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Eliahu Inbal dirige musiche di Ravel e di Mahler al Malibran di Venezia

Classica
[img_assist|nid=10645|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]VENEZIA - Sabato 24 aprile 2010 alle ore 20.00 il Teatro Malibran ospiterà un concerto straordinario dell’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Eliahu Inbal, con la partecipazione del soprano svedese Malin Hartelius.

In programma nella prima parte Shéhérazade di Maurice Ravel, tre liriche (Asie, La flûte enchantée e L’indifférent) per voce e orchestra su testi di Tristan Klingsor composte a Parigi nel 1903; nella seconda parte – prosecuzione del ciclo Mahler in occasione del 150° anniversario della nascita del compositore – la Sinfonia n. 4 in sol maggiore di Gustav Mahler, del 1899-1901, nei quattro movimenti Bedächtig. Nicht eilen (un primo movimento di ispirazione classica ma con numerose anomalie formali), In gemächlicher Bewegung (una sorta di Ländler in forma di Scherzo con due Trii), Ruhevoll. Poco adagio (un movimento lento impostato come una serie di variazioni) e Sehr behaglich (costituito dal Lied per soprano e orchestra Das himmlische Leben dalla raccolta Des Knaben Wunderhorn).
Suggestionato dalle atmosfere fiabesche orientali e dal personaggio di Shar?z?d, protagonista delle Mille e una notte, Maurice Ravel compose nel 1889 l’ouverture Shéhérazade per un’opera poi mai realizzata. Nel 1903 decise di riutilizzarne i materiali musicali per tre liriche per voce e orchestra su testi tratti dall’omonima raccolta dell’amico Tristan Klingsor (pseudonimo wagneriano di Léon Leclère), che furono eseguite in prima assoluta il 12 ottobre 1904 da Jane Engel Bathori. Per ammissione stessa di Ravel oltre al fascino orientale vi è l’influenza, e non solo spirituale, di Debussy, e in particolare del Pelléas et Mélisande, rappresentato a Parigi nel 1902, con il suo rifiuto del canto spiegato e la realizzazione di una sobria declamazione vocale che spegne ogni carica eroico-vitale propria del dramma wagneriano. Tipicamente raveliana è d’altra parte la capacità di cesellare ciascun inciso vocale e di lavorare con estrema raffinatezza sul ritmo e sul timbro in funzione esotizzante.
La prima idea della Quarta Sinfonia risale al 1892, quando Gustav Mahler compose un ciclo di dieci Lieder per voce e orchestra su testi tratti dalla raccolta di liriche popolari Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo) curata da Achim von Arnim e Clemens Brentano. Uno di essi, Das himmlische Leben, che descrive le gioie del paradiso viste con gli occhi di un bambino per il quale la beatitudine è piuttosto un’infinita abbondanza di ghiottonerie, fu da Mahler destinato dapprima alla conclusione di un lavoro sinfonico intitolato Humoreske, poi a finale della Terza Sinfonia, e infine, fra il 1899 e il 1901, a finale della Quarta Sinfonia. Mahler la costruì deliberatamente sopra questo brano già scritto, attribuendogli il ruolo di momento culminante e conclusione della narrazione puramente musicale dei tre movimenti che precedono: tutti i temi che vi circolano sono in diversa misura derivati dai materiali del Lied, che con la sua ironia giocosa illumina a posteriori le stranezze stilistiche dei primi tre movimenti, apparentemente ispirati a proporzioni classiche in una sorta di reazione antiromantica e di fin troppo ostentato ‘ritorno a’ Haydn, Mozart e Schubert.

XXIV Stagione di Musica Sinfonica e da Camera 2009 - 2010

Sabato 24 aprile 2010, ore 20:00

Teatro Malibran - VENEZIA

L'Orchestra del Teatro la Fenice

con il soprano Malin Hartelius

Direttore Eliahu Inbal

esegue

Maurice Ravel, Shéhérazade per voce e orchestra (Asie, La flûte enchantée e L’indifférent) 

Gustav Mahler, Sinfonia n. 4 in sol maggiore (Bedächtig. Nicht eilen, In gemächlicher Bewegung, Ruhevoll. Poco adagio,Sehr behaglich)

Info: www.teatrolafenice.it