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Il violino di Isabelle Faust e la direzione di Marko Letonja, quarto appuntamento della stagione sinfonica del Verdi

Classica
[img_assist|nid=10061|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]PORDENONE - Ancora due capolavori del grande repertorio, affidati questa volta allo Stradivari della giovane violinista Isabelle Faust e alla bacchetta altrettanto giovane dello sloveno Marko Letonja nel concerto della Stagione Sinfonica, in programma sabato 20 ottobre al Teatro Verdi di Pordenone.
Giovani ma già affermate star internazionali: la Faust vincitrice del “Paganini” nel 1993, solista con le orchestre più blasonate (Münchner Philharmoniker, Orchester des Bayerischen Rundfunks, Gewandhaus, Orchestre de Paris, London Philharmonic, City of Birmingham e Tokyo Metropolitan) sotto la direzione di sir Yehudi Menuhin, Michael Gielen, Marek Janowski, Mariss Jansons, Paavo Berglund, Gary Bertini, Ingo Metzmacher.
Letonja, allievo di Nanut a Lubiana e di Suitner a Vienna, dirige i più grandi artisti, come Marjana Lipovsek, Mstislav Rostropovich, Heinrich Schiff, Alicia de Larrocha, Vadim Repin, Lazar Berman, David Geringas, Sarah Chang, Thomas Quasthoff, José Cura, in Italia (Teatro alla Scala, San Carlo di Napoli) e in tutta Europa.
Il Concerto per violino op. 77 (1878) prosegue quell’itinerario brahmsiano che nelle due passate stagioni del Verdi ha portato all’esecuzione integrale delle Sinfonie e di molti lavori sinfonico-corali poco noti.
Questo grandioso monumento, omaggio ad un lirismo che si[img_assist|nid=10062|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427] riallaccia al modello beethoveniano, ma che allo stesso tempo, soprattutto nel finale, attinge a piene mani dal repertorio folclorico di carattere zingaresco, avrà la preziosa, calda e sensuale “voce” dello Stradivari cosiddetto Bella addormentata”, proprietà della L-Bank di Baden-Württemberg.
La celeberrima Sinfonia dal Nuovo Mondo, come tutti sanno, fu composta quando Dvo?ák fu chiamato a dirigere il Conservatorio di New York (1892-1895) ed ebbe modo di conoscere il canto degli indiani e dei neri d’America. E’ sullo spirito di queste musiche ch’egli compose la sua opera più eseguita in assoluto, anche se l’approccio verso questi materiali non fu di taglio etnomusicologico: perché la sua Sinfonia rimane, in fondo, squisitamente europea. E non lasciò un segno, perché la musica americana, di lì a breve, prenderà altre strade.

Sabato 20 Ottobre 2007, ore 20.45

Teatro Comunale Giuseppe Verdi, viale Martelli - PORDENONE

Isabelle Faust: violino

Marko Letonja dirige l'Orchestra del Teatro Lirico Giuseppe Verdi - Trieste
In programma

Johannes Brahms (1833-1897)
Concerto per violino e orchestra in re magg. op. 77

Antonin Dvo?ák (1841-1904)
Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo

Info: tel. 0434247624
www.comunalegiuseppeverdi.it