Castelfranco Veneto (TV) - Inaugura sabato il 12 dicembre alla Museo Casa Giorgione a Castelfranco Veneto la grande mostra che celebra il quinto centenario dalla morte di Zorzi da Castelfranco, detto Giorgione.
Una mostra che riunisce nella città natale, un nucleo incredibile di capolavori del maestro che, come nessun altro, ha fatto accapigliare studiosi e storici dell’arte alla ricerca di verità documentate che ancora mancano, dando adito alle più diverse e talvolta azzardate interpretazioni, sulla sua vita e la sua produzione.
Si sono spesi fi umi di parole e d’inchiostro nel tentativo di cogliere e interpretare la fi gura, la poetica, la realtà storica di Giorgione. Eppure il Maestro di Castelfranco, cui vengono attribuiti alcuni dei più noti capolavori del Rinascimento italiano, sfugge ad ogni tentativo di delineare una biografi a certa, un catalogo delle opere defi nito, un’interpretazione unanime del signifi cato di talune sue realizzazioni.
Tanto la sua vita e la sua presenza risultano tuttavia fugaci – muore a poco più di trent’anni e la sua produzione viene circoscritta al massimo a tre soli lustri – altrettanto pregnante e rivoluzionaria appare la sua opera, capace di infl uenzare, con la potenza lirica della sua arte, l’uso del colore, e quel nuovo equilibrio tra uomo e natura, stuoli di artisti di diverse generazioni, lasciando un segno indelebile e imprescindibile per gli sviluppi della storia artistica seguente.
Il “fenomeno” Giorgione è dunque una realtà. I 500 anni dalla morte di Zorzi da Castelfranco detto Giorgione (Castelfranco Veneto 1477/78 – Venezia 1510), secondo le ricostruzioni più accreditate, ricorrono nel 2010 e Castelfranco
Veneto, città che oltre ad aver dato i natali al grande artista conserva uno dei suoi più importanti capolavori (la famosa Pala di Castelfranco) e uno dei pochissimi affreschi attribuiti al maestro (Il Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche), promuove insieme alla Regione del Veneto – che ha anche istituito un apposito Comitato Regionale per il V centenario dalla morte di Giorgione – un’esposizione di alto respiro, in programma dal 12 dicembre 2009 all’11 aprile 2010 presso il Museo Casa
Giorgione, la cui recente inaugurazione negli ambienti di Casa Barbarella ha dato il via alle celebrazioni giorgionesche.
Una mostra che è una sfi da dal punto di vista scientifi co ed organizzativo, promossa con il sostegno fondamentale di Fondazione Monte dei Paschi di Siena e di Fondazione Antonveneta, la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, della Provincia di Treviso, Parrocchia del Duomo di Castelfranco Veneto-Diocesi di Treviso e con il contributo di Banca Antonveneta, curata da Lionello Puppi (presidente del Comitato Regionale per il V centenario), Antonio Paolucci (Direttore dei Musei Vaticani) e Enrico Maria dal Pozzolo (Università degli Studi di Verona) e co-prodotta dal Comune di Castelfranco Veneto e Villaggio Globale International; che non mira a dare risposte defi nitive o soluzioni (nonostante le ricerche d’archivio condotte e le indagini rifl ettografi che e diagnostiche promosse su molti dipinti) ma a suggerire, evocare, meravigliare, lasciando che le opere straordinarie, convocate nel piccolo borgo veneto, i documenti, le tesimonianze, diano vita ad un racconto straordinario.
E i maggiori musei internazionali – dall’Ermitage di San Pietroburgo agli Uffizi e Palazzo Pitti a Firenze, dalla National Gallery di Londra alla Galleria Borghese e Palazzo Venezia a Roma, dal Kunsthistorisches di Vienna alla National Gallery di Edimburgo, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia al Louvre di Parigi fi no alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, al Museo di Capodimonte a Napoli a Castel Howard nello Yorkshire – hanno accettato e contribuito alla sfida.
Proprio sul “fenomeno” Giorgione dunque – fatto di capolavori del maestro ( dalla Tempesta, alle Tre età di Palazzo Pitti dal Tramonto alla Madonna con Bambino dell’Ermitage) ma anche di densissimi incroci artistici e culturali che concorrono a suggerire signifi cati, chiavi di lettura, ruolo e peso storico dell’arte giorgionesca o, ancora, a fornire spunti per un’evanescente biografi a e per una rilettura del mito – s’incentra questa d’ora, una radiografia attenta e dettagliata anche dell’ambiente e del contesto, culturale e spirituale, del grande pittore tra la fine del Quattrocento e il primo decennio del Cinquecento, suggerendo un “sistema” attorno al geniale artista e da lui stesso alimentato.
In mostra dunque – accanto ai numerosi dipinti di Giorgione eccezionalmente concessi – troveranno posto, in una straordinaria sinfonia che riporta al fecondo ambiente veneziano del tempo, opere importanti di Giovanni Bellini, Vincenzo Catena (alla cui bottega pare essersi formato) Albrecht Dürer, Sebastiano del Piombo, Tiziano, Lorenzo Costa, il Perugino, Cima da Conegliano, Palma il Vecchio, Boccaccio Boccacino, Garofalo, ma anche i volumi dei suoi biografi – da Castiglioni, Pino, Vasari, Dolce – e quelli di letterati, musici, intellettuali – da Petrarca a Bembo - che contribuirono a creare il milieu culturale del quale potrebbe essersi alimentato; e ancora i bronzi dei Lombardo, del Riccio e di Severo da Ravenna, le incisioni di Teniers e di Zanetti, anche a ricordare i perduti Giorgione e in particolare gli affreschi del Fondaco ove Zorzi lavorò accanto a Tiziano.
Museo Casa Giorgione, Piazza San Liberale - Castelfranco Veneto (TV)
Orario: tutti i giorni: 9.00 – 19.00. Chiuso: – dalle ore 14.00 del 24 dicembre alle; ore 14 del 25 dicembre 2009; dalle ore 14.00 del 31 dicembre 2009; alle ore 14 del 1° gennaio 2010
Biglietti: intero € 10,00, ridotto: € 7,00, gruppi: € 8,00, scuole € 4,50 (l’ingresso comprende anche la visita del Museo Casa Giorgione)
Eventi collaterali
Venerdì 11 dicembre 2009, ore 21.00
Duomo
Concerto di musica sacra dedicato alla Pala di Giorgione del Duomo di Castelfranco Veneto
Gaudens gaudebo
Ingresso gratuito
Sabato 12 dicembre 2009, dalle ore 9.00 alle ore 19.00,
Galleria del Teatro Accademico
Annullo filatelico celebrativo
in occasione dell’apertura della mostra
Info: tel 800.90.44.47 (dall’estero +39 049 2010076)
0423-735673, 0423-735693