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Il "respiro" dei terreni agricoli

[img_assist|nid=8713|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=99]UDINE - Anche i terreni agricoli "respirano". E dal loro respiro è possibile quantificare i flussi di carbonio fra atmosfera, coltivazioni e suolo. Dati fondamentali per capire lo stato di salute dei terreni e ora disponibili grazie alla strumentazione messa a punto dal team di ricercatori coordinati dal professor Alessandro Peressotti del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università di Udine. Le ricerche sull'agricoltura e i cambiamenti climatici saranno illustrate martedì 14 agosto su Rai3 a "W l'Italia diretta". La trasmissione di Riccardo Iacona questa volta parlerà di ricerca ambientale, concentrandosi anche sulle ricerche della maiscoltura intensiva che sta significativamente impoverendo la fertilità dei suoli. Le ricerche dimostrano infatti che pratiche agricole quali fertilizzazioni, lavorazioni del terreno ed irrigazioni, in combinazione con i cambiamenti climatici, possono portare alla desertificazione dei suoli della pianura padana.[img_assist|nid=8714|title=|desc=|link=none|align=right|width=175|height=233] Il sito sperimentale dove sono state effettuate si trova a Beano nel comune di Codroipo, all'interno di un'ampia area soggetta a riordino fondiario e caratterizzata da una monocoltura intensiva di mais. "L'attività di ricerca - sottolinea il professor Peressotti - ha permesso di individuare tecniche agricole sostenibili in grado di migliorare la fertilità dei suoli, ridurre i processi di desertificazione e ottimizzare l'uso di fertilizzanti e acqua irrigua. Mediante queste pratiche agricole alternative è possibile mitigare le emissioni di gas ad effetto serra e contribuire a una riduzione della pressione antropica sul clima globale". Il gruppo è costituito anche dai ricercatori Gemini Delle Vedove per lo studiodella respirazione del suolo, Giorgio Alberti per lo studio del flusso dalla vegetazone e Michel Zuliani per la ricerca sulla modellizzazione e la spazializzazione dei dati sul territorio nazionale. Peressotti coordina un network italiano che si occupa di monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici sull'agricoltura nazionale e che utilizza diverse stazioni di monitoraggio dislocate sull'intero territorio italiano.