TRIESTE - Venerdì 10 settembre con replica sabato 11 settembre, con un concerto dedicato a Franz Schubert e a Robert Schumann si apre la Stagione Sinfonica 2010 del Giuseppe Verdi di Trieste. Sul palco, a dirigere l'Orchestra e il Coro de Teatro Lirico, il maestro olandese Hubert Soudant.
La Stagione Sinfonica 2010 del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, che avrà come protagonisti gli organici stabili dell’Orchestra e del Coro, si apre venerdì 10 settembre con il primo di nove appuntamenti, otto dei quali sono in abbonamento con due esecuzioni per i turni A (serale) e B (pomeridiano) e uno straordinario, fuori abbonamento, ad esecuzione unica. Sei degli otto appuntamenti in programma a Trieste avranno una esecuzione al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone.
Venerdì 10 settembre con replica pomeridiana sabato 11 settembre dunque, la stagione si inaugura con un concerto dedicato a Franz Schubert e a Robert Schumann. Nella prima parte verranno eseguite due composizioni di Franz Schubert. La prima è l’Ouverture D. 644, (Die Zauberharfe) (L’arpa magica), scritta nel 1820 e originariamente parte dell’opera Die Zauberharfe, una delle opere teatrali schubertiane oggi più eseguite anche fuori dai confini della Germania e dell’Austria. La sua ouverture venne, non si sa quando né per quale motivo, sostituita a quella che doveva aprire le musiche di scena per Rosamunde e finì quindi per conquistarsi una personale popolarità sradicata dal contesto originario. L‘ouverture si caratterizza per l’inconfondibile impronta poetica dell’autore che permea tutti i suoi migliori lavori: uno stato di beatitudine proprio dell’infanzia a cui il compositore si rivolse tutta la vita per avere conforto contro il dolore dell’esistenza.
La Sinfonia in Si minore D. 759, “Incompiuta” che segue, è considerata talmente perfetta da essere unanimemente considerata in realtà “compiuta” nella sua bellezza. I due tempi della Sinfonia furono scritti da Schubert nel 1822 ma furono “scoperti” per puro caso appena nel 1865, e subito dopo eseguiti per la prima volta a Vienna. Fu detto che la Sinfonia rimase incompiuta perché lo stesso Schubert dubitava di riuscire a scrivere altri due tempi così perfetti. Per altri la ragione era da ricercare in fatti di carattere più pratico come lavori commissionati a Schubert che lo distrassero per un tempo sufficientemente lungo dalla Sinfonia da fargli sembrare, in seguito, l’opera interrotta, frutto di ispirazioni ormai del passato. Sinopoli definì l’Incompiuta come “una celebrazione culturale del bene perduto” e questa idea Schubert la realizzò nei primi due movimenti al punto che qualunque conclusione consolatoria e ottimistica (come ci si aspettava a quei tempi da una sinfonia) sarebbe stata problematica e un controsenso. Anche questa forse, potrebbe essere stata una ragione della incompiutezza dell’opera.
Nella seconda parte, il programma prevede l’esecuzione della Sinfonia n.3 in Mib maggiore op. 97 “Renana” di Robert Schumann in occasione del 200° anniversario della nascita. La composizione è tutta pervasa da gioia e serenità, a differenza della maggior parte delle sue composizioni in cui prevale tristezza, inquietudine e malinconia. Ciò è dovuto ai felici ricordi di un viaggio che Schumann compì in gioventù nella regione renana: il Reno e il Duomo di Colonia in particolare lo colpirono profondamente. Fu composta nell’arco di un mese nel 1850 ed eseguita da Schumann stesso a Dusseldorf il 6 febbraio 1851. Anche per questo lavoro, come per il Concerto coevo, si può affermare che Schumann si disimpegna da regole classiche e convenzioni. Anzi, la critica è concorde nell’affermare che in questa Sinfonia l’autore riesce a conciliare al meglio gli elementi classici e romantici della sua ispirazione artistica con una raggiunta maturità sinfonica elaborata in particolare anche sullo studio dell’”Eroica” di Beethoven. La Sinfonia evoca il Reno, che da sempre ha esercitato su tutti i tedeschi un fascino ed una seduzione particolare per la propria memoria storica: il primo movimento ne rappresenta la forza e la grandezza; il secondo la gioiosità operosa della gente renana riflessa nelle movenze del landler, la tipica danza tradizionale tedesca; il terzo, la bellezza dei suoi paesaggi; il quarto, la solennità maestosa dei suoi luoghi di culto, in primis il Duomo di Colonia eretto sulle sue sponde e preso come emblema della civiltà germanica proprio perché fu costruito nell’arco di molti secoli; infine il quinto, di carattere radioso e sereno, il buonumore che coglie chi dalla sorgente scendo lungo il suo corso, avventurandosi nella vita pulsante della regione; la composizione si chiude con un vivace Finale che ricorda le festività popolari tedesche.
Il concerto è affidato alla bacchetta del M° olandese Hubert Soudant, artista di fama internazionale che ha diretto le migliori orchestre del mondo tra cui i Berliner e i Wiener Symphoniker. Predilige il repertorio classico, specie mozartiano, francese e tedesco con particolare riguardo a Schubert appunto, Beethoven, Bruckner e Mahler. Ha già diretto l’Orchestra del “Verdi” nel 1977.
Stagione Sinfonica 2010
Venerdì 10 settembre 2010, ore 20:30 e sabato 11 settembre 2010, ore 18:00
Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Riva 1° novembre - TRIESTE
L'Orchestra e il Coro del Teatro Lirico Giuseppe Verdi
diretti da Hubert Soudant
eseguono
Franz Schubert, Ouverture D. 644, (Die Zauberharfe) (L’arpa magica)
Franz Schubert, Sinfonia in Si minore D. 759, “Incompiuta”
Robert Schumann, Sinfonia n.3 in Mib maggiore op. 97 “Renana”
Info: Biglietteria del Teatro Verdi
tel. 040/6722298-299-307
www.teatroverdi-trieste.com