[img_assist|nid=17815|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - Dopo il lucido spaccato familiare proposto dall’applaudito spettacolo
La badante di Cesare Lievi, la rassegna
Akrópolis 9 del Teatro Club, venerdì 30 gennaio, ore 21, al Teatro Palamostre per
ScenAperta, propone un altro lacerante ritratto di famiglia del ricco Nordest con il dramma
Il ritorno di Sergio Pierattini, autore anche del bellissimo
La Maria Zanella, già ospitato ad
Akropolis.
Il lavoro, preceduto realmente nel 2006 da una ricerca sul campo in un quartiere di Bergamo, su commissione del Teatro Donizetti, è stato premiato dalla critica teatrale come miglior testo italiano del 2008 e ora è anche finalista ai Premi Ubu di quest’anno. In scena un quartetto di straordinari attori, in forte sintonia con il rigore dell’incalzante drammaturgia: Milvia Marigliano, Luciano Bertoli, Alex Cendron e Veronica Cruciani, quest’ultima anche regista, che si conferma con questo nuovo impegno, dopo
Le nozze di Antigone (di Ascanio Celestini) e
Ballare di lavoro (di Renata Ciaravino), una tra le più interessanti firme del giovane teatro italiano attento alla contemporaneità. Al centro di una scena volutamente minimalista, disadorna e tutta concentrata nello scavo dei “fantasmi” interiori celati sotto le parole, sta un tema di forte attualità: il fallimento dell’unione tra portatori di culture diverse. La protagonista infatti è una giovane bergamasca che ritorna nella casa dei genitori, dopo aver scontato dieci anni di carcere per l’omicidio del marito, uomo affidabile e gran lavoratore, dipendente marocchino della piccola azienda paterna. Ma dopo un po’ il rapporto di coppia aveva cominciato a scricchiolare e lei non aveva sopportato l’idea che lui volesse rientrare nella terra d’origine.
Un ritorno non facile, dunque, di nuovo in famiglia, in un[img_assist|nid=17816|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=495] nucleo di persone - padre, madre, fratello- sfasciato da vecchie incomprensioni e nuove intolleranze, recriminazioni e sensi di colpa, nostalgia inconfessata di un passato povero, ma autentico e crisi attuale da piccolo benessere, velocemente conquistato. Al centro di questo groviglio umano costruito come un “giallo” a ritroso, vi è non solo il dramma degli immigrati o la difficoltà dei rapporti tra mentalità e culture diverse, ma anche un affondo impietoso su un interno-inferno familiare, dentro il “profondo nord” e un nuovo malessere da
questione settentrionale.
Il ritorno risolve senza sbavature melodrammatiche questi controversi risvolti sociali e generazionali, assediati da insofferenze, razzismi e inedito smarrimento.
Una scrittura rapida, asciutta –si legge nella motivazione della Giuria del Premio della Critica -
che staglia gradualmente caratteri, azioni e moventi” e in scena si traduce in un un affondo lacerante, per una radiografia impietosa che a ritroso, come in un puzzle, ricostruisce i retroscena profondi di una famiglia e le cause della catastrofe umana dei suoi componenti. Soprattutto senza fornire risposte, ma porre solo domande sulle prospettive dell’Italia in rapida trasformazione, non solo al Nord.
Akrópolis 9 x ScenAperta - Teatro Club Udine
Venerdì 30 gennaio 2009, ore 21:00
Teatro Palamostre, Piazzale Diacono, 26 – UDINE
Il ritorno
di Sergio Pierattini
Progetto e regia di Veronica Cruciani
con Luciano Bertoli, Alex Cendron, Veronica Cruciani e Milvia Marigliano
Scene e costumi di Barbara Bessi
Disegno luci di Gianni Staropoli
Musiche di Paolo Coletta
Assistente alla regia Sara Vilardo, Marta Erica Arosio e Desirèe Piromalli
Organizzazione Rosy Tranfaglia
Ricerca Finanziata dal Teatro Donizetti di Bergamo
Al termine dello spettacolo conversazione con la Compagnia
Info: Teatro Club
tel. 0432.507953,
www.teatroclubudine.it