Diario minimo dal Far East, episode II

ConSequenze

[img_assist|nid=5930|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - Solamente tre giorni e il bellissimo carrozzone del nono Far East udinese si consegnerà ai nostri ricordi. Sabato sera, con l’imperdibile concerto delle Metalchicks al Teatro San Giorgio, si concluderà la manifestazione che sta rivitalizzando una città sempre sull’orlo dell’agonia.

Vera boccata d’aria sana per le giornate (e serate) cittadine, il Feff, partito artisticamente in sordina con prodotti non sempre all’altezza, sta dando segnali di risveglio qualitativo non indifferente, che lasciano supporre un finale con i fuochi d’artificio. Speriamo, perché il pubblico, sempre numeroso e attento, ne ha fortemente bisogno.Un’occhiata al programma presentato negli ultimi tre giorni:

[img_assist|nid=5932|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=419]Stelle cadenti:  

Sakuran (di Ninagawa Mika, Japan): teatrale e molto piatto, rarissimamente elegante, con più di una grave caduta di stile. Per nulla convincente, non riesce mai a catturare veramente l’attenzione, se non nella (formalmente) bellissima scena iniziale.

Nana 2 (di Otani Kentaro, Japan): molto meno fresco ed efficace del primo capitolo, dall’andamento piatto e ripetitivo, oltre che troppo lungo (problema che affligge moltissimi film di questa edizione, ndr.). I protagonisti e le atmosfere non reggono il confronto con l’originale.

One summer with you (di Xie Dong, China): la classica lezioncina cinematografica made in China: delicatezza nell’affrontare i sentimenti, ambienti rurali molto suggestivi, ma anche tanta lentezza, noia diffusa e svolte narrative drammatiche sistemate un po’ alla bellemeglio. Insomma, già tutto visto e sentito in modo più efficace.

Stelle polari: 

After this our exile (di Patrick Tam, Hong Kong): il maestro si conferma tale in questo affresco con il gusto dei primi piani sui personaggi e la loro interiorità. Telecamera mobilissima, bravi attori, foto molto bella, inizio folgorante. Resa magistrale dei rapporti umani.

The case (di Wang Fen, China): commedia nera piuttosto simpatica che si lascia seguire molto volentieri. Si ride, si riflette sul rapporto uomo-donna. Cosa volere di più?

Cruel winter blues (di Lee Jung-bum): gangster movie toccante, che[img_assist|nid=5931|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=417] trasporta lo spettatore scrutando con sensibilità un’originale simpatia tra i protagonisti. Da apprezzare anche i cambiamenti stilistici dello sguardo registico in corso d’opera, conformemente alle variazioni ambientali/umorali della pellicola;

Memories of Matsuko (di Nakashima Tetsuya, Japan): strepitoso film che spazia lungo tutti i generi cinematografici, con tagli originalissimi e gusto eccezionale per le citazioni. Un’opera dal sapore pop-lisergico, con una bellissima colonna sonora e riflessioni (estreme) su amore, condivisione, solitudine, amicizia. Coloratissimo e sballatissimo, rasenta il capolavoro (fosse solo stato un po’ più stringato).         

Confession of pain (di A. Lau & A. Mak, Hong Kong): uno straordinario esempio di maestria registica da parte della premiata coppia di Infernal Affairs. Thriller estremamente barocco, dal ritmo nervoso, con telecamera sempre in movimento, piacere dell’osservazione, studio maniacale dell’illuminazione, ottimi attori e storia coinvolgente. Un po’ troppo lungo e violento, ma ce ne fosse di questa classe in giro. 

Cosa non va perso negli ultimi giorni:

 Roommates, giovedì 26 aprile

 The unuseeable, giovedì 26 aprile

 The slit-mouthed woman, giovedì 26 aprile

Kisarazu cat’s eye: sayonara game, venerdì 27 aprile

Thirteen pricess trees, venerdì 27 aprile

Tazza: the high rollers, venerdì 27 aprile

Whispers and moans, sabato 28 aprile

Strawberry shotcakes, sabato 28 aprile;

 Metalchicks live, concerto e festa di chiusura, sabato 28 aprile. 

Toto Audience Award: Al momento, sommando giudizi personali e voci di corridoio e rumors in sala, i film che sono in lizza per il podio dei migliori sono: Cruel winter blues, Eye in the sky, Memories of Matsuko, Solace, The host; vedremo se qualcun altro saprà inserirsi tra questi cinque assi. In questo senso, attenzione agli ultimi due film di sabato sera che spesso agguantano il favore del pubblico!