VENEZIA - Sabato 27 febbraio 2010 alle ore 20.00 e domenica 28 alle 17 al Teatro Malibran Eliahu Inbal dirigerà nuovamente l’Orchestra del Teatro La Fenice dopo il concerto di sabato scorso, per il sesto concerto della Stagione sinfonica 2009-2010.
Il programma rientra pienamente nel tema della Stagione, intitolata Nel segno di Mahler e dedicata all’attività di programmatore e direttore d’orchestra di Gustav Mahler, di cui cade quest’anno il 150° anniversario della nascita: il concerto si aprirà infatti con la Sinfonia n. 4 in re minore op. 120 di Robert Schumann, proposta nella revisione approntata da Mahler per le sue esecuzioni dell’intero ciclo sinfonico schumanniano con la New York Philharmonic nel 1909-1910; la seconda parte sarà invece interamente dedicata alla Sesta Sinfonia di Bruckner, uno dei maestri di Mahler, la cui prima esecuzione integrale, postuma, fu diretta dallo stesso Mahler il 26 febbraio 1899 per il sesto concerto della sua prima stagione come Abonnementdirigent dei Wiener Philharmoniker. La pomeridiana di domenica 28 febbraio rientra nell’iniziativa «La Fenice per la provincia», rivolta ai residenti nella provincia di Venezia in collaborazione con l’Amministrazione provinciale di Venezia. Dopo un decennio dedicato quasi interamente alla musica pianistica, all’inizio degli anni 1840 Schumann cominciò a lavorare intensamente alla composizione per orchestra. La prima versione della Quarta Sinfonia risale proprio al 1841, ed è contemporanea alla prima versione del Concerto per pianoforte e agli abbozzi della Sinfonia op. 61. Il suo desiderio di misurarsi con la grande forma sinfonica si accompagnava però all’esigenza di ripensarne le strutture per trovare una mediazione tra il tradizionale schema classico e i nuovi percorsi romantici. La versione definitiva della Quarta, completata all’inizio degli anni 1850 ed eseguita per la prima volta a Düsseldorf nel 1853, porta il sottotitolo emblematico di «Fantasia sinfonica», testimone del carattere formale libero e fluido della composizione, caratterizzata dall’uso intensivo di cellule melodiche semplici che ritornano da un movimento all’altro, da percorsi tonali poco consueti e dall’abbandono dei paletti formali tradizionali: nessuna interruzione fra movimenti, assenza di riesposizioni, cellule melodiche brevi, forti contrasti, piano tonale generale fisso sull’asse re minore-re maggiore. Anton Bruckner compose la sua Prima Sinfonia a 42 anni, nel 1866, iniziando un percorso tormentato e tortuoso, segnato da insuccessi continui, ripensamenti, rifacimenti, revisioni, fino alla Sinfonia n. 7, primo autentico successo, giunto in tarda età, seguita poi dall’Ottava e dalla Nona. È la Sinfonia n. 6, composta tra il settembre 1879 e il 1881, a chiudere un periodo oscuro, ma nella sua compiutezza (a differenza di altri lavori non subirà revisioni autografe) rappresenta un capolavoro che sintetizza i pilastri del linguaggio bruckneriano e ne focalizza i caratteri più tipici. Soprannominata dallo stesso Bruckner «la sfrontata» per le innovazioni del linguaggio, collocata tra due monumentali partiture come quelle della Quinta e della futura Settima, rispetto agli altri lavori bruckneriani la Sesta è segnata più dal raccoglimento e dall’ombra che da un’epica luminosità, fra evocativi toni pastorali (fu anche definita «Pastorale» in omaggio alla Sesta di Beethoven). Dopo averla provata per intero, con la soddisfazione di Brahms in sala, il suo primo interprete, il direttore Wilhelm Jahn, decise di eseguirne con i Wiener Philharmoniker solo l’Adagio e lo Scherzo. Nel 1899 Mahler la diresse integralmente, anche se nella versione ritoccata dall’allievo di Bruckner Cyrill Hynais. Fu solo August Göllerich a dirigerla nella versione originale a Stoccarda 13 dicembre 1901 con l’Orchestra del Wiener Konzertverein. Eliahu Inbal Maestro concertatore e direttore d’orchestra. Nato in Israele, inizia gli studi alla Jerusalem Academy e prosegue la sua formazione a Parigi, Hilversum e Siena con Franco Ferrara e Sergiu Celibidache. A 26 anni vince il Concorso Cantelli iniziando un’importante carriera internazionale alla testa delle maggiori orchestre europee, statunitensi e giapponesi, con inviti regolari nei principali festival internazionali. Direttore principale dell’Orchestra del Teatro La Fenice dal 1984 al 1987, lavora in ambito operistico nei teatri di Monaco, Amburgo, Verona e al Festival di Glyndebourne, dirigendo inoltre numerose nuove produzioni a Parigi e Zurigo. In campo sinfonico è dal 1974 al 1990 direttore musicale della Radio-Sinfonie-Orchester di Francoforte, di cui diventa direttore onorario nel 1995 e con la quale dirige in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Giappone ed effettua apprezzate incisioni dei cicli sinfonici completi di Mahler, Bruckner, Berlioz, Schumann, Berg, Schoenberg, Webern e Brahms. Altrettanto apprezzate sono l’integrale raveliana con l’Orchestre national de France, cicli di lavori di Dvo?ák e Stravinskij con la Philharmonia Orchestra di Londra, l’integrale delle sinfonie di Šostakovi? con i Wiener Symphoniker, i lavori orchestrali di Bartók e i poemi sinfonici di Richard Strauss con l’Orchestre de la Suisse Romande. Dal 1995 al 2001 è direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, dove nella stagione 1997-1998 dirige una serie di esecuzioni in forma di concerto del Ring di Wagner che gli valgono il Premio Abbiati e il Premio Viotti. Con l’Orchestra della Rai si esibisce in Europa e America Latina. Dal 2001 al 2006 è direttore musicale della Berliner Sinfonie-Orchester (che dirige regolarmente dal 1992), con cui effettua tournée in Cina, Corea, Giappone e Spagna. Nominato nel 1990 Officier des Arts et des Lettres dal governo francese, nel 2002 è insignito a Vienna del Goldenes Ehrenzeichen e nel 2006 a Francoforte della Goethe-Plakette e dell’Ordine al merito della Repubblica Federale Tedesca. Dal 2007 al 2009 è stato direttore musicale della Fondazione Teatro La Fenice (dove ha diretto Elektra, Boris Godunov, il dittico Von heute auf morgen - Pagliacci, Die tote Stadt e numerosi concerti sinfonici) e dal 2008 è direttore principale della Tokyo Metropolitan Orchestra e della Filarmonica Ceca.