Koen Vanmechelen - Nato a Venezia

54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia - Eventi collaterali

Dal 4 giugno al 27 novembre 2011

Evento collaterale della 54a Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia,la personale di Koen Vanmechelen, Nato a Venezia, prodotta da Venice Projects, curata da Peter Noever, si appresta ad aggiungere un nuovo tassello nella pluridecennale ricerca artistico-scientifica dell’artista. Dal 4 giugno al 27 novembre 2011 Palazzo Loredan, storica sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, diventerà un laboratorio interattivo su la diversità biologica e culturale in cui un gruppo di ricercatori e scienziati collaboreranno all’opera/installazione intitolata Nato a Venezia, parte integrante del progetto in progress di ibridazione di razze di galline provenienti da diversi Stati, iniziato alla fine degli anni Novanta, The Cosmopolitan Chicken Project (CCP). 

Incentrato sul tema della diversità - sia culturale che biologica – The Cosmopolitan Chicken Project, così come l’intera Opera di Vanmechelen, pone le fondamenta sui concetti di mescolanza, cosmopolitismo e commistione quali basi indispensabili del Progresso. Gli inconsueti strumenti di analisi del pensiero e della ricerca dell’artista sono l’uovo e la gallina, due elementi simbolo della vita umana, curiosa ossessione che Vanmechelen trasla dal teorico al pratico con una serie di esperimenti, incroci tra specie di provenienze diverse, studi genetici e allevamenti di nuove razze. In un continuo rimando tra arte e scienza, Vanmechelen mette in scena un tableau vivant che eleva a protagonisti della sua personale poetica artistica ricercatori, analisti ed esperimenti che nel mondo della scienza e di essa si nutrono. Divisa in due parti, la mostra Nato a Venezia consiste in un’unica grande installazione che include tutto l’apparato scientifico nonché il processo di vita, nascita e riproduzione. In una sala adiacente la libreria storica di Palazzo Loredan un incubatore, nell’arco di sei mesi, darà alla luce una nuova specie, Mechelse Fayoumi, incrocio di Mechelese Silky, 14° generazione nata dal Cosmpolitan Chicken Project e Fayoumi, una razza egiziana. La seconda parte del progetto invece riguarderà la sede distaccata dell’Università Aperta della Diversità che ha base nello studio dell’artista a Hasselt (Belgio). Uno spazio intellettuale, fondato da Vanmechelen, in cui vengono costantemente portate avanti ricerche che affrontano il tema della diversità biologica e culturale, in un network composto da Università internazionali, Istituzioni e professionisti. In particolare, a Venezia, tre ricerche saranno condotte in parallelo, fruibili dal pubblico in tempo reale. La scienziata Ines Dewulf, nella stessa sala dell’incubatore, svilupperà per sei mesi uno studio antropologico, che avrà il CCP come punto inziale e cercherà di analizzare i possibili risvolti sociali che questo progetto di ibridazione è stato in grado di generare. 

Altre due ricerche saranno condotte a Palazzo Loredan. Il Professore in medicina all’Università di Hesselt, Piet Stinissen, supervisionerà lo studio sulla simmetria del volto come conseguenza di diversità genetica dei genitori, mentre il biologo Tom Aerts metterà a confronto un gruppo di popolazione veneziana con uno del National Park Hoge Kempen in Belgio individuandone le diversità salienti. Concepita come un laboratorio in continuo divenire, the CCP e in questo caso l’installazione Nato a Venezia, pone la genesi di una nuova specie sul palcoscenico dell’arte contemporanea invitando il pubblico ad un’interazione continua con il mondo della ricerca e dei suoi protagonisti attraverso una serie di computer collocati nella biblioteca di Palazzo Loredan.

A rafforzare l’impatto visivo ed evocativo sul pubblico due schermi, situati in due sale attigue, trasmetteranno in streaming da un lato i neonati pulcini e dall’altro i due esemplari dai quali la nuova specie ha preso vita. Lo sguardo di Vanmechelen rimane quello di un artista che considera la scienza un mezzo per esprimere il suo pensiero da comunicare attraverso il linguaggio artistico. Le sue installazioni sono una stratificazione di materiali e tecniche diversi, una modalità che insiste ancora una volta sui temi legati alla diversità, alla mescolanza e all’ibridazione. Né è un esempio Il vetro soffiato di Murano realizzato da Berengo Studio utilizzato in alcune sue sculture unitamente a vetri provenienti da vetrerie di altri Paesi. Inoltre, ennesimo testimone del sodalizio fra Koen Vanmechelen e Adriano Berengo sarà la grande scultura in vetro e ferro esposta nel contesto delle installazioni site-specific in interno ed esterno (curate da Peter Noever) nella mostra Glasstress 2011, secondo grande progetto interamente dedicato all’arte contemporanea e al vetro prodotta da Venice Projects, evento collaterale della 54° Biennale di Venezia, con sede a Palazzo Cavalli Franchetti, adiacente a Palazzo Loredan.

Proprio con questo unicum composto da fotografia, installazione, video, scultura, performance e ricerca scientifica Vanmechelen è riuscito, nell’arco della sua carriera, ad avvicinare arte e scienza, attribuendo un nuovo ruolo al suo essere artista. 

Scheda Evento

Location:
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Loredan, Campo Santo Stefano 2945 - VENEZIA
Tel.:
339 5323693,