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Il new rave dei Klaxons al New Age

@live!

[img_assist|nid=4616|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Roncade (TV) - Molto entusiasmo ed un pizzico di curiosità hanno accompagnato al New Age la seconda data del tour italiano dei Klaxons, gruppo rivelazione della scena indie rock britannica. Questi tre ragazzi, poco più che ventenni , cresciuti nei quartieri di Londra, tra qualche rave party ed una festa universitaria escono dall'anonimato nel 2005 con il singolo Gravity's Rainbow innescando un ribaltone nel mercato underground.

Le majors vigilano il fenomeno ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: Myths Of The Near Future, l’album d'esordio, raggiunge il secondo posto nella Uk Charts nel giro di una settimana. C'è già qualcuno che parla di fenomeno New Rave, mentre i nostri beniamini aggiornano la line-up arruolando un quarto elemento e si imbarcano nell' esperienza di un tour promozionale fra Europa e Stati Uniti.

La grande attesa è premiata solo quando arrivano sul palco,[img_assist|nid=4617|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=479] pronti a renderci partecipi della loro rivoluzione musicale in jeans e maglietta.L’apertura è un po' tiepida, ma dopo pochi minuti arrivano i deliri di Atlantis to Interzone ed il pubblico si scatena.

Un paio di suoni rubati da qualche rave party anni '90 ed una linea melodica accattivante lasciano posto a ritmiche violente cui fa capo un testo ripescato dalla cultura beat anni '60.

Questa in breve la ricetta di un pezzo riuscito che cattura l'attenzione ed entra prepotentemente nella testa per riemergere poi, con qualche eco, nei brani successivi. Le voci in falsetto di Gravity's Rainbow, ammiccanti ad un certo Brit pop, scatenano nuovamente l'euforia generale, complice una linea basso-batteria-voce decisamente azzeccata. La conferma arriva con il ritornello Come with me, come with me …; tutti alzano le mani in modo spasmodico quasi a volerle tendere verso gli orizzonti futuribili dell’anno 4000.

Ancora urlettini e chitarrine deliranti nell'ossessiva Magik, marcetta dai toni apocalittici che materializza i timori dei giovani del nuovo millennio gettando qualche ombra sul nostro avvenire. Questa visione pessimistica si insinua anche in pezzi melodici come Golden Skans, dove i cori, quasi ormai marchio di fabbrica, coinvolgono e trascinano le voci del pubblico.Poi le sonorità diventano più ruvide per incrociare la strada del post [img_assist|nid=4618|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=479]punk fino ad arrivare all'energetica Four Horsemen of 2012,con cui la band si congeda senza concedere bis.

Le luci si spengono e quando cala l'adrenalina vengono a galla alcune perplessità. E' certamente un compito arduo capire quanto i Klaxons oggi siano i capostipiti di un nuovo genere. Certo, qualche dubbio resta. I quattro non possono certo vantare una lunga carriera e pare un po' sospetto trovarli in tour fra due continenti a poche settimane dal loro album d'esordio. Qualcuno poi legge tra le righe la parola "MTV" e si pone quindi il dilemma: bambini prodigio del nuovo millennio o ennesima trovata commerciale? Poco importa. Tra il pubblico presente c'è già chi scimmiotta il loro look da ragazzi del 2012 ed alla fine quello che prevale è solo la voglia di fare casino.