TRENTO - Pulcini di soli tre giorni di vita sono in grado di compiere semplici operazioni aritmetiche, come l'addizione e la sottrazione. Confinati in una gabbietta, privati di ogni esperienza se non l'esposizione a cinque palline di plastica gialla, i piccoli del pollo domestico hanno dimostrato di sapere contare gli oggetti di imprinting. Questo il risultato di uno studio di un gruppo di ricercatori del Centro Mente Cervello (CIMeC) dell'Università di Trento e del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Padova pubblicato oggi sulla rivista scientifica Proceedings B of the Royal Society. Primo autore Rosa Rugani, giovane scienziata del CIMeC.
Gli scienziati hanno suddiviso le palline, sotto gli occhi dei pulcini, in due insiemi di numerosità diversa, che hanno poi nascosto dietro uno schermo. Lasciati liberi di muoversi, i pulcini si dirigono sistematicamente dietro lo schermo dove si trova l'insieme più numeroso. Gli animali riescono a discriminare i due gruppi di palline (che i pulcini considerano come compagni) sulla base della sola numerosità, indipendentemente da altri fattori come il volume o la distribuzione spaziale. Analogamente, anche dopo aver assistito ad un rimescolamento delle palline già poste dietro lo schermo, i pulcini sanno valutare numericamente gli insiemi finali, dimostrando di riuscire a tenere a mente il susseguirsi degli eventi e calcolarne l'esito. [img_assist|nid=19150|title=|desc=|link=none|align=right|width=280|height=420]
I pulcini sarebbero in possesso quindi di capacità protoaritmetiche tali da "fornire uno straordinario supporto all'ipotesi secondo la quale le rappresentazioni mentali dei numeri (così come quelle degli oggetti fisici, di quelli animati e delle geometria) sarebbero presenti già alla nascita in tutti i vertebrati", sostengono gli autori.
Anche le specie non verbali come il pollo domestico posseggono talento numerico; i pulcini si comportano insomma come dei matematici naturali. Sappiamo già da tempo che gli animali possiedono un "senso del numero", una capacità di considerare piccole quantità per effettuare stime di numerosità dall'evidente valore adattativo, ma quanto gli scienziati del CIMeC sostengono è che questo senso del numero, già osservato in molte specie animali, nel pollo domestico si estende fino al fare di conto con numeri interi positivi.
"I pulcini compiono operazioni con poche unità. Il nostro sistema di calcolo va invece ben oltre il numero quattro. Infatti, quanto rimane specifico dell'essere umano è la ricorsività, unica garanzia del pieno possesso del concetto di numero", afferma uno degli autori, Giorgio Vallortigara, direttore vicario del CIMeC."Tuttavia, i nostri risultati suggeriscono che il nostro istinto matematico sia realizzato da un circuito cerebrale presente anche in altre specie".