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Grace is gone, un piccolo film per una grande storia

ConSequenze

[img_assist|nid=14549|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Qualcuno lo ha definito il Caos calmo americano. Ed in effetti Grace is gone, come la pellicola di Grimaldi con protagonista un superlativo Nanni Moretti, è un film che tocca l'animo di chi guarda non lasciandolo indifferente.

E qui il Moretti di turno è il redivivo John Cusack che, dopo una porcheria come 1408, si rimette in carreggiata proponendosi in una chiave da attore seriamente impegnato e strappalacrime. Il film, diretto dall'esordiente di belle speranze James C. Strouse, promosso dal Sundance Film Festival (in questo caso Premio del pubblico e Miglior sceneggiatura), racconta l'amara vicenda di Stanley Phillips (Cusack), il classico uomo qualunque, ex militare dell'esercito degli Stati Uniti d'America, congedato per problemi di vista ed ora commesso in un centro commerciale, padre amorevole di due bambine, Heidi e Dawn, di 12 ed 8 anni, con cui non è riuscito però ad instaurare mai un vero dialogo. Stanley si è trovato a dover crescere da solo le due bimbe, dato che la moglie Grace è un soldato dell'esercito americano in missione in Iraq.
A scuotere la routine della famiglia Phillips ci pensa il destino,[img_assist|nid=14550|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=479] più amaro che mai. Un giorno bussano alla porta della rassicurante villetta con doppio ingresso, staccionata, giardino e utilitaria, un alto ufficiale ed il cappellano militare: comunicano al povero Stanley che la sua Grace ha perso la vita in battaglia. Sconvolto, incapace di esprimere e sfogare apertamente il dolore, Stanley non è in grado di dire alle due figlie quanto è accaduto: allora decide di partire insieme a loro per un viaggio di puro svago, diretto al parco divertimenti di Enchanted Gardens, forse per concedere alle bambine un momento di spensieratezza, forse per rimandare il più possibile quel discorso che le sconvolgerà. Ed è proprio durante il viaggio che i tre si apriranno per la prima volta, mentre lo spettatore attende con ansia ed un groppo in gola il momento in cui Stanley rivelerà alle piccole l'amara verità. Ed è un viaggio attraverso quella realtà americana che non ti aspetti: un itinerario che apre lo scenario di lunghissime autostrade, hotel coi corridoi tutti uguali, centri commerciali [img_assist|nid=14551|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=419]giganteschi, i fast food. Insomma un addentrarsi nella quotidianità della vita degli Usa, nella vita delle persone semplici, di quelle che credono ancora nel proprio Paese e di quelle che ormai non ci riescono più. Strouse è bravo nell'immergere la macchina da presa in una qualunque, con pudore ma mai con distacco e John Cusack è a dir poco eccezionale e così toccante nel dare vita a Stanley, piccolo americano impacciato e tenero di fronte al brutto scherzo che gli ha riservato la vita.
Grace is gone è un film coraggioso perchè mai banale ed arricchito dalle musiche del maestro Clint Eastwood risulta davvero un piccolo capolavoro. Da non perdere.