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Marco Travaglio - Anestesia Totale

Anestesia Totale

di e con Marco Travaglio

e con la partecipazione di Isabella Ferrari

Musiche dal vivo di Valentino Corvino violino, elettronica

Regia di Stefania De Santis

Travaglio ritorna ad appassionare il suo numeroso e affezionatissimo pubblico attraverso lo stile di sempre: grande coerenza, ironia tagliente e un`infallibile memoria del nostro Paese.
Palco spoglio, un`edicola, un violinista, un panchina e due microfoni, quanto basta per analizzare come nasce l`informazione e soprattutto la disinformazione nell`era di Mister B. Al suo fianco lattrice Isabella Ferrari impegnata tra laltro - a leggere riflessioni di Indro Montanelli.
E` una dinamica fra luce e buoi, raccontata alternativamente dai due interpreti che, in scena invitano il pubblico a riflettere sull`attualità, a risvegliarsi dai sintomi di questa misteriosa epidemia che ha cloroformizzato e lobotomizzato un intero paese riducendolo all`anestesia totale. E proprio dall`analisi di queste macerie, dove è la lezione senza tempo di Indro Montanelli ad illuminare e ad ammonire, che si cerca di trovare la cura per un Paese in cui cittadini hanno perso logica, memoria, verità e solidarietà.
Il virus è un sistema che imbavaglia i cittadini, ma comodo al potere di ogni colore. Chi vince prende tutto. Non governa, comanda. Il controllato controlla tutto, anche i controllori. Perché mai chi viene dopo dovrebbe smantellarlo?
Quello che succederà all`attualità, attraversata dai cicloni mediatici, quelli che potranno essere gli scenari futuri della cronaca e del giornalismo in Italia sono domande che scuotono la coscienza degli spettatori.
Travaglio espone, analizza, sviscera come il più impietoso dei chirurghi alla ricerca dell`infezione e dei suoi sintomi, lasciando allo spettatore-paziente il compito risvegliare la propria coscienza e scoprire l`antidoto. La speranza di un risveglio, forse, esiste, e resiste.

ANESTESIA TOTALE
Finalmente è finita: Lui non c`è più. E questa è la buona notizia. Quella cattiva è che le radiazioni restano. Una montagna di scorie tossico-nocive che continueranno a far danni e vittime per decenni. Ci vorrà molto tempo per smaltirle tutte. Soprattutto nella cosiddetta "informazione".
Gli storici del futuro, studiando gli ultimi vent`anni della storia d`Italia, penseranno a una misteriosa epidemia che cloroformizzò e lobotomizzò un intero paese riducendolo all`anestesia totale. Come nel romanzo di Saramago "Cecità": un paese dove tutti, l`uno dopo l`altro, diventarono ciechi.
Il virus è un sistema che è il peggiore per noi cittadini, ma il più comodo per il potere di ogni colore. Chi vince prende tutto. Non governa, comanda. Il controllato controlla tutto, anche i controllori. Perché mai chi viene dopo dovrebbe smantellarlo? Lui ha fatto il lavoro sporco, chi verrà dopo lo utilizzerà. A meno che i cittadini non si sveglino e scoprano l`antidoto. Ecco: chi assiste a questo spettacolo avrà in omaggio l`antivirus.
 

Scheda Evento

Quando:
Venerdì 27 aprile 2012, ore 21,00
Location:
Teatro Corso - Mestre (VE)
Contatto:
Venezia Spettacoli s.r.l
Tel.:
0415369810