Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano alla galleria Giorgio Ghelfi di Verona. “Il trio di Piazza del Popolo” s' intitola la mostra, nella quale una ventina di lavori, su tela e su carta, ricordano l' avventura, per un tratto comune, dei tre artisti prematuramente scomparsi che, sull' avvio degli anni Sessanta, diedero vita a quella «scuola di piazza del Popolo» - scuola molto poco accademica, e molto invece giovanilmente aggressiva ed eversiva nei confronti d' ogni tradizione - che sembrò per tanti versi rinnovare l' empito verso il nuovo che tanto prima aveva segnato, con la coinè di via Cavour, gli albori della prima «scuola romana».
Per un attimo tentati dal rigore del monocromo, poi presto sedotti da quel ritorno ad una straniata figurazione che un po' in tutta Europa prendeva allora a premere, sull' onda dei messaggi provenienti d' oltreoceano, i tre fornirono assieme, pur in registri di forma assai diversi, una versione fortemente autonoma delle suggestioni neo-figurali della pop art: ne uscì una pittura ricca di memorie visive da dir propriamente italiane, tramata di frequente, insieme, da un' ironia leggera e da una dolce, smagata malinconia, e talvolta da quel malessere che non tardò a segnare, fin aspramente, la vita di ciascuno. Ben nota, e ripercorsa ora di frequente anche da impegnative rassegne museali, la vicenda di Schifano: la cui solitaria grandezza è però ancora lontana dall' essere percepita in tutto il suo spessore.