Dal 10 al 13 aprile 2013
Incroci di civiltà 2013
Festival Internazionale di Letteratura a Venezia
Venerdì 12 aprile 2013
Il programma
ore 09.30
Auditorium S. Margherita di Ca’ Foscari
Bi Feiyu conversa con Marco Ceresa, Monica Morzenti, Nicoletta Pesaro e Maria Gottardi
Università Ca’ Foscari Venezia
con il sostegno della Fondazione Musei Civici Venezia e dell’Istituto Confucio
incontro in lingua cinese
(traduzione simultanea disponibile)
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Bi Feiyu nasce nel 1964 nella provincia del Jiangsu e vive e lavora a Nanchino. Autore di oltre cinquanta racconti, dieci novelle e quattro
romanzi, fin dagli esordi la sua scrittura riscuote un notevole successo. È molto noto anche a livello internazionale: ospite d’onore
alla fiera del libro di Londra 2012, premiato negli Stati Uniti con il Man Asian Literary Prize per il romanzo Three Sisters (2010), è un autore tradotto in molti paesi. La triade di Shanghai (1995), film candidato agli Oscar del regista Zhang Yimou è stato tratto dal suo romanzo breve Shanghai Wangshi. Bi Feiyu ha inoltre vinto due volte il premio Lu Xun per la letteratura (1995 e 1996). I maestri di tuina è considerato la sua opera maggiore.
A seguire premiazione del concorso Bookclips
Prima assoluta per il concorso Bookclips riservato agli studenti internazionali di Ca’ Foscari.
Il progetto nasce da una collaborazione tra cafoscariletteratura e Ca’ Foscari Internazionale.
ore 11.30
Auditorium S. Margherita di Ca’ Foscari
Yoko Tawada conversa con
Lucia Perrone Capano, Università degli Studi di Salerno
Paola Scrolavezza, Università di Bologna
in collaborazione con Centro Tedesco di Studi Veneziani
incontro in lingua tedesca (traduzione simultanea disponibile)
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Yoko Tawada nasce a Tokyo nel 1960. Già da bambina entra in contatto con i libri, dato che il padre fa il libraio e la madre le fa fare viaggi fantastici raccontandole e leggendole ad alta voce le storie più varie. Attratta da una immagine della ferrovia transiberiana, decide,
dopo aver terminato gli studi di letteratura all’Università di Waseda, di partire per l’Europa.
Arriva così in Germania, ad Amburgo, nel 1982, con la transiberiana, facendo un viaggio che è diventato mitico nella sua biografia.
Tawada scrive in lingua giapponese e tedesca prose brevi, poesie, prose poetiche, romanzi, testi teatrali, rimettendo in discussione, attraverso la sua particolarissima scrittura letteraria – influenzata dai due sistemi segnici – le nozioni di identità, cultura, appartenenza nazionale e linguistica facendo interagire in maniera inedita lingua di partenza e lingua d’arrivo. Le sue opere sono pubblicate sia in Germania che in Giappone e in entrambi i paesi sono state insignite di importanti premi letterari. Vive attualmente a Berlino.
ore 14.30
Fondazione Querini Stampalia
Mohammad H. Mohammadi conversa con
Stefano Pello, Università Ca’ Foscari Venezia
in collaborazione con Fondazione Querini Stampalia
incontro in lingua persiana (traduzione consecutiva disponibile)
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Mohammad Hossein Mohammadi nasce nel 1975 a Mazar-e Sharif (Afghanistan) e cresce in Iran, dove la sua famiglia si era rifugiata alcuni anni dopo la sua nascita. Conseguito il diploma, rientra in Afghanistan per studiare medicina a Balkh, ma l’arrivo dei Talebani lo
costringere a rientrare precipitosamente in Iran. Collabora con diverse riviste letterarie e dirige la Casa della Letteratura afgana. Nel
2010, ormai divenuto uno scrittore affermato, rientra a Kabul dove attualmente vive e dove ha fondato una casa editrice per promuovere
giovani scrittori.
I fichi rossi di Mazar-e Sharif, la sua prima raccolta di racconti, è stata insignita dei premi Golshiri, Mehregan e Isfahan. Successivamente
ha pubblicato due romanzi, una seconda raccolta di racconti e diversi saggi di storia e di critica letteraria.
ore 16.00
Fondazione Querini Stampalia
Muthoni Garland e Lola Shonheyn conversano con
Shaul Bassi,Università Ca’ Foscari Venezia
Annalisa Oboe, Università degli Studi di Padova
in collaborazione con Emily Harvey Foundation
incontro in lingua inglese (traduzione consecutiva disponibile)
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Muthoni Garland, autrice di narrativa per adulti e per bambini è una delle più importanti intellettuali kenyane. Dopo aver contribuito alla nascita di Kwani?, il più influente periodico letterario del suo paese, è stata tra i fondatori di Storymoja, una casa editrice che cerca di diffondere la lettura tra tutte le fasce della popolazione, concentrandosi soprattutto sui più giovani, in una società in cui la letteratura è stata gradualmente emarginata. Autrice di due importanti novelle Tracking the Scent of my Mother e Halfway between Nairobi and Dundori, che rappresentano in modo anticonvenzionale e provocatorio il ruolo della donna in Africa, Garland presenta a Venezia la sua prima traduzione italiana, il racconto L’uomo dei necrologi, pubblicato grazie a una collaborazione tra la Fondazione Querini Stampalia e Incroci di civiltà.
Lola Shonheyn nata nel 1974 a Ibadan, in Nigeria, da una famiglia di religione cristiana, ha trascorso l’infanzia in diversi collegi del Regno Unito, prima di tornare nel suo paese per studiare letteratura inglese. Nel 1999 ha preso parte al prestigioso International Writing Program presso l’Iowa University.
Appassionata lettrice di Toni Morrison e Isabel Allende, amante della grande poesia americana (da Allen Ginsberg a Sylvia Plath a Alice Walker), la Shonheyin ha pubblicato diversi racconti su riviste letterarie, un libro per bambini, e tre raccolte di poesie. Prudenti come serpenti è il suo primo romanzo, inserito nel 2010 nella longlist dell’Orange Prize for Fiction. Figlia di una donna cresciuta in una
famiglia poligama, Shonheyin dopo il primo matrimonio, durato soli quaranta giorni, ha sposato Olaokun Soyinka (figlio del premio Nobel nigeriano Wole Soyinka), dal quale ha avuto quattro figli. La coppia vive in Nigeria, a Abuja, dove la Shonheyin insegna inglese e teatro in un liceo.
ore 18.00
Auditorium S. Margherita di Ca’ Foscari
Stephen Greenblatt conversa con
Gilberto Sacerdoti, Università degli Studi Roma Tre
incontro in lingua inglese (traduzione simultanea disponibile)
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Stephen Jay Greenblatt è un critico letterario e studioso statunitense, considerato da molti come uno dei fondatori del New Historicism e uno dei più importanti studiosi shakespeariani.
Nasce a Boston nel 1943 e frequenta la Yale University: successivamente insegna all’University of California, Berkeley e alla
Harvard University. In qualità di visiting professor e conferenziere, ha insegnato presso istituzioni come l’École des Hautes Études di Parigi, l’Università di Firenze, la Kyoto University, l’Università di Oxford e l’Università di Pechino. Ha scritto e curato numerosi libri e
articoli relativi al nuovo storicismo, nell’ambito degli studi sul Rinascimento e su Shakespeare.
Il suo ultimo lavoro, Il manoscritto, storia del ritrovamento del De rerum natura di Lucrezio, ha vinto nel 2012 il Premio Pulitzer per la saggistica.
ore 20.30
Palazzo Grassi
Edmund de Waal conversa con
Marco Carminati, Giornalista de Il Sole 24 ore
con il sostegno di Palazzo Grassi e della Scuola in Conservazione e Produzione
dei Beni Culturali
incontro in lingua inglese
(traduzione consecutiva disponibile)
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Edmund de Waal, figlio di un reverendo e decano di Canterbury, nasce a Nottingham nel 1964. Dopo aver studiato alla King’s School di Canterbury, dove frequenta il corso di ceramica tenuto da Geoffrey Whiting, discepolo di Bernard Leach, diventa uno dei più famosi ceramisti britannici, nonché storico e critico dell’arte. Oggi è professore di Ceramica presso l’università di Westminster. Le sue opere sono oggi in trenta musei e si possono ammirare alcune sue installazioni al Victoria and Albert Museum e alla Tate Britain. Ha ampiamente scritto riguardo ad arte e ceramica ma anche su orientalismo ed etnicismo. È stato designato come Officer of the Order of the British Empire per il suo servizio all’arte durante il 2011. Un’eredità di avorio e ambra, forte di uno straordinario successo internazionale, è stato da poco ripubblicato in Italia in una nuova e preziosa edizione illustrata