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Il Moby Dick di Latella con Giorgio Albertazzi al Nuovo di Verona

Foyer

[img_assist|nid=17291|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]VERONA - Giorgio Albertazzi è il protagonista di Moby Dick, testo di Herman Melville in scena al Teatro Nuovo di Verona dal 13 al 18 gennaio. Con l'elaborazione drammaturgica di Federico Bellini e la regia di Antonio Latella, l'opera racconta l'avventura del capitano Achab e del suo ostinato tentativo di catturare la balena bianca. Una lotta che lo vedrà morire insieme al suo equipaggio, l'unico a salvarsi sarà il giovane marinaio Ismaele.

Uno spettacolo di grande levatura che vede Giorgio Albertazzi dare magistrale concretezza al sentimento di incompiutezza, di impossibilità, di predestinato fallimento umano – dice Latella e lo hanno spinto - nel compito, spericolato di adattare questo romanzo per la scena. … Il risultato – continua il regista - mi sembra sia un diario di bordo, che spesso si allontana da Melville, per cercare di raccontare la storia di un equipaggio ancora al vento. Che ancora non vuole ammainare le sue vele. Per far questo, ho omesso molte parti del Moby Dick ma ho cercato di non perdere quella che è, per me, l’essenza ultima del testo: l’implacabile sete di conoscenza che lo anima fin dalla prima pagina.

Il celeberrimo romanzo di Melville è il resoconto di una lunga caccia alla balena compiuta attorno al 1840 a bordo del Pequod salpando dall’isola di Nantucket, la capitale americana della “baleneria” situata a 48 km a sud di Cape Cod nello stato del Massachusetts. Il Pequod è[img_assist|nid=17292|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=424] comandato dal capitano Achab, un personaggio che assume connotati epici nella lotta contro Moby Dick, una combattiva e feroce balena bianca che in realtà è un capodoglio. Per tre lunghi anni Achab – “roso di dentro e arso di fuori dagli artigli fissi e inesorabili di un’idea incurabile” come scrive Melville – trascina l’intero equipaggio in una folle impresa di caccia alla guida di una nave che il vecchio capitano Peleg aveva adornato di trofei facendone, sono sempre parole di Melville, “un veliero cannibale che si ornava delle ossa cesellate dei suoi nemici”. Nel romanzo di Melville la vicenda è raccontata da Ismaele, un personaggio che aveva conosciuto Peleg e a sua volta, grazie a lui, il vecchio marinaio Bildad che l’aveva fatto entrare nell’equipaggio del Pequod.

 

Dal 13 al 18 gennaio 2009, ore 20:45

Teatro Nuovo, Piazza Viviani, 10 - VERONA

Moby Dick

da Herman Melville

drammaturgia di Federico Bellini

regia di Antonio Latella

con

Giorgio Albertazzi

E con Emiliano Brioschi, Marco Cacciola, Timothy Martin, Giuseppe Papa, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Enrico Roccafort, Rosario Tedesco

idea scenografica Antonio Latella

costumi Gianluca Falaschi

disegno luci Giorgio Cervesi Ripa

musiche Franco Visioli

Teatro Stabile dell’Umbria

Biglietti: Balconate € 22,00, Galleria € 15,00, Seconda Galleria numerato € 9,00

Info: Tel. 0458006100

www.teatrostabileverona.it