Remo Anzovino sa come pochissimi infrangere i labili confini dei generi musicali creando una musica immediata eppure incredibilmente raffinata, con una capacità narrativa ed emotiva unica, che lo rende il più cinematograifco e trasversale tra i pianisti-compositori italiani. Osannato dalla critica ed amato dal pubblico, agli album Dispari, Tabù e Igloo si aggiunge l’ultimo Viaggiatore immobile, vero capolavoro di immaginazione e comunicazione con la straordinaria copertina di Oliviero Toscani, le prime parti della Scala, e una commovente suite dedicata al Vajont con attorno al suo piano le 42 voci maschili del Polifonico di Ruda.