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One shot

L'arte è specchio della società. Per fortuna a volte è uno specchio deformante, purtroppo a volte è uno specchio liscio e impietoso che restituisce orribili visioni. E di queste orribili visioni stiamo parlando in questo progetto.
Il reportage di guerra, il documentario sulle vicende belliche che hanno costellato la storia della nostra nazione e delle popolazioni vicine, il resoconto fotografico o il libro sul tema ci illustrano la guerra come una parentesi tra una serie di cause e una serie di effetti. Una parentesi spesso devastante.

Ma l'Arte come parla della guerra?
Vero, spesso questo argomento è stato trattato dagli artisti, dai poeti, dai musicisti e dai letterati. In molti hanno affrontato il tema, molte correnti sono sorte sull'onda degli stessi entusiasmi che hanno guidato gli animi bellici del secolo scorso.
Ma c'è qualcosa di diverso oggi da dire? L'arte ha ampliato il suo vocabolario per dire la sua sulla guerra? Non ci interessano le semplici prese di posizione, non staremo ad ascoltare chi dice che la guerra è sbagliata. Vogliamo solo vederla con occhi diversi e questo ci è possibile solo con l'aiuto degli artisti.

Scheda Evento

Quando:
Dal 1° ottobre al 27 novembre 2011
Location:
Fondazione Querini Stampalia, Campo Santa Maria Formosa 5252 - VENEZIA
Tel.:
0412711411