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Il Premio Gaber 2010 a Piero Sidoti per lo spettacolo Particelle

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UDINE - Piero Sidoti è il vincitore del Premio Gaber 2010  per lo spettacolo Particelle di Beppe Battiston che verrà consegnato sabato 24 luglio al Festival Gaber di Viareggio. E’ proprio un anno di grazia, questo 2010, per il cantautore friulano, nonché docente di matematica alle medie,  Piero Sidoti, alle spalle anni di gavetta artigianale e generosa, ma poi, passo dopo passo, con una strada professionale sempre più in discesa.

Almeno dal 2004, si è messo in ottima luce al Premio Recanati con il brano Venere nera e lì ha incontrato il suo primo grande estimatore, Lucio Dalla. Sempre in quell’anno, ha perfino cantato nel film di Silvio Soldini Agata e la tempesta, esibendosi in un bowling con una memorabile Granada”.  Il salto definitivo di qualità si è avuto però quest’anno, con l’ingresso  nella scuderia della prestigiosa etichetta Fuorivia, che ha deciso di pubblicare il suo primo Cd Genteinattesa, ora distribuito a livello nazionale e in parte registrato negli studi bolognesi di Lucio Dalla.
Ma i Palmarès non finiscono qui, se il prossimo sabato 24 luglio, in condivisione con la cantautrice fiorentina Susanna Parigi, riceverà al Festival Gaber di Viareggio anche il prestigioso Premio Gaber, direttamente dalle mani di  Dalia Gaberscik, figlia dell’indimenticato sig.G., e  di Sandro Luporini. A essere premiato è lo spettacolo di teatro-canzone “Particelle”, sostenuto dal Teatro Club Udine e scritto da Piero a quattro mani con l’amico di una vita, altro grande conterraneo, Giuseppe Battiston, qui firma anche della regia.
Del lavoro, insieme a musicisti Nicola Negrini, al contrabbasso, e Antonio Marangolo, al sassofono, Sidoti proporrà uno stralcio di 20 minuti, quanto basta per farne cogliere il pregio  musicale e il percorso tematico. Tra canzoni e performance d’attore, lo spettacolo disegna l’affresco della giovane generazione del presente, costretta al palo di Peter Pan, perché precaria e in perenne  lista d’attesa per un lavoro che non arriva mai. Una situazione, che in scena è raccontata con ironia agro-dolce dal personaggio di Piero Concioni, già trentaseienne e con ottime referenze di studi alle spalle, che si arrabatta nella giungla di tanti lavoretti malpagati a termine, co.co.co., invenzioni fai-da-te o a progetto. Magica parola, quest’ultima, che sa di futuro, mentre invece copre una condizione permanente di sottoccupazione liquida e disoccupazione effettiva.
E pensare che gliel’aveva detto lo scafato prof. di matematica del liceo, dall’alto di un trascorso sessantottino poi riciclato in cinismo disincantato: nella vita vince chi sa surfare, stare a galla, dribblare gli ostacoli, prendere le cose con l’astuzia delle scorciatoie e mai di petto.
Una situazione che ora, per sua fortuna, Piero Sidoti non vive più, ma di cui continua a farsi portavoce, se non altro a nome di tutta una categoria generazionale tenuta fuori dalla porta.

Info: Teatro Club Udine

tel. 0432507953

info@teatroclubudine.it

www.teatroclubudine.it