[img_assist|nid=14967|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE – Negli anni '60 e '70 Losey era considerato un maestro. Oggi è pressoché dimenticato e per le giovani generazioni è quasi uno sconosciuto. Poche sono le occasioni di rivedere i suoi film.
Colma dunque una lacuna nell'offerta di visione e ripara un penalizzante oblio la riproposta all'attenzione della sua opera attraverso la retrospettiva dello
Sguardo dei Maestri (dal 22 ottobre), iniziativa che, nella formula consueta, sarà suggellata da un convegno internazionale di studi (Pordenone il 23 e il 24 gennaio 2009). Questo appuntamento, al quale parteciperanno i maggiori studiosi della sua opera, storici e critici – curato da Luciano De Giusti -, cercherà di ripensarne il valore e la collocazione nella storia del cinema. Come per le precedenti edizioni la raccolta degli atti del convegno sarà pubblicata da Il Castoro (Milano). Dopo aver presentato l’opera di Bresson, Buñuel, Tati, Ophüls, Dreyer, Fellini, Bergman, Welles, Resnais e nel 2007/08 Mizoguchi, Lo Sguardo dei Maestri, giunto alla sua 11a edizione, in prossimità del centenario della nascita (1909), riproporrà dal 22 ottobre al Visionario di Udine e dal 23 ottobre a Cinemazero di Pordenone non l’intera filmografia dell’autore (ammontante a più di trenta film) ma una corposa selezione di 13 titoli in 9 serate con pellicole in parte restaurate, attinte dalle collezioni dei maggiori archivi cinematografici europei e americani (i tre grandi restauri presentati dalla manifestazione friulana saranno
Don Giovanni del 1963,
Eva del 1962 e
The Damned – Hallucination del 1962). Rare sono state le iniziative a livello mondiale ad affrontare come materia di studio e di divulgazione il cinema di Losey; Lo Sguardo dei Maestri, tenendo fede alla sua primaria vocazione, intende con la retrospettiva e il convegno offrire gli strumenti necessari alla comprensione e allo studio della storia del cinema contemporaneo attraverso i suoi autori più importanti intesi e definibili inequivocabilmente come “Maestri”. Joseph Losey appare in questa prospettiva, il più originale tra i registi anglo-americani del Dopoguerra sia per la scelta dei soggetti che per lo stile adottato. Autore di un cinema colto, Losey (classe 1909) ha una formazione prima di tutto teatrale. Dopo le prove nell’ambito del cinema classico di genere, si afferma come uno degli autori della modernità, declinata nella forma originale del suo stile e piegata in maniera personale a dar voce ai temi ricorrenti della sua poetica: dal contrasto tra padri e figli a quello tra i sessi in frequente dissidio; dai rapporti di classe e di potere tra subordinati e oppressori a quelli tra l’individuo, l’assetto sociale e la storia, tutte relazioni umane controverse, lucidamente narrate attraverso un’osservazione critica della società borghese del suo tempo. La retrospettiva il 22 ottobre si apre con uno dei grandi capolavori riconosciuti di Losey,
Il Servo del 1963, prima delle tre importanti collaborazioni tra Joseph Losey e Harold Pinter che si misura con un grande film scrivendo l’adattamento del romanzo
Il servo di Robin Maugham del 1948. Indimenticabile la prova artistica di Dirk Bogarde nei panni dell’ambiguo e sprezzante maggiordomo.
Dal 22 ottobre 2008 al 29 gennaio 2009
Visionario, via Asquini 33 – UDINE
Cinemazero, piazza Maestri del Lavoro, 3 – PORDENONE
Lo Sguardo dei Maestri 2008/2009 - XI edizione
Senza re, senza patria: il cinema di Joseph Losey
La manifestazione è organizzata da Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cinemazero di Pordenone e La Cineteca del Friuli di Gemona
23 e il 24 gennaio 2009
Sala Congressi della Camera di Commercio – PORDENONE
Una grande retrospettiva e un convegno internazionale di studi
Info: CEC/ Centro Espressioni Cinematografiche
tel. 0432299545
cec@cecudine.org
www.cecudine.org