Il nucleo principale della mostra, che si sviluppa su una superficie espositiva distribuita su tre livelli, è costituito da un’inedita serie di opere performative, video e scultoree site-specific, in parte realizzate grazie alla collaborazione di maestranze ed artigiani locali. In parallelo, l’artista espone alcuni lavori che, elaborati nel corso della ricerca svolta negli anni precedenti e incentrata su temi architettonici, vengono riproposti nel dialogo con le opere recenti e riletti in nuovo contesto espositivo.
Italo Zuffi (studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ‘Master of Arts’ presso il Central Saint Martins College of Art & Design di Londra), riceve nel 2001 la ‘Wheatley Bequest Fellowship in Sculpture’ presso l’Institute of Art & Design, School of Art, di Birmingham (GB). Il suo lavoro è stato incluso nella pubblicazione Espresso – arte oggi in Italia, edito da Electa nel 2000. Del 2003 è invece la monografia The mystery boy, con testi critici di Pier Luigi Tazzi, Luca Cerizza, e Nicolas Bourriaud. Ha di recente partecipato alle mostre Nient’altro che scultura (XIII Biennale Internazionale), al Centro Arti PlasticheInternazionali e Contemporanee, Carrara e Sguardo periferico e corpo collettivo, al Museion di Bolzano. Tra le mostre personali si ricordano: Taking No Sides By Side (Newman Popiashvili Gallery, New York, 2007); La nostra evoluzione è qualche cosa di diverso (Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, 2006); Macchine per vedere, a cura di Pier Luigi Tazzi (Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago, 2005); Elegante e straniero. Galleria Continua, San Gimignano, 2003; Shaking doors. Gallery Suite 106, New York, 2003; The mystery boy. Institute of Art & Design, Birmingham (GB), 2002. Tre le altre mostre collettive, Laws of relativity / La legge è relativa per tutti, a cura di Anna Colin e Elena Sorokina (Palazzo Re Rebaudengo, Guarene d’Alba, 2007); La scultura Italiana del XX secolo, a cura di Marco Meneguzzo (Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, 2005); La ciudad radiante, a cura di Achille Bonito Oliva (Centre Cultural Bancaixa, Valencia, 2003); Assab One – La generazione emergente dell'arte in Italia, a cura di Roberto Pinto e Laura Garbarino (Ex Stabilimento GEA, Milano, 2002); At least begin to make an end. Strip, Revert and Dewind, a cura di Ann Demeester (W139, Amsterdam, 2002); P.S.1 Italian Studio Program 2000/2002 (Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2001); 8 artisti, 8 critici, 8 stanze, a cura di Dede Auregli (GAM Villa delle Rose, Bologna, 2001); Zone. Espèces d’Espace, a cura di Francesco Bonami (Palazzo Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba, 1999); A questo punto, a cura di Riccardo Caldura e Chiara Bertola (Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia, 1998). Italo Zuffi (Imola, 1969) vive a Milano.
Dal 22 novembre 2008 al 25 gennaio 2009
Italo Zuffi - Erased Palladio
Monotono, Viale Milano 60 - VICENZA
Vernissage: sabato 22 novembre, alle ore 18,30. Alle ore 20,.00 una performance dell'artista
Orario: da lunedì a venerdì, dalle 09.00 alle 18.00; sabato e domenica su appuntamento
Info: tel. 0444327166
info@monotono.it
www.monotono.it