Piccolo Mondo Alpino - Eroi

Stagione Teatrale 2012-2013 - Schio Grande Teatro

Piccolo Mondo Alpino
Spettacolo vincitore Premio Kantor 2010
Di e con Marta Dalla Via e Diego Dalla Via
Musiche e luci Roberto Di Fresco
Ideazione costumi Licia Lucchese
Realizzazione costumi Sonia Marianni
Una Produzione CRT Centro di Ricerca per il Teatro

Esistono due montagne: quella delle cartoline e quella reale.
I villeggianti e i montanari. Il bosco. Il silenzio. Il candore della neve.
Un comprensorio sciistico e l’umanità alcolizzata e muta che ci gira intorno.
Nessuno guarda le cartoline convinto di poterci restare per il resto dei suoi giorni.
Elsa, Ennio, Alberto e Bertilla gestiscono insieme l’albergo avuto in eredità dai genitori. Conoscono a memoria il piccolo mondo alpino che recitano ogni giorno.
Domani arriveranno i turisti, inizierà una nuova stagione, ma la consueta commedia del “montanaro felice”, oggi, non è in cartellone.
Mentre camminavo lungo il sentiero di questo piccolo mondo ho incontrato il mio doppelganger. Non si è trattato, come da tradizione, della mia copia spettrale, del mio gemello maligno ma di mio fratello, in carne e ossa, idee e sci. Ci siamo addentrati in un fitto bosco di ricordi che parlano la lingua delle nostre montagne. Poi, con gli occhi chiusi, abbiamo visto quattro volti intrappolati tra i rami di un albero e, come loro, abbiamo guardato il cielo e aspettato la neve.
Marta Dalla Via
 

Eroi
di e con Andrea Pennacchi
musiche Sergio Marchesini e Giorgio Gobbo
regia di Mirko Artuso
produzione Teatro Boxer
immagine di locandina Stefano Tamiazzo

“Gli uomini sono come le foglie, il vento li porta via d’inverno e altri spuntano a primavera”.
Omero

“Mio padre è tornato senza racconti dalla sua guerra, quella che doveva essere l’ultima, mondiale come quella di Troia. Diceva che non aveva niente di epico la sua storia, solo brandelli, ricordi di fame, paura, il campo di concentramento. È per questo che mi ha regalato l’Iliade: per calmare la mia fame di storie, ed è per questo che ciclicamente torno all’Iliade”.
(Andrea Pennacchi)

Cosa rimane oggi dell’Iliade? È possibile raccontarla ancora? Eppure basta poco: basta trovare un episodio che risuoni della tua esperienza personale e lo puoi usare come grimaldello per entrare una questa fortezza piena di tesori appena velati dal tempo, intimorito e umile di fronte alla bellezza.
E’ stato scelto il racconto, più vicino possibile a quello originario del primo grande narratore della storia, per permettere a ognuno degli spettatori di “vedere” nella propria mente, di riempire le parole del narrato con le immagini della propria esperienza e della fantasia aiutati dalle musiche composte ad hoc da Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini.
Il narratore utilizza i ricordi di scuola, il padre che gli regala una copia dell'Iliade, e da qui parte per una affabulazione dove si incontrano Bush e Agamennone, Omero e Kill Bill, San Siro (nel senso dello stadio) e l'Iraq, maestri di judo ed eroi della mitologia.
Incorniciato da due spade chiamate a simboleggiare le armate dei troiani e degli achei, il racconto fa della città di Troia uno «Stato canaglia» e della bella Elena il primo caso di «disinformazione bellica» della storia, regala infiniti spunti di riflessione sulla violenza e sulle economie della guerra e sulla vera natura dell’eroismo.
Questo non è un tentativo di raccontare tutta l’Iliade ma un episodio solo, che vale per tutti: la storia di Ettore e dei fatti che lo portarono davanti ad Achille, inclusa la storia di Patroclo e della lite che causò la famosa ira funesta, con un prologo, un epilogo e un intermezzo erotico-sentimentale. In quattro giorni.

Scheda Evento

Quando:
Sabato 2 marzo 2013, ore 21:00
Location:
Teatro Astra, Palazzo Fogazzaro, via Fratelli Pasini 44 - Schio (VI)
Contatto:
Fondazione Teatro Civico
Tel.:
Numero verde 800601171