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L’Africa e la sua musica protagonisti di Gli occhi dell’Africa 2010 al Cinemazero di Pordenone

PORDENONE - L’Africa e la sua musica, con le danze, i ritmi e le contagiose armonie, è protagonista del nuovo appuntamento con la rassegna di cinema africano Gli occhi dell’Africa 2010, in programma giovedì 4 novembre 2010 alle ore 20.45 in Sala Grande a Cinemazero, con ingresso libero.

Sullo schermo due opere cinematografiche che raccontano il Senegal e la naturale propensione di questo popolo africano alla musica e ai ritmi allegri e frizzanti: Un transport en commun - Saint-Louis Blues, della regista senegalese Dyana Gaye, premiato come Miglior Cortometraggio al Festival del Cinema Africano, d’Asia e d’America di Milano 2010, originalissimo “musical” in cui i protagonisti di un viaggio in taxi-brousse da Dakar a Saint-Louis cantando raccontano se stessi, e Dio era un musicista, dei registi Cristina De Ritis, Maddalena Grechi e Andrea Segre, documentario incentrato sulle storie dei più importanti musicisti senegalesi.

Per la scelta di utilizzare un genere come il musical, inconsueto nel cinema sub-sahariano, senza rinunciare a raccontare gli aspetti sociali e individuali della realtà contemporanea senegalese: questa la motivazione della giuria del 20° Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina di Milano, che ha premiato Un transport en commun come Miglior Cortometraggio Africano.

Il film ripercorre il divertentissimo viaggio in taxi-brousse di Souki, diretta al funerale del padre che non ha mai conosciuto; Malick, che desidera salutare la fidanzata in partenza per l’Italia; Madame Barry, proprietaria di un elegante negozio da parrucchiere, desiderosa di rivedere i figli dopo molti anni; Joséphine e Binette, due francesi le cui vacanze in Senegal volgono al termine. In un’alternanza di sequenze musicali corredate da riprese molto realistiche, la regista ci offre uno sguardo sull’Africa pieno di freschezza, firmando un musical allegro e ottimista.

 

Le storie e la vita quotidiana dei musicisti senegalesi sono i protagonisti del documentario Dio era un musicista, in cui l’hip pop della capitale del Senegal incontra il reggae melodico di Ismael sulle coste del Gambia, gli zykr sui tetti di Parcelle Assainié e nella città sacra di Touba rincorrono i tamburi guineani del maestro Pakata e la Kora del vecchio griot Cissoko… Al centro del film la musica, le difficoltà tecniche ed economiche di produzione, ma soprattutto la grande forza di volontà che caratterizza il rapporto tra questi musicisti e la loro arte.

Ultimi giorni utili, inoltre, per visitare, nello spazio ZeroImage di Cinemazero, in orario di apertura sale, la mostra fotografica “L’Africa nel pallone”, con i bellissimi scatti di 20 fotografi di fama internazionale che alla vigilia dei Mondiali in Sudafrica hanno “catturato” con i loro obiettivi il calcio vissuto nelle strade, fra campi polverosi e pieni di buche, in cui s’inseguono sogni di gloria sulla scia delle favole sportive di campioni come Etò e Weah. La mostra è realizzata dalla rivista Africa, in collaborazione con il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina di Milano.

Info: Cinemazero

tel. 0434.520404

www.cinemazero.it