Error message

Il file non può essere creato.

Identikit dei laureati 2006 nell'indagine Almalaurea

UDINE - Si laureano prima, anche se con voti più bassi, usufruiscono di poche borse di studio, frequentano molte lezioni, lavorano durante gli studi e compiono spesso un'esperienza all'estero: sono le principali caratteristiche dei laureati 2006 all'università di Udine a confronto con la media italiana. Se queste caratteristiche accomunano sia i laureati pre-riforma che quelli del 3+2, questi ultimi sono più soddisfatti della loro esperienza universitaria rispetto a quello del "vecchio ordinamento". All'ateneo friulano, dunque, la riforma della didattica è stata promossa dai suoi neo-dottori. L'identikit dei laureati è stata tracciato dall'ultima indagine del consorzio Almalaurea che ha interrogato quasi 190 mila laureati nelle università italiane, tremila dei quali in quella di Udine. Laurea in anticipo ma voti più bassi. I laureati all'ateneo udinese si laureano prima rispetto ai colleghi italiani: 25,3 anni rispetto a 25,8 anni quelli triennali e addirittura 26,3 anni rispetto a 28,1 anni quelli della specialistica. Il punteggio agli esami e il voto di laurea a Udine, però, è più basso rispetto alla media italiana. A Udine ci si laurea in media con 99,5 alla laurea triennale rispetto a 101,9 e con 107,3 alla specialistica rispetto a 109,3. Nettamente superiore, invece, la percentuale di frequenza alle lezioni: a Udine ha frequentato il 75% delle lezioni del corso triennale oltre l'80% dei neo-laureati, a fronte del 68,7% in Italia. Percentuale che cresce ancora per i corsi biennali: 89% di frequentanti contro l'81%. Più esperienze all'estero e meno borse di studio. I laureati all'ateneo friulano si distinguono anche per il periodo di studio trascorso all'estero: il 12,6% dei laureati triennali (contro l'8,6% di quelli italiani) e ben il 23,8% di quelli specialistici (a fronte del 15,1% in Italia) compie un'esperienza di studio oltre confine. Non sono molti, invece, gli studenti che hanno usufruito di una borsa di studio: ne percepiscono una solo il 17,9% dei laureati triennali a Udine contro il 25,4% in Italia e il 20% di quelli della laurea specialistica a fronte del 24,3% in Italia. Più lavoro e meno stage. I neo-dottori dell'ateneo friulano, inoltre, brillano per il numero di esperienze di lavoro compiute durante gli studi universitari. Il 75% dei laureati triennali (rispetto al 73% in Italia) e il 75,9% di quelli specialistici (rispetto al 74,1% della media italiana) lavorano già durante gli studi. Sarà anche per questo che non brillano nella frequenza degli stage (ne ha svolto uno il 53,9% dei triennali rispetto al 58,1% in Italia e il 52,3% degli specialistici rispetto al 54,4 della media italiana). E sarà lo stesso motivo che la percentuale di chi vuole continuare gli studi è minore rispetto al resto dell'Italia: 70,8% dei triennali rispetto al 79,5% della media italiana e solo il 28,5% dei neo-dottori della specialistica rispetto al 43,8% dell'Italia. Promossa la riforma del 3+2. Dopo l'introduzione della riforma della didattica migliora il giudizio dei neo-dottori dell'università di Udine sulla propria esperienza universitaria. In particolare i neo-dottori della laurea specialistica sono molto soddisfatti della loro esperienza di studio. Il 66,6% dei laureati triennali e addirittura il 78,4% di quelli specialistici a Udine si iscriverebbe di nuovo allo stesso corso dell'ateneo udinese, rispetto al 62,2% dei laureati pre-riforma. I neo-dottori promuovo la riforma del 3+2 anche rispetto a molti aspetti della vita universitaria, come il rapporto con i docenti e con gli studenti o come il carico di studio, considerato decisamente adeguato dal 29,9% dei laureati triennali e dal 49% di quelli specialistici (a fronte del 27,6% di quelli del vecchio ordinamento). In generale, poi, il 30,2% dei dottori triennali e il 48,4% di quelli specialistici considera "decisamente positiva" l'esperienza di studio. Unico neo: le aule e le biblioteche, il cui giudizio cala rispetto al periodo prima della riforma, probabilmente dovuto al maggior numero di studenti iscritti con l'avvento del 3+2.