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Il Grillo-pensiero smuove le masse

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[img_assist|nid=9295|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Codroipo (UD) - Un minuscolo pianeta lontano anni luce dalla terra. E’ così che Beppe Grillo vede la politica italiana. Un satellite ingessato nei propri ruoli e sommerso di lerciume: scandali, concussioni, furti. Un arcobaleno di illeciti dipinto dai “diversamente onesti”. Così Beppe chiama i politici che, nonostante i problemi con la giustizia, continuano imperterriti a sentirsi onesti e guidare il Paese.
A Villa Manin, giovedì 20 settembre, l’aria glaciale di un termometro già invernale è stata tagliata dalle rasoiate del comico più ‘politicizzato’ o ‘anti-politico’, dipende dai punti di vista, dello stivale. Si è calato tra il pubblico, avvolto da un giubbotto blu-operaio, ha esordito con : Ma stanno delirando, noi abbiamo fatto una cosa per divertirci…

La “cosa” di cui parla il comico è il “casino mostruoso” che è riuscito a creare in quest’ultima fetta temporale della sua carriera. La raccolta di firme per la legge popolare ha scardinato la politica “vera”, quella canonica, dando finalmente voce alla gente. Quella che vuole[img_assist|nid=9296|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=427] urlare contro le ingiustizie e cercare di conferire nuovi e più sani equilibri ai palazzi di governo. I numeri sono del tutto rispettabili: 2 milioni e mezzo di persone che a partire dal fatidico V-Day, 8 settembre, hanno fatto la fila composte ai banchetti di Beppe Grillo per firmare la proposta di legge popolare. Uno strumento in linea perfetta con la democrazia, in grado di schiacciare i politici “veri” contro il muro della paura. Sono lì, osservano, si consultano e cercano di anticipare le mosse del comico impazzito per limitarne gli effetti che continuano ad amplificarsi smisuratamente. “Sono stato solo il detonatore” ha detto il comico. La rabbia di tutti i cittadini è, di fatto, scoppiata da sola. Ora il comico tra incanalando forze, proteste e idee verso un’organizzazione composta dai “grillini” che si incontrano e confrontano ai Meet up. Non si tratta di un esercito di sfigati affabulati dal mentore, ma di attivisti dalla preparazione trasversale e dagli obiettivi comuni, primo fra tutti i comuni a 5 stelle garantisti dei cittadini.

I 7.000 presenti allo spettacolo di politica civile e da civilizzare, organizzato da Azalea Promotion, hanno annuito e applaudito. Viene da chiedersi se questo comico, ormai non più completamente tale, forse scontato, forse premonitore non abbia una ragione sacrosanta. Anche volendo scartare il 30% di imprecisioni o presunte non-verità, beh rimane sempre il 70% di cose su cui riflettere. Un po’ come è successo per Farenight 911 di Moore, la sensazione è quella.

Il messaggio è “Italianiiiii, dovete aiutarmi. Fate qualcosa anche voi”. Beppe Grillo sta attivando un mondo-contro. Utilizza linguaggio e mezzi tecnologici forse incomprensibili, ma efficacissimi. Si parte da Skype, passando per il sito internet “second life”, si utilizzano i download e via di questo passo linguistico.

Grillo non ha risparmiato nessuno, dallo “psiconano trufolo” Berlusconi, ad Amato il “topino colto”, da “valium” Prodi alla “forma di grana rotolante” Andreotti, mentre le frecciate hanno affondato in tutti i settori, dai precari, all’energia, dalle elezioni dirette dei rappresentanti politici ai mezzi di informazione.

Dal generale Grillo è approdato al locale, denunciando assieme ai “grilli” friulani scesi con lui tra la gente, l’inquinamento dell’Abs, il mastodontico impianto industriale da anni sotto accusa per l’emissione di microparticelle considerate dannose alla salute. Presente tra il pubblico anche il sindaco di Pavia di Udine, denunciato dall’azienda proprio per aver segnalato l’inquinamento dell’impianto.

Ma Grillo c’è. C’è per lui come c’è per dar voce a tante altre persone che hanno il coraggio, la voglia e la rabbia necessaria per reagire.

Al termine delle due ore di spettacolo dove Grillo ha mazziato i mezzi di informazioni, mamma Rai che l’ha rifiutato per 10 anni e la tv spazzatura, la massa infreddolita ha ripreso la via verso casa. Tempo di far pazientemente la fila, infilarsi nell’autoveicolo e raggiungere il divano di casa. Uno zapping veloce porta all’immagine di Flavia Vento che dichiara da Vespa Io ho trovato il mio pungo G. A questo punto non rimane che spegnere repentinamente la scatola catodica e addormentarsi con il Grillo-pensiero che si fa largo nella mente con un gran sorriso di soddisfazione.