di Vincenzo Salemme
regia: Vincenzo Salemme
scene: Alessandro Chiti
costumi: Giusy Giustino
coreografie: Stefano Bontempi
disegno luci: Umile Vainieri
musiche: Antonio Boccia
testi delle canzoni: Vincenzo Salemme
con Vincenzo Salemme, Benedetta Valanzano, Antonella Morea, Maurizio Aiello
e con Nicola Acunzo, Domenico Aria,
Antonio Guerriero, Giovanni Ribò
Una produzione Chi è di scena!
L’astice al veleno è una commedia musicale basata su un meccanismo comico farsesco ma con un linguaggio tipico del teatro brillante e romantico.
Protagonisti sono Barbara e Gustavo. Lei è un’attricetta, amante – addolorata e delusa – del regista dello spettacolo che sta provando, il quale regista è a sua volta un inseparabile ammogliato.Gustavo invece è un pony express che porta in giro pacchi dono per il natale imminente. La vicenda nasce e finisce nella giornata del 23 dicembre e si svolge nel teatro dove Barbara debutterà tra pochi giorni.
In scena coi protagonisti dello spettacolo che Barbara sta provando ci sono quattro statue scenografiche, una lavandaia del cinquecento, uno scugnizzo di Gemito, un poeta rivoluzionario del Regno delle Due Sicilie e un “munaciello”, figura mitologica dell’iconografia popolare napoletana, che si esprime come un primitivo. Barbara è una grande sognatrice e parla con queste figure inanimate che nella sua fantasia prendono vita: solo lei le vede “vivere”, sono come gli amici immaginari dei bambini. Ma quando in teatro arriva Gustavo col costume di Babbo Natale per consegnarle il dono di una ditta teatrale, le statue parlano anche a lui: è il segno che tra i due c’è molto in comune!
Barbara intanto per mettere fine alla sua relazione con il regista adultero ha un piano diabolico: invitarlo a una cenetta a lume di candela lì in teatro e avvelenarlo con un vino al cianuro di potassio per poi togliersi la vita allo stesso modo. L’arrivo di Gustavo divanta così provvidenziale per le statue, che fanno di tutto per impedirgli di andarsene, in modo da mandare all’aria i piani di Barbara.