L’attesa è connessa ai trent’anni che ci separano dalla precedente edizione dell’opera e cioè da quando, nel marzo 1978, andò in scena con la regia di Beppe De Tomasi, la direzione di Gianfranco Masini e la partecipazione di Alfredo Kraus nel ruolo di Nadir. L’interesse è confermato anche dalla prevista presenza della critica musicale di diverse testate e della Rai nazionale che riprenderà le fasi più importanti delle prove prima del debutto, per la prossima messa in onda in una puntata della trasmissione televisiva Prima della Prima su Rai Tre.
L’opera I Pescatori di perle è dedicata al tenore Giuseppe Di Stefano, recentemente scomparso, a cui la Fondazione lirica triestina vuole rendere omaggio anche con una mostra allestita nella sala stampa al piano terra del Teatro curata dal Civico Museo Carlo Schmidl, in considerazione delle diverse presenze del grande artista sul palcoscenico del “Verdi” dove ha debuttato proprio in Pescatori di Perle per la prima volta nel gennaio 1947 a fianco di Alda Noni e che ha cantato successivamente al Castello di San Giusto nel luglio 1953. Di Stefano al “Verdi” di Trieste si è inoltre esibito, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in alcuni ruoli che sono stati tra i suoi grandi cavalli di battaglia: Werther, Des Grieux e Cavaradossi. I Pescatori di perle (Les pêcheurs de perles) di Georges Bizet è presentata in lingua originale con sopratitoli, in un nuovo allestimento realizzato dai laboratori della Fondazione triestina l’opera è affidata alla direzione musicale del M° Frederic Chaslin, apprezzato interprete del repertorio francese e al “Verdi” protagonista di uno dei più interessanti concerti della stagione sinfonica 2007, in cui si è esibito anche al pianoforte, interpretando il duplice ruolo di direttore e solista nel Concerto in sol maggiore di Ravel.
Quest’opera di Bizet è stata ingiustamente trascurata rispetto a Carmen, il suo capolavoro, tanto che, dopo il successo iniziale della prima rappresentazione assoluta al Théâtre Lirique di Parigi tenutasi il 30 settembre 1863 e una prima serie di repliche, cadde rapidamente nell’oblio anche a causa dello scarso successo ottenuto tra i critici francesi. I Pescatori di perle hanno invece una loro dignità artistica peculiare e riesumati dall’editore Sonzogno che riproposero l’opera anche al pubblico francese in occasione dell’Esposizione Internazionale, assursero a una significativa fama anche grazie all’interpretazione di alcuni grandi interpreti del ruolo di Nadir in cui si sono cimentati tenori dall'eccezionale caratura vocale come Caruso, Gigli, De Lucia e Tagliavini.
Artefice della nuova messa in scena è il raffinato regista Fabio Sparvoli che assieme allo scenografo Giorgio Ricchelli, alla costumista Alessandra Torella, al coreografo Jacopo Nannicini, al lihght designer Vinicio Cheli e all’assistente alla regia Barbara Di Lieto, ha curato un’ambientazione nuova dell’opera, pur nel rispetto dell’atmosfera culturale francese improntata all’esotismo della prima metà dell’Ottocento che indusse Bizet ad ambientarla nell’isola di Ceylon. L’Oriente infatti, su cui molto si fantasticava in quello scorcio di secolo soprattutto in Francia, fa da sfondo fascinoso e avvolgente ad una storia d’amore che il regista definisce tutto sommato banale, …dove il classico triangolo amoroso acquista tinte inusitate in quanto non si capisce bene verso chi è rivolto il senso di gelosia di Zurga, il capo del pescatori, se verso Nadir, un pescatore, o verso Leila, la sacerdotessa. Il tema della vergine sacra a cui l’amore terreno è vietato pena la morte, è un topos comune: se non altro richiama alla mente Norma di Bellini e la Vestale di Spontini. Ma il topos dell’amicizia virile, anch’esso così diffuso nell’Ottocento musicale e che in quest’opera di Bizet è rappresentato dall’affettività che lega Nadir a Zurga, è decisamente più marcato, tanto da costituire un nodo drammatico più importante del legame amoroso tra Nadir e Leila. La qual cosa peraltro giustifica ancor più l’ambientazione orientaleggiante che consente di esorcizzare un tema scabroso ambientandolo “altrove” come in Oriente appunto, mondo inferiore e lontano dall’“avanzato” Occidente. Si tenga anche conto che l’opera nasce in un particolare momento storico in cui in Francia vige il Grand Opera e il repertorio italiano che ha tanto influenzato Bizet. Siamo vicini alla rivoluzione industriale, al 1889 anno della Esposizione Internazionale di Parigi e all’avanzata di un nuovo mondo che spazzerà via il secolo precedente, ormai agonizzante. La nuova civiltà industriale ne risparmierà solo poche tracce del pensiero e del vivere. La messa in scena di Sparvoli tende ad esaltare questa agonia in quanto lo spettacolo è pervaso da questo senso di disfacimento, di abbandono.
E’ in fondo un mondo che non crede più in se stesso - sostiene Sparvoli - e non a caso un grande fuoco, segno di antiche ritualità ma allo stesso tempo di purificazione catartica, lo cancellerà per lanciare, nell’alba del nuovo secolo, l’uomo nuovo. I Pescatori di perle è un’opera di grande impegno vocale a cui sono chiamati interpreti di classe a partire dal personaggio di Leila, la cui vocalità di soprano lirico esalta la qualità timbrica dell’interprete. E’ affidato ad Annik Massis, considerata uno dei più grandi soprani di coloratura, molto apprezzata anche per la sua versatilità e più volte impegnata in questo ruolo interpretato recentemente anche alla Fenice di Venezia. Ritorna sul palcoscenico del Verdi dopo la recente[img_assist|nid=12762|title=|desc=|link=none|align=right|width=427|height=640] ottima prova in Don Giovanni nel ruolo di Donna Anna. Si alternerà con il soprano argentino Virginia Wagner, al suo debutto a Trieste ma già apprezzata interprete dei ruoli di Fiordiligi, Pamina, Micaela, Musetta e Cio Cio San. Il ruolo di Nadir, tradizionalmente affidato a tenori leggeri a cui è soprattutto richiesta una grande padronanza tecnica dell’emissione vocale per la tessitura acuta della famosa romanza Je crois entendre ancore, sarà interpretato da Celso Albelo, originario delle Canarie e formatosi a Madrid, già interprete a Trieste del ruolo di Ernesto in Don Pasquale. In Italia, ha recentemente cantato a Verona e Bari in Sonnambula; a Torino in Falstaff; a Roma nella Figlia del reggimento e Guillaum Tell. Si alternerà con Marc Laho, recente interprete del ruolo di Piquillo nella Périchole andata in scena nell’edizione 2007 del Festival Internazionale dell’Operetta. Di grande impegno anche la vocalità di Zurga, baritono di frequente impegnato nel registro acuto. Il ruolo è affidato a Pierre-Yves Pruvot, recentemente applaudito interprete del personaggio di Kyoto in Iris di Mascagni. Infine, il ruolo di Nourabad sarà interpretato dal basso triestino Alessandro Svab. Completano il cast artistico l’Orchestra, il Coro istruito dal M° Lorenzo Fratini e il Corpo di Ballo del Teatro Verdi.
Lo spettacolo sarà in scena al “Verdi” il 18, 19, 20, 26, 28, 29, 30 marzo. Il 6 aprile 2008 sarà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine di Udine. A corollario dello spettacolo, il “Verdi” organizza, come consuetudine, l’incontro aperto al pubblico per la prolusione all’opera di Quirino Principe, che si terrà venerdì 14 marzo alle ore 18 nella Sala del Ridotto del Verdi che ospiterà poi l’incontro con gli artisti della compagnia di Pescatori di perle in programma lunedì 17 marzo alle ore 18.
Stagione lirica 2007/2008
Dal 18 al 30 marzo 2008
Martedì 18 marzo 2008, ore 20:30 turno A
Mercoledì 19 marzo 2008, ore 20:30 turno C
Giovedì 20 marzo 2008, ore 20:30 turno B
Mercoledì 26 marzo 2008, ore 20:30 turno F
Venerdì 28 marzo 2008, ore 20:30 turno E
Sabato 29 marzo 2008, ore 17:00 turno S
Domenica 30 marzo 2008, ore 16:00 turno D
Teatro Lirico "Giuseppe Verdi", Piazza Verdi, 1 - TRIESTE
I pescatori di Perle (Les pêcheurs de perles)
di Georges Bizet
Biglietti:
Interi
Poltrona di I galleria I fila e II fila centrale € 81,00 € 49,00 € 52,00
Poltrona di I galleria II fila laterale e posto di palco di II ordine € 57,00 € 34,00 € 37,00
Poltrona di II galleria e posto di palco di III ordine € 35,00 € 32,00 € 33,00
Loggione, I galleria (IV, V, VI fila) e II galleria (VI e VII fila) € 23,00 € 19,00 € 22,00
Ingresso gallerie e loggione € 9,00 € 9,00 € 9,00
Ridotti per giovani fino a 26 anni, invalidi, gruppi minimo 20 persone, Soci UNCALM, Soci Touring Club, FAI, T for You, Turismo FVG card, Fondatori e Sostenitori Teatro Verdi
Biglietti last minute (riduzione del 50%)
un’ora prima di ogni rappresentazione
(esclusi i biglietti“ingresso gallerie-loggione”)
Info: tel. 0406722209-223
Numero verde 800090373
info@teatroverdi-trieste.com
boxoffice@teatroverdi-trieste.com
www.teatroverdi-trieste.com