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Glauco Mauri e Roberto Sturno protagonisti di Sleuth - L'inganno al Nuovo di Verona

Foyer
[img_assist|nid=26990|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]VERONA - Da martedì 2 a domenica 7 marzo, Glauco Mauri e Roberto Sturno sono i protagonisti, per la stagione Il Grande Teatro 2009-2010 del Teatro Nuovo di Verona, di Sleuth - L'inganno di Anthony Shaffer, celebre drammaturgo che ha sceneggiato per il cinema i romanzi di Agatha Christie e che ha collaborato con Alfred Hitchcock.
Nel 1972 Anthony Shaffer ricevette il prestigioso “Premio Award” per la migliore commedia dell’anno Sleuth, che cominciò così la sua fortunatissima carriera teatrale. Sleuth, thriller-psicologico lo definì subito la critica, che nell’elaborazione di Glauco Mauri prende il titolo di L’inganno, ebbe un tale succeso che fu, per ben due volte, adattato per il cinema. La prima volta nel 1972 con la regia di Joseph L. Mankiewicz con Laurence Olivier e Michael Caine. In seguito nel 2007 con la regia di Kenneth Branagh, con Michael Caine e Jude Law e la sceneggiatura di Harold Pinter. La prima teatrale della commedia fu a Londra, all’Ambassadors Theatre con Anthony Quayle e Keith Baxter diretti da Clifford Williams, successivamente la pièce debuttò al Music Box Theatre di Broadway. Nella città di New York rimase in scena per ben 4 anni mentre a Londra le repliche si protrassero per 8 anni. Tuttora lo spettacolo viene replicato nei maggiori teatri di tutto il mondo. Qual è il motivo di tanto successo e tanto gradimento del pubblico? Anthony Shaffer certamente propone in questo suo testo tutte le sue abilità di sceneggiatore di gialli. Di rilievo sono le sue collaborazioni con Alfred Hitchcock e numerosi sono gli adattamenti per lo schermo di alcuni dei più famosi romanzi di Agatha Christie. Ma c’è qualcosa di più [img_assist|nid=26991|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427]nel fascino di questa commedia: ironia, dramma, gioco, comicità e sorprendenti colpi di scena danno a questo testo il dono di creare un’atmosfera di grande divertita tensione. Due uomini giocano a ingannarsi, a ferirsi nei loro più intimi sentimenti in un gioco che spesso sfocia in una farsa feroce. Ma, come accade spesso nella vita, la farsa che umilia le debolezze dell’uomo si tramuta in un dramma dove l’uomo rimane vittima di se stesso. E non a caso il gioco termina con lo sghignazzo di un pupazzo meccanico che inerte ha assistito alla scena e che ci dice, lui senza anima, quanto pazzi siano gli uomini che giocano a ingannarsi e a farsi del male. Si ride, ci si diverte ma ci si ricorda anche che l’uomo rimane sempre il protagonista, nel bene e nel male, del suo destino.

Il Grande Teatro 2009-2010 

Dal 2 al 7 marzo 2010, ore 20:45

domenica 7 marzo, solo alle ore 16:00

Teatro Nuovo, Piazza Viviani, 10 - VERONA

L'inganno (Sleuth)

di Anthony Shaffer

con Glauco Mauri, Roberto Sturno

traduzione, adattamento e regia Glauco Mauri

Compagnia Mauri Sturno

Incontriamoci con l'attore
Giovedì 4 Marzo alle ore 16.30 nel Foyer del Teatro Nuovo, entrata dal cortile di Giulietta, la Compagnia Mauri Sturno incontra il pubblico veronese

Info: Teatro Stabile di Verona – Teatro Nuovo
tel. 045 8006100