II edizione del progetto Ekfrasis: storie dell’arte
Dopo Artemisia Gentileschi è la volta di Carpaccio con una fra le sue opere più emblematiche e misteriose: le “Cortigiane”.
Il titolo allude a una delle grandi industrie di Venezia, quella dei corpi e dei desideri, in una visione intima il cui senso sfugge agli esegeti, dopo secoli di interrogazione dell’opera.
La narrazione musicale è affidata alla chitarra di Alberto Mesirca che recupera i componimenti di Francesco Da Milano e lo spartito del manoscritto liutistico del 1565 conservato nel Duomo di Castelfranco Veneto.