Stagione Teatrale 2011-2012
Incantazioni
Spettacolo poetico-teatrale tratto dall’opera di Andrea Zanzotto
in lingua italiana e francese, traduzione di Philippe Di Meo
di e con Valeria Dafarra e Jean-Charles Pierrisnard
Compagnie Lunâme
Incantazioni ha l’intento di dare voce e immagine alla lingua di Andrea Zanzotto, invitando lo spettatore ad un viaggio poetico. Per questo, lo spettacolo rinuncia alla forma della lettura scenica e diviene traghettatore della parola viva. Gli attori allacciano la parola alla liberalità espressiva del corpo, del canto e del violino, orientando così lo spettacolo verso un’unità polifonica. Il bilinguismo dello spettacolo fa eco al plurilinguismo della poesia di Andrea Zanzotto, che mescola all’italiano parole francesi, spagnole, portoghesi, inglesi, tedesche, cinesi, greche e latine e persino sigle, segni, formule chimiche e matematiche. Attraverso le raccolte Il Galateo in Bosco e Meteo, la Compagnia segue la traccia ritmica della trasformazione della natura, che trascende e al tempo stesso dà una consistenza effimera all’uomo. Dal cuore di una foresta, lo spettacolo si apre con una vanità poetica, l’epitaffio «Non fui. Non sono. Non ne so nulla. Non mi riguarda», non scritto sulla pietra, bensì nella carne dell’uomo. Confondendosi con il paesaggio, l’uomo tende ad annichilirsi. Ciò nonostante egli si apre alla profondità misterica della foresta a tal punto che, al termine di questa vanità, si opera il capovolgimento «Eppure mi riguarda». L’uomo può allora rinascere, instaurando una relazione altra con la natura che si anima in un nuovo linguaggio.