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Gioco di mano

Stagione di Teatro Contemporaneo 2010/2011 del Teatro Aurora di Marghera

Mercoledì 16 marzo 2011, ore 21:00

Gioco di mano

Carrozzeria Orfeo
di e con Gabriele Di Luca
al pianoforte Daniel De Rossi
regia di Massimiliano Setti e Gabriele Di Luca
con la collaborazione del Centro Rat – Teatro dell’Acquario

a mio padre
che ebbe un padre
che nonostante tutto ebbe un padre

Raccontiamo la storia di un amore.
Il protagonista ripercorre la memoria della propria famiglia ricostruendo una complessa e bizzarra trama di relazioni, fatti e leggende. Una mitologia famigliare in grado di mescolare e confondere, attraverso una narrazione comica e visionaria, la fantasia e i sogni, con la realtà. Una fiaba moderna. Un racconto popolare. Un viaggio surreale che attraversa la vita, gli amori e i miracoli di quattro diverse generazioni: un bisnonno leggendario per essere improvvisamente invecchiato il 27 Marzo del 1978; un nonno che perse le gambe in guerra in circostanze davvero insolite e tragicomiche; un padre cresciuto a cinturate e bestemmie; e infine un figlio con la passione per i film porno. Quattro bizzarri personaggi, due morti e due vivi, legati tra loro dall’inscindibile rapporto di sangue padre-figlio. E come se non bastasse, San Pietro, mandato all’improvviso da Dio sulla terra con un compito molto particolare, una missione delicata e forse pericolosa per lui, che ha un solo punto debole…

Un’avventura umana ricca di ribaltamenti, equivoci, giochi e colpi di scena. Un racconto semplice, ironico, talvolta dissacrante. Divertente e amaro. Una favola per tutti, sulla vita.

 

Approfondimenti e note

Un giorno, mentre viaggiavo in treno sul tratto Bologna–Venezia, decisi di scrivere, quasi per gioco, una breve storiella sulla mia famiglia ma, ben presto, mi accorsi di quanto i miei ricordi fossero deboli, imprecisi e la mia memoria “annoiata”. Intrapresi quel giorno un percorso che mi fece riscoprire la mia terra, le mie radici, i miei affetti. Questa ricerca mi portò a confondere la realtà dei fatti con i sogni prodotti dalla mia fantasia, dalle mie speranze e dall’entusiasmo. Liberai, quindi, il mio cammino dai pregiudizi sul vero e il falso, sul giusto e lo sbagliato. Mi abbandonai a quello che sono, e ci fu un momento in cui mi accorsi che fantasia e realtà si erano incontrate lungo la strada che anch’io stavo percorrendo e insieme decidemmo di proseguire.

All’interno del testo vivono e si confrontano energie maschili legate tra loro dall’inscindibile rapporto di sangue padre-figlio. Non a caso, il filo conduttore della vicenda è la masturbazione, considerata dall’immaginario collettivo una pratica sostanzialmente maschile. Questa, nel testo, assume un valore di emancipazione, curiosità, scoperta. Ogni volta che un padre, all’interno della storia, sorprende il figlio nell’atto, si apre tra i due una sottile, quasi invisibile, possibilità di confronto, di conoscenza, di approfondimento che si modifica attraverso le generazioni e che segna l'iniziazione del ragazzo all'età adulta.

Attraverso i personaggi appartenenti a questo micro-mondo provo ad affrontare alcuni temi, quanto mai attuali, come l’amore, la famiglia, il rapporto di un uomo con la religione, con il dolore e, soprattutto, con la morte. La riscoperta della famiglia come valore indispensabile e formativo per l’individuo mi ha portato a ragionare sulla società nella quale viviamo, distrattamente proiettata verso il futuro, ma in grado, se sollecitata, di riflettere sui propri rapporti individuali e collettivi con il passato.

Il rapporto con il “sogno” riveste un’importanza fondamentale. Attraverso esso, infatti, i personaggi rivelano pulsioni e bisogni inconfessati e inconsci come la necessità di riscoprire i propri legami con il passato e mantenerne viva la memoria.

Le musiche originali composte insieme al musicista e attore Daniel De Rossi hanno il compito di accompagnare alcuni momenti dell’azione senza descriverla e verranno eseguite dal vivo. E’ nostra intenzione, dal punto di vista espressivo, creare un forte legame, un rapporto di complicità quasi confidenziale con il pubblico. Il nostro intento è quello di accoglierli all’interno della storia attraverso un rapporto molto diretto, ma non necessariamente “quotidiano”. Partiremo dal banale per raccontare il nostro punto di vista sull’essenziale e indagheremo il profano per intravedere il sacro.
Gabriele Di Luca

Scheda Evento

Location:
Teatro Aurora - Marghera (VE)