Error message

Il file non può essere creato.

Con I due Foscari s'inaugura il 2011 del Teatro Verdi di Trieste

Opera

TRIESTE - S'inaugura nel segno di Verdi, con la rappresentazione de I due Foscari, in scena dal 21 al 29 gennaio, il 2011 del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Martedì 18 gennaio alle ore 18 si terrà, nella Sala del Ridotto del teatro una prolusione all’opera a cura del critico musicale Angelo Foletto.

Il melodramma verdiano è assente dalle scene dal lontano 1983, quando nei panni del Doge di Venezia Francesco Foscari cantò il grande Piero Cappuccilli, in alternanza con un giovane Juan Pons per la regia di Filippo Crivelli e la direzione di un giovanissimo Daniel Oren. Lo spettacolo, una coproduzione tra la Fondazione del Verdi e l’Associacion Bilbaina de Amigos de la Opera di Bilbao, andata in scena anche al Festival Verdiano di Parma nell’ottobre 2009, si avvale della regia di Joseph Franconi Lee che racconta l’opera con le scene e i costumi di William Orlandi, le coreografie di Marta Ferri e le luci di Nino Napoletano. Di origini newyorkesi, Franconi Lee è stato allievo di Alberto Fassini con il quale ha realizzato - e dopo la sua morte ne ha curato la ripresa - alcuni prestigiosi allestimenti nei teatri d’opera di tutto il mondo.

Caso isolato nella produzione verdiana così lontano dalla prorompente vitalità delle opere giovanili degli anni Quaranta, I due Foscari ha un carattere più intimo, più  vicino a opere successive come ad esempio Luisa Miller ed è l’opera  in cui la dimensione politica risulta meno intensa. Ma I due Foscari rappresentano anche una delle tappe più importanti  nel percorso  che condusse Verdi  dai famosi “anni di galera” al traguardo raggiunto con Macbeth, primo grande capolavoro della sua giovinezza.
L’opera è decisamente sperimentale soprattutto sotto il profilo musicale con una strumentazione molto più raffinata dei lavori che la precedono e  con una tavolozza orchestrale ricca e varia. Una ricerca che testimonia come Verdi stia sperimentando nuovi strumenti d’articolazione musicale, ma anche drammaturgica  che vanno ad approfondire ed evidenziare l’evoluzione psicologica dei personaggi:  il sincero pathos di Jacopo, la rabbia e la disperazione di Lucrezia, l’inerme sofferenza del Doge.  Tre sono le figure intorno alle quali si muove il dramma; esse sono il nucleo, i rappresentanti di una illustre e nobile famiglia veneziana,  protagonisti della trappola mortale di cui cadranno vittima.

Il melodramma si ispira a The two Foscari, dramma cupo e sanguinario  di George Byron che Verdi, approfondendo il lato intimo  e privato della vicenda, in qualche modo rende ancora più vivo e crudele ma a cui toglie la  forza originaria della passione politica che pervadeva il dramma originale del testo di Bayron. L’interesse per Byron da parte di Verdi, come per Shakespeare e Hugo, si colloca nella sua ricerca di nuovi personaggi più originali e che portano il compositore a prediligere personaggi fuori dalle regole, con sensibilità e passionalità estreme. Ma dei tre personaggi  principali solo Lucrezia (Marina nell’originale  dramma byroniano e anticipazione della Leonora di Trovatore)  sembra impersonare tutti i caratteri delle fede di Byron negli ideali liberali e umanitari e  l’odio per  soprusi e ingiustizia con la sua caratterizzazione di moglie e madre affettuosa spinta a diventare una furia dal governo crudele della Serenissima. Musicalmente il personaggio di Lucrezia è definito con  molta cura nella sua virtuosistica vocalità. Di Jacopo si esalta solo l’amore per la sua Venezia e del padre, il Doge, si mette in luce la stoica sottomissione ai doveri della politica e alla sua dimensione pubblica che non consente il libero sfogo del dolore privato.

Sul podio, il M° Renato Palumbo, reduce dai recenti successi ottenuti con Ernani e Macbeth alla Lyric Opera di Chicago,  Il corsaro e Un ballo in maschera a Bilbao e, in Italia, Manon Lescaut a Venezia, Mefistofele all’Opera di Roma e Il trovatore all’Arena di Verona. Il M° Palumbo dirigerà le compagini artistiche dell’Orchestra e del Coro del Teatro Verdi preparato dal M° Alessandro Zuppardo e la compagnia di canto in cui  figurano i baritoni Luca Salsi in alternanza con Sebastian Catana nel ruolo di Francesco Foscari, il Doge; Stefano Secco e Riccardo Massi, i due tenori a cui è affidato invece il ruolo di Jacopo Foscari, mentre il ruolo di  Lucrezia Contarini è affidato alle due soprano Maria Josè Siri e Latonia Moore e quello di Jacopo Loredano a Alexander Vinogradov. Tutti sono al debutto sul palcosenico del Verdi : fanno eccezione   Stefano Salsi e Latonia Moore, l’uno, già apprezzato interprete di Belcore nell’ultima edizione triestina di Elisir d’amore, l’altra, delicata interprete dei ruoli di Liù, Mimì  e più recentemente, di  Elvira in Ernani . Completano il cast Saverio Bambi nel ruolo di Barbarigo, Asude Karayavuz in quello di Pisana e gli artisti del Coro del “Verdi”, Dax Velenich, Francesco Cortese, Roberto Miani nel ruolo del Fante del Consiglio e Ivo Federico, Gianluca di Canito e Giovanni Alberico Spiazzi in quello del Servo del Doge.
Lo spettacolo si rappresenta il 21, 22, 23, 25, 26, 27, 29 gennaio 2011 e sarà preceduto martedì 18 gennaio alle ore 18 dalla prolusione all’opera che si terrà a cura del critico musicale Angelo Foletto nella Sala del Ridotto del Teatro Verdi.   

Stagione Lirica e Balletto 2010-2011

Dal 21 al 29 gennaio 2011

venerdì 21, martedì 25,, mercoledì 26 gennaio e giovedì 27 gennaio, ore 20:30, sabato 22 e sabato 29 gennaio ore 17:00, domenica 23 gennaio ore 16:00

Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Riva 1° novembre - TRIESTE
 
I due Foscari

Tragedia lirica in tre atti

di Francesco Maria Piave da Byron

Musica di Giuseppe Verdi

Editore Universal Music Publishing Ricordi, Milano

Orchestra e Coro del Teatro Verdi preparato dal M° Alessandro Zuppardo

M° Renato Palumbo, direttore

con

Francesco Foscari, il Doge: Luca Salsi e Sebastian Catana:

Jacopo Foscari: Stefano Secco e Riccardo Massi

Lucrezia Contarini: Maria Josè Siri e Latonia Moore

Jacopo Loredano a Alexander Vinogradov

Barbarigo: Saverio Bambi

Pisana: Asude Karayavuz 

Fante del Consiglio: Dax Velenich, Francesco Cortese, Roberto Miani

Servo del Doge: Ivo Federico, Gianluca di Canito e Giovanni Alberico Spiazzi

regia di Joseph Franconi Lee

costumi di William Orlandi

coreografie di Marta Ferri

luci di Nino Napoletano

Una coproduzione Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e l’Associacion Bilbaina de Amigos de la Opera di Bilbao

Martedì 18 gennaio alle ore 18 si terrà, nella Sala del Ridotto del Teatro Verdi un prolusione all’opera che si terrà a cura del critico musicale Angelo Foletto .   

Info: Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi - Trieste

Tel. 0406722209-223-335

info@teatroverdi-trieste.com

www.teatroverdi-trieste.com