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Voice of the Unseen. Chinese Independent Art 1979/Today

55. Esposizione Internazionale d’Arte –  la Biennale di Venezia - Il palazzo enciclopedico - Eventi collaterali

Dove sono e che cosa fanno oggi gli artisti che, con l’evento del Muro della Democrazia di Xidan a Pechino nel 1979, hanno dato vita in Cina alla corrente sempre più diffusa e autorevole dell’arte indipendente?

Questa mostra è il tentativo finora più ambizioso di mettere in luce la storia dell’arte cinese degli ultimi trent’anni, riscritta attraverso il lavoro di 188 fra artisti e membri di gruppi che hanno dato vita, a partire dalla Post-Avanguardia degli anni ’80 -’90, al movimento dell’arte non ufficiale in Cina.
Il carattere, l’ampiezza, e la collocazione su 4500 metri quadrati circa all’interno dell’Arsenale fanno di questo evento un’occasione di portata epocale: la più vasta rassegna di arte cinese non ufficiale organizzata finora in Occidente, con un 50% di artisti interamente inediti, mai usciti finora dai confini nazionali.

L’evento è stato ideato e voluto dal curatore Wang Lin, per oltre tre decenni uno dei leader critici più autorevoli in Cina. Nella scelta degli artisti e delle opere, per poter offrire una panoramica a 360° sull’arte cinese di oggi, Wang Lin si è fatto coadiuvare da una commissione composta da 12 fra i più autorevoli “saggi”, critici ed esperti d’arte nella Cina contemporanea.

Con Voice of the Unseen, Wang Lin vorrebbe finalmente offrire una visione nuova, realistica del contemporaneo cinese. A suo giudizio, l’Occidente ne ha tuttora una visione parziale e in parte distorta, deformata sia dalle scelte di curatori e gallerie occidentali, sia dalla visione promossa dall’ufficialità in Cina.

Mai come in questo momento storico, afferma Wang Lin, la Cina vuole parlare; vuol far sentire, da un punto di vista artistico, la sua voce reale, originale, spontanea, come non è mai stata sentita finora; gettare un ponte di contenuti umani, culturali e artistici, verso le altre nazioni del mondo. Il passaggio attraverso un evento di rilevanza culturale mondiale come la Biennale può rivelarsi cruciale per sostenere la nuova arte cinese nel momento di trasformazione epocale che la nazione asiatica sta conoscendo.

In linea con “Il Palazzo Enciclopedico”, il tema proposto da Massimiliano Gioni, Direttore Artistico della 55. Esposizione Internazionale d’Arte, la mostra trasforma le Tese di San Cristoforo 92, 93 e 94 e la magnifica Nappa 91 dell’Arsenale di Venezia, qui usata per la prima volta in una mostra d'arte, in una rassegna enciclopedia della vita contemporanea cinese che si articola intorno a nove temi:

Memoria - Storia - Villaggio - Rovine - Famiglia - Povertà - Corpo - Paesaggio - Magia narrati attraverso pittura, scultura, installazione, video, opere performative e materiali di documentazione.

Memoria: la memoria del modo di vivere socialista è ancora viva e riaffiora spesso nelle idee e nelle opere rappresentate dagli artisti cinesi, rimanendo un tema molto attuale.
Storia: nella civiltà cinese, che vanta più di 5.000 anni di storia, l'uso e l’interpretazione delle risorse storiche e culturali diviene specchio della creatività originale degli artisti.
Villaggio: la tradizionale cultura cinese di stampo rurale si sta sfaldando a causa dell’incalzante processo di modernizzazione. Il villaggio rimane comunque un punto di riferimento fisso per la storia e la cultura cinese.
Rovine: la Cina sta diventando il più grande sito al mondo di demolizione e costruzione di edifici. Significa ricostruire qualcosa sulle rovine, o riedificare rovine?
Famiglia: in Cina, la famiglia è una unità di base, che riflette i cambiamenti sociali. La parola cinese "Guo Jia (nazione)" prende in prestito "Jia (famiglia)" per fare riferimento a una nazione.
Povertà: nonostante il grande sviluppo in atto, la Cina rimane uno dei paesi con maggiori diseguaglianze sociali al suo interno. Il processo di urbanizzazione ha creato un gran numero di emarginati, che vivono all’ultimo livello del sistema sociale.
Corpo: le singole persone possono scivolare nell’idea dell'anarchia, ma possono anche scegliere di diventare cittadini maturi, attraverso l'educazione. Il rapporto tra il corpo e l'ideologia che lo domina è estremamente delicato.
Paesaggio: contrariamente alla concezione tradizionale cinese di “cielo” come “realtà immutabile”, l'umanità si trova ad affrontare la grave sfida della distruzione ambientale, portata dallo sviluppo economico.
Magia: artisti provenienti da diverse parti della Cina, ricchi di sensibilità, fantasia e conoscenza delle antiche tradizioni folcloristiche, hanno partecipato attivamente alla creazione di un'arte contemporanea spontanea, sfidando la condizione emergente di eccessiva occidentalizzazione.

Curatori di Voice of the Unseen sono Wang Lin, Luo Yiping e Gloria Vallese, il sodalizio critico che ha giá animato nel 2011, insieme all'artista italiana e commissario della mostra Resi Girardello, l'evento collaterale Cracked Culture? The Quest for Identity in Contemporary Chinese Art, prima rassegna dell’arte cinese indipendente al di fuori dei confini della nazione asiatica.

Cracked Culture?, approvato nell’ambito di ILLUMInations, il tema voluto da Bice Curiger per la Biennale 2011, ha rivelato al pubblico internazionale il profilo insospettato di artisti come Ying Tianqi, Jiao Xingtao, Ma Liang (Maleonn), Ma Han, Feng Feng, Wang Chengyun, He Gong, Shi Jindian, Wang Xiaosong, molti dei quali presenti anche nel nuovo evento.

Commissario tecnico di Voice of the Unseen è Alessandro Corona, supervisori Xiang Li e She Yong, assistenti curatori Fu Sen e Feng Daqing, coordinatori Zhaoxia, Li Rubi, e Zhai Di.
Gli enti organizzatori sono: The Guangdong Museum of Art (www.gdmoa.org), uno dei maggiori musei d'arte contemporanea cinese, Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari, Venezia (www.unive.it/dsaam), Art Academy in Renmin University of China, Beijing (http://english.ruc.edu.cn/en/), Accademia di Belle Arti di Venezia (www.accademiavenezia.it ), Liceo Artistico Statale di Venezia (www.las.provincia.venezia.it/).

Principale supporter è Sichuan Tomorrow Culture Arts Management Co Ltd., giovane fondazione per l'arte e la cultura di Chengdu (www.tomorrowculture.com).

Costituita nel 2010, presieduta da XIang Li and She Yong, Tomorrow Arts ha come obiettivo la promozione dell'arte contemporanea cinese; ha fondato due musei nel Sichuan (Ye Yushan Sculpture Museum, e Ermeishang Art Museum) e si prepara a lanciarne un terzo a Chengdu nel 2013-14.

Il logo della mostra è stato creato dal celebre designer Yang ZhiLin. Combina due ideogrammi tradizionali che simboleggiano la Cina (la “terra di mezzo” o “al centro”) con il simbolo, universalmente noto, della Croce Rossa, a significare che la Cina vuole avanzare fra gli altri popoli in modo pacifico e in accordo con le leggi dell’umanità.

Scheda Evento

Quando:
Dal 1° giugno al 24 novembre 2013
Location:
Tese di San Cristoforo dell'Arsenale - VENEZIA
A cura di:
Wang Lin, Gloria Vallese, Luo Yiping
Vernissage:
mercoledì 29 maggio
Contatto:
La Biennale Venezia
Tel.:
+39 041 5218 – 849/846/716