Oblivion Show 2.0: Il Sussidiario

Stagione Teatrale 2011-2012

Oblivion Show 2.0: Il Sussidiario
testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli
Regia: Gioele Dix
Musica: Lorenzo Scuda
Costumi: Ivette e Anna Vecchi
Una produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia / Malguion srl

Gli Oblivion sono un mimo-sputafuoco, un'urlatrice emiliana, un musicista medievale, una ballerina di tip tap, un norcino umbro. Dopo un’intensa attività nel teatro di rivista e nel musical, due anni fa lo straordinario successo in rete del loro micro-musical “I Promessi sposi in dieci minuti”, li ha resi un vero fenomeno. Consacrati nelle ultime due stagioni dalle oltre 200 repliche di “Oblivion Show”, il quintetto debutta ora con il nuovo spettacolo. Gli Oblivion strizzano l’occhio al cabaret ma anche al cafè chantant, praticano una satira così garbata da essere più corrosiva, inventano giochi tra musica e linguaggio. I loro numi tutelari sono il Quartetto Cetra e Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber e la follia organizzata dei Monthy Python, il tutto legato dalla sorprendente capacità vocale e interpretativa. Gli Oblivion utilizzano almeno un secolo di materiale musicale italiano servendosi delle canzoni come di un alfabeto privato, per montare, intrecciare, deformare, riciclare in modo da costruire uno scintillante palinsesto canoro, al tempo stesso omaggio ai grandi e sberleffo ai meno grandi, in cui si raggiunge un miracoloso equilibrio tra citazione e creatività, tra umorismo e commozione. Diabolici Boy-scout si trasformano in un disco impazzito complice un perfido e bravissimo mimo, il Papa incontra Zucchero Fornaciari, Eros Ramazzotti entra nel repertorio dei Tenores sardi, gli alieni blu di Avatar cantano Azzurro. Chiunque potrà aderire al programma dell’ormai votatissimo partito del salame per vincere la Coppa di Testa, e vedrà Cesare soccombere sotto le pugnalate di Groucho Marx, Amleto usare come posacenere il famoso teschio, il Gatto e la Volpe rischiare grosso come falsi invalidi, ci si potrà infine scatenare sull’irresistibile rap de la Zebra a pois…