Sabato 16 e domenica 17 aprile 2011, ore 21.00
Anticorpi eXpLo
tracce di giovane danza d’autore
con Martina Cortelazzo, Daniele Ninarello, Valentina Saggin, Matteo Fantoni, MMCompany/Arearea
Sabato 16 aprile
Martina Cortelazzo
The Cut-Tuk Show
Una cuoca ci conduce lungo il confine tra i movimenti quotidiani del cucinare e quelli astratti della danza attraverso una ricetta.
A partire dal tono asciutto e tecnico del “Pollo marinato alla chutney di prugne e zenzero”, caratterizzato dai precisi ed unici gesti della cucina-c’è un solo modo per eseguirli correttamente, “accadono”, quasi in modo scisso ed inconsapevole del corpo, delle fratture nella presenza e nei gesti della cuoca.
Come se il mondo della cucina diventasse il luogo in cui gradatamente prendessero piede divagazioni fisiche appartenenti ad un altro inconciliabile mondo.
The cut-tuk show è l’interrogazione di un corpo nella giungla della cucina/vita verificando, tra oscillazioni e spaesamenti, la possibilità di trasfomarsi in una cuocadanzatrice.
Daniele Ninarello
Man Size
La performance, ideata, coreografata e danzata da Daniele Ninarello, prende spunto dalla lettura di “Logica della sensazione” di Gilles Deleuze, in cui il filosofo affronta una serie di temi e prospettive esaminando i lavori del pittore Francis Bacon, concentrandosi sulla Figura, sul suo isolamento, sulla struttura materiale che la circonda, sulla deformazione sull’isteria e sullo sforzo muscolare e organico che il corpo compie nell’affrontare lo spazio per evaderlo, dilatandosi e contraendosi per passarci attraverso, rendendo visibili le forze e le sensazioni che lo animano.
Valentina Saggin
Sentire nella memoria
Sentire nella memoria è un piccolo studio finalizzato alla riscoperta di sguardi, emozioni, visioni, oscurate dal divenire adulti.
Come i bambini, così vergini nel loro affacciarsi alla vita, l’adulto può ancora meravigliarsi di fronte ad oggetti, apparentemente banali, che non necessariamente devono restare imprigionati in un codice prestabilito.
La memoria quindi non è più custode, bensì chiave per riappropriarsi dello stato primordiale delle cose.
Matteo Fantoni
Leoni
"Leoni" è un debutto.
È la prima rappresentazione col pubblico del pezzo che Fortunato Fiorucci ha preparato per più di cinque anni nel suo garage. È il risultato del suo lavoro quotidiano di “allenamento del coraggio”.
Il coraggio di andare oltre i propri limiti, di alzarsi ogni mattina per andare a fare un lavoro che non gli piace, di superare le sue paure, di rischiare, di fare una telefonata, di licenziarsi, di parlare, di annientare il proprio giudizio, di vivere.
Il lavoro tratta quindi la tematica del coraggio e della sua assenza, in un modo semplice, limpido.
Fortunato si aiuta come può, si carica con la musica, si protegge: solo sentendosi sicuro potrà vincere le sue paure più grandi?
Ecco quindi il risultato di anni di lavoro in solitudine, di serale allenamento, di prove, di conquiste, di errori e di verifiche, per arrivare, forse, alla fine, semplicemente a vivere.
"Leoni" è un pezzo assurdo, non avrebbe motivo di esistere, non avrebbe motivo di essere presentato. Leoni è un pezzo tragico travestito da comico, è qualcosa che appartiene a tutti
Domenica 17 aprile
MMCompany / Arearea
Con le labbra dipinte
La MMCompany di Michele Merola con la creazione vincitrice del Premio Anita Bucchi 2010 per la Miglior Coreografia.
coreografie Michele Merola
interpreti Stefania Figliossi, Vincenzo Capezzuto, Enrico Morelli, Michele Barile, Paolo Lauri, Giovanni Napoli
Mappe di amanti sperduti
Coreografia di Michele Merola
Musica: Arpeggiata
Interpreti : Stefania Figliossi e Vincenzo Capezzuto
Mappe di amanti sperduti è l’incontro - a tratti dolce e a tratti nevrotico - tra un uomo e una donna. Un gioco di sensi fatto di movimenti fluidi ma anche contratti dove il continuo affidarsi l’uno all’altra evoca romantica bellezza e passionale fisicità.
A Cunzegna
Coreografia di Michele Merola
Musiche: Arpeggiata e Accordone
Interpreti: Stefania Figliossi, Vincenzo Capezzuto (danza e voce), Enrico Morelli, Michele Barile, Paolo Lauri, Giovanni Napoli
Una delle tecniche preferite di Merola è quella di analizzare la realtà, scomporla e poi ricodificarla sul palcoscenico. Ciò che ne é nato qui è un affresco dai colori forti dove il gesto, seppure contemporaneo, rimanda alla tradizione del sud Italia, alla spensieratezza e ai giochi della seduzione.
Storia di un fiore...
Coreografia di Michele Merola
Musica: R. Sakamoto
Interpreti: Vincenzo Capezzuto e Enrico Morelli
Passo a due tratto dall’omonimo spettacolo “Storia di un fiore che Dio fece nascere per caso” - regia di Claudio Borgianni.
La pièce, singolare coniugazione fra parola, musica e danza, è il racconto poetico e a tratti surreale dell’ultimo giorno di vita della poetessa Dina Ferri. Attraverso lo scontro dialettico tra precarietà e certezza, tra divinità e umana debolezza il passo a due indaga il valore della memoria scandito dalla lentezza della vita che sfugge ad ogni gesto, ad ogni parola pronunciata o solo pensata.
La metà dell'ombra
Coreografia: Michele Merola
Musiche: J.S.Bach e J.Massel
Interpreti: Vincenzo Capezzuto, Enrico Morelli, Michele Barile, Giovanni Napoli
e Paolo Lauri
Vincitore del Premio Anita Bucchi 2010 per la Migliore Coreografia.
Questa creazione porta in scena cinque entità, corporee e spirituali al contempo.
Le immagini rimandano al rito, a qualcosa di antico e ci accompagnano in un viaggio ideale e impalpabile nella sacralità.