaborazione con Palazzo del Cinema, Associazione Amidei, Mediateca, e grazie al supporto di Bianca Film e Teodora Distribuzione. La regista Giorgia Cecere sarà presente per l’occasione e incontrerà il pubblico di Gorizia. La pellicola è ambientata nella Puglia degli anni ’50: l’intensa interpretazione di Isabella Ragonese e il tocco elegante della regista valorizzano una storia narrata con pazienza e voglia di comprendere.
Nella serata di venerdì 8 aprile ancora un grande protagonista di Venezia 2010, il regista austriaco Peter Tcherkassky, vincitore con il medio metraggio Coming Attraction del premio Orizzonti all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Sabato 9 aprile l’omaggio all’artista italo-statunitense Aldo Tambellini, esponente di spicco della scena artistica underground statunitense a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, fra i pionieri dell'intermedialità e del video d'artista. Domenica 10 aprile uno zoom sull’artista finlandese Eija-Liisa Ahtila, uno dei nomi di maggior rilievo dell’arte contemporanea. E lunedì 11 aprile, il testimone passerà ad Alfredo Cramerotti, curatore dell’ottava edizione di Manifesta, per una selezione di lavori di due artisti legati alle sue più recenti ricerche sul tema dell’archivio: Stefanos Tsivopoulos e Hito Steyerl.
Ancora da evidenziare, martedì 12 aprile, il focus di proiezioni su Michele Sambin, con anteprima nazionale di Archival Excerpts e Laguna, e su Massimo Bacigalupo, voce fra le più autorevoli del cinema underground italiano degli anni Settanta. Infine, mercoledì 13 aprile una serata interamente dedicata ad Alberto Momo e Federico Ercole per un lavoro realizzato in collaborazione con Fuori Orario, e all’artista Stefano Ricci, disegnatore, fumettista e video maker, che firma l’immagine di FilmForum Festival.
L’anteprima del film Il primo incarico rientra nelle iniziative che per il primo anno sono organizzate a Gorizia nell’ambito del PRIN, il Programma di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale avviato dal Ministero (MIUR). Al polo cinematografico udinese/goriziano è stato dato il compito nazionale (capofila di una cordata di Università) di censire le modalità con cui in Italia l'industria cinematografica seleziona e inserisce nel lavoro i propri quadri. Il FilmForum coglie questa opportunità e propone per il 2011 e 2012 una grande vetrina dedicata allo stato e alla situazione dell'industria cinematografica nazionale. Lo farà attraverso una serie di incontri col cinema italiano, di anteprime, di dialoghi e presentazioni che coinvolgeranno tutti i settori della formazione e del "fare cinema", dalla produzione alla regia, dalla sceneggiatura alle Film Commission, senza dimenticare la filiera e l'indotto rappresentati dall'editoria e dalla critica.
A Gorizia, ogni giorno, dall’8 al 13 aprile compreso a partire dalle 18, presso la Mediateca Provinciale “Ugo Casiraghi” di piazza Vittoria 41, i protagonisti del cinema italiano, come la regista Giorgia Cecere, lo sceneggiatore Giorgio Arlorio, la produttrice Donatella Botti, la Scuola Nazionale di Cinema rappresentata da Gian Maria Cervo e la Scuola di Cinema, TV e nuovi media di Milano, rappresentata da Pietro Sarubbi, critici cinematografici e critici della produzione videoludica e molti altri ospiti: sarà l’occasione per raccontare e discutere con esperti e pubblico lo stato dell'industria del cinema italiano, proprio nei giorni in cui il mondo della cultura e dello spettacolo si organizzano per protestare contro i tagli previsti dalla Finanziaria. Il Film Forum darà spazio anche al rapporto tra mondo del cinema e innovazione tecnologica in Italia, con incontri speciali dedicati al mondo del web e del giornalismo 2.0 nei confronti della cosiddetta "azienda -cinema" in Italia. L'anno prossimo, la ricerca raggiungerà i suoi obiettivi e sarà proprio il Film Forum 2012 a raccontare gli esiti di questa ricognizione sul cinema italiano oggi.
A FilmForum 2011 cinema e scrittura con i Limina Awards 2011, i Premi nazionali di Scrittura per il Cinema assegnati come di consueto dalla CUC (Consulta Universitaria per il Cinema), dedicati alle uscite 2010 ed in particolare al miglior libro italiano sul cinema (vinto lo scorso anno dall’antologia critica di Attilio Bertolucci curata da Gabriella Palli Baroni), agli studi sul cinema, alla migliore pubblicazione straniera, e alla migliore traduzione italiana di un importante contributo agli studi cinematografici. FilmForum Festival proporrà mercoledì 6 aprile, dalle 19 al Cinema Visionario, la cerimonia di annuncio e la premiazione dei vincitori, trasmessa in diretta nell’ambito del programma Hollywood Party su Rai – Radio3: un riconoscimento importante sia per il festival che per i Premi Limina, divenuti ormai un prezioso riferimento per le scritture sul cinema in Italia e all’estero. La giuria ha intanto reso noto i finalisti, che sono: per il miglior Libro italiano di studi sul cinema Paolo Bertetto, La macchina del cinema, Laterza Bari; Denis Brotto, Osservare l’incanto, Ente dello Spettacolo, Roma; Vincenzo Buccheri, Lo stile cinematografico, Carocci, Roma; Mariapia Comand, Commedia all’italiana, Il Castoro Editrice, Milano; Ruggero Eugeni, La semiotica dei media, Carocci, Roma; Andrea Minuz, La Shoah e la cultura visuale, Bulzoni, Roma. Per il miglior Libro italiano sul cinema non legato alla ricerca universitaria si segnalano Bernardo Bertolucci, La mia magnifica ossessione, Garzanti, Milano; Vincenzo Buccheri, La scienza del sogno, Il Castoro Editrice, Milano; Alberto Pezzotta - Anna Gilardelli, Alberto Moravia, Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990, Bompiani, Milano; per la miglior traduzione Peter Bogdanovich, Chi ha fatto quel film? Fandango Libri, Roma; Barbara Le Maitre, L’impronta. Tra cinema e fotografia, Kaplan, Torino; Lotte Eisner, Murnau. Vita e opere di un genio del cinema tedesco, Alet Edizioni, Padova; Laszlo Moholy Nagy, Pittura, fotografia, film, Einaudi, Torino
Sempre in tema di ‘cinema e scrittura’ va evidenziata un’altra prestigiosa ospitalità di FilmForum Festival per la giornata di sabato 12 aprile, nella fase di Gorizia della Spring School: il noto autore statunitense Bruce Sterling terrà una lectio (Gorizia, Palazzo della Torre – ore 12) sul tema Media Transition and Media Mutation, per la sezione Archive & Post-cinema: Videogame/Animation/Comics. Bruce Sterling è uno dei maggiori scrittori di fantascienza contemporanei, fra i più importanti esponenti del cyberpunk, del quale è stato anche il più agguerrito teorico.
Il tema dell’archivio, a Gorizia FilmForum verrà declinato, come di consueto, secondo quattro aree di ricerca: Film Heritage, Cinema and Contemporary arts, Porn studies, Post cinema. Per ogni area di ricerca saranno organizzati incontri con studiosi, artisti, docenti e proiezioni.
Film Heritage è dedicato all'eredità del Film nel momento della transizione dal cinema su pellicola al digital movie, con indagini su Digital Archives, Festival, Minor Cinemas. La sezione prevede interventi di grandi studiosi internazionali al mattino (da Montreal, Francoforte, Amsterdam, dal Minnesota e dalla California); e inoltre sessioni seminariali il pomeriggio e proiezioni serali, tra cui in anteprima per FilmForum la proiezione di Sodankylä Forever, uno dei grandi film di Peter Von Bagh, collaboratore storico di Aki Kaurismaki, docente universitario, a lungo direttore del Finnish Film Archive, membro della giuria del Festival di Cannes e direttore artistico del Cinema Ritrovato di Bologna. Saranno presenti anche gli autori del pluripremiato film La bocca del lupo e il regista Pietro Marcello: del film è parte integrante materiale recuperato e digitalizzato da Home Movies Bologna e dai laboratori di cinema del FilmForum.
La sezione Cinema & Contemporary Arts è dedicata all'esplorazione delle relazioni ed interazioni fra forme audiovisive, arte contemporanea e la nozione di archivio in tutte le sue complesse stratificazioni semantiche. La memoria dei luoghi e le tracce di storia impresse nel tessuto urbano sono i temi al centro dell’intervento del Laboratorio d’Arte Urbana Stalker (www.stalkerlab.it), soggetto collettivo composto da artisti ed architetti, che compie ricerche e azioni sul territorio con particolare attenzione alle aree di margine e ai vuoti urbani in via di trasformazione. Presenti inoltre l’artista finlandese Eija-Liisa Ahtila, con la prima italiana di Where is Where? (2009), e il critico e artista Alfredo Cramerotti, concuratore dell’8^ edizione di Manifesta.
La sezione dedicata al post-cinema vuole indagare le sfaccettature delle produzioni mediali contemporanee, soffermandosi sui linguaggi dell'immaginario collettivo: videogioco, fumetto, cinema digitale. L'obiettivo è quello di analizzare le nuove forme ibride di produzione culturale che mescolano il cinema, il web, la graphic novel, la cultura classica e quella tecnologica .Da segnalare la tavola rotonda su La critica video ludica, protagonisti Diego Malara di XL, Federico Ercole del Manifesto e Alessandra Contin della Stampa (mercoledì 13 aprile, ore 18 - Mediateca Casiraghi) Prevista anche la proiezione in loop presso la Mediateca Ugo Casiraghi di una serie di filmati prodotti per Fuori Orario montando con tecniche machinima alcuni spezzoni di videogiochi. Sarà inoltre presentato in anteprima, dal gruppo di collaboratori di Fuori Orario - Federico Ercole e il regista Alberto Momo - il nuovo mediometraggio Machinima, realizzato nel mondo dei videogiochi e prodotto dal Dams di Gorizia.
La sezione dedicata ai porn studies esplora quest’anno le geografie dell’audiovisivo pornografico, cercando di leggere tale produzione da una prospettiva cartografica. Fra gli ospiti illustri della sezione il saggista Alberto Abruzzese, gli studiosi Feona Attwood (docente di “Sex, Communication and Culture” presso la Shef?eld Hallam University, UK, fra i fondatori della piattaforma Onscenity Sex, Commerce, Media and Technology in Contemporary Society) e Peter Lehman (direttore del Center for Film, Media and Popular Culture della Arizona State University); A partire da quest’edizione la sezione porn studies promuove un progetto di ricerca triennale finalizzato alla fondazione di una cartografia degli audiovisivi pornografici. Nell’immagine “idealizzata” la pornografia appare come qualcosa di monolitico: noiose e ripetitive scene sessuali, indecenti colonne sonore, doppiaggio ridicolo, “grandi” nomi e mitologie svuotate di consistenza (Moana Pozzi e Gola Profonda, solo per fare due esempi). Ma questa immagine corrisponde solo parzialmente alla realtà. Innanzitutto perché non esiste una sola pornografia: nonostante la comune ossessione per la massima visibilità dell’atto sessuale, la pornografia ha storicamente manifestato in tutto il mondo forme e tipologie molto differenti. Una differenziazione storica e geografica che l’avvento del digitale ha portato a sviluppi parossistici. Il progetto triennale “Cartografie dell’audiovisivo pornografico” si propone di catalogare le varie forme assunte dalla pornografia cinematografica e audiovisiva nel corso della sua storia. In particolare, scopo del progetto, che raccoglie alcuni importanti studiosi internazionali, è quello di disegnare una sorta di mappa “di orientamento” delle diverse pornografie nazionali (europee, americane, asiatiche, ecc.) e delle loro radici storiche.
A cinque anni dallo starting ufficiale del cortofonino, FilmForum Festival dedica un’intera sezione a Gorizia – venerdì 8 e sabato 9 aprile – a cinema & telefonino, avviando una riflessione 'd'autore' sul cinema per telefonino come genere autonomo e indipendente attraverso la lectio dello studioso Roger Odin, docente di scienza della comunicazione alla Sorbona e noto esperto di cinema (Gorizia sabato 9 aprile, ore 10 - Palazzo della Torre, via Carducci 2). Intorno a cinema & telefonino ruota anche la mostra fotografica che FilmForum Festival propone, Non ora non qui, a cura dell’artista Giusy Calia. L’esposizione, che resterà visitabile per tutto il festival negli spazi della Mediateca Ugo Casiraghi di Gorizia (Piazza Vittoria – Palazzo del Cinema), gioca sulla contrapposizione fra tecnologia e immagine cinematografica d’epoca, ed allude allo stupefacente fascino della tecnologia, alla sua capacità di farsi spettacolo e insieme alla sua facile obsolescenza. Il treno e il cinema, usciti dall’epoca delle grandi invenzioni e delle grandi speranze, sono ritratti ancora insieme: arrugginiti entrambi ed entrambi ormai inservibili, potranno forse incontrarsi di nuovo in un luogo e in un tempo indefinito, ancora indecifrabile. Forse sullo schermo hd di un videofonino. Nella serata di venerdì 8 aprile, dalle 21 al Palazzo del Cinema di Gorizia di scena una speciale Cortofonino selection, con l’anteprima assoluta del cortofonino realizzato da Roger Odin, La stazione fantasma (La gare fantôme - 2010, 10’), e con una selezione di altri cortofonini presentati in occasione del Pocket Film Festival al Forum des Images a Parigi: in cartellone Ceci n’est pas un film di Pascal Delé (2005, 3’ - riflessione su cosa significa girare un cortofonino), La Perle di Marguerite Lantz (4’, 2006 - dedicato a un quadro di Vermeer), Mon voile bleue di Christine Murillo (9’ – 2008), Hamlet-Machine Mobile di Marc Gauthier (2010, 14’, un attore alle prese con Amleto e con un cellulare), Un premier amour di Nicolas Angel (collection Arte Camera Poche, production Yvonnick le Fustec, Hélène Vayssières, 2010 6’ - microcommedia musicale).
Sono trascorsi cinque anni dalla data ufficiale di uscita (2006) dei primi 'cortofonini', in Italia e sulla scena internazionale. Fra le tappe iniziali della nuova avventura del cinema, in Italia spicca il documentario Nuovi comizi d'amore (ispirato ai Comizi d'amore di Pasolini), girato nel 2006 da Marcello Mencarini e Barbara Seghezzi, e sul mercato mondiale si ricorda senz’altro il film SMS Sugar Man del sudafricano Aryan Kaganov, prodotto lo stesso anno. Dal 2006 ad oggi il cinema ripreso via telefono cellulare ha cominciato ad acquisire una sua dignità autonoma di 'genere', e si sono cimentati artisti come Pippo Delbono in Italia (noto il suo corto ispirato alla “Paura”), così come all’estero Spike Lee, che ha diretto una produzione girata con Nokia. Il videofonino permette lo sviluppo di produzioni che, all’epoca del cinema, possedevano soltanto un’esistenza precaria. Anche rispetto al cinema familiare il videofonino è diventato l’album fotografico intorno al quale avvengono gli scambi comunicativi. Un altro spazio in cui l’introduzione del videofonino ha sconvolto le consuetudini è quello della scuola. Se in precedenza organizzare un laboratorio di regia cinematografica era un’impresa alquanto complicata, oggi non c’è niente di più semplice, dato che la grande maggioranza degli studenti possiede un cellulare.
Dal 7 al 14 aprile 2011
GORIZIA - location varie
FilmForum Festival – Spring School 2011
Rassegna promossa dall’Università degli Studi di Udine con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Ministero per i Beni Culturali – Direzione Generale per il Cinema, la Fondazione CARIGO, la Fondazione CRUP, il Comune e la Provincia di Gorizia, il Comune e la Provincia di Udine.