Error message

Il file non può essere creato.

L’agente segreto di Joseph Conrad in versione teatrale al Politeama Rossetti

Foyer
[img_assist|nid=18042|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Testo davvero poco noto di Joseph Conrad, ma di attualissime induzioni, arriva sul palcoscenico del Teatro Stabile regionale L’agente segreto firmato da Marco Sciaccaluga per il Teatro Stabile di Genova: debutto mercoledì 4 febbraio e repliche fino a domenica 8 nell’ambito del cartellone Prosa. È un’operazione molto interessante, quella costruita attorno a L’agente segreto di Joseph Conrad da Marco Sciaccaluga: se il nome dell’autore anglo-polacco assai famoso ci rimanda ai suoi racconti marinari più che al teatro – che in effetti frequentò poco – e se il titolo ci fa pensare più al romanzo omonimo o a un film di Hitchcock che al palcoscenico, il progetto di questo allestimento – il primo in Italia ­– ci dimostra chiaramente che nulla è da dare per scontato sul palcoscenico, e che la ricerca, anche fra i testi apparentemente messi in disparte, spesso premia in maniera sorprendente. Lo sa bene Sciaccaluga che da più stagioni percorre ormai la via coraggiosa e abbastanza “controcorrente” di portare alla ribalta opere drammaturgiche dimenticate (il regista è reduce dal grande successo dello Svet di Tolstoj), affidandole a cast dove non brillano forse star di gran nome, ma che si rivelano composti da attori – per lo più provenienti dalle diverse generazioni d’interpreti formati alla Scuola dello Stabile genovese – efficacissimi, ognuno capace di imporsi sulla scena[img_assist|nid=18043|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=491] con la forza di un protagonista e di costruire altresì rapporti ed architetture corali incisive e di profondo significato. Scritto in forma di romanzo nel 1907 e ridotto in due successive versioni teatrali dallo stesso Conrad, nel 1921 e nel 1923, il dramma s’ispira a un fatto di cronaca veramente accaduto nella Londra di fine Ottocento, un attentato all’Osservatorio di Greenwich. Su questo nucleo, riveduto attraverso al sua fantasia, l’autore inventa una fitta trama in cui intreccia strettamente al fatto politico-cronachistico, un quadro affascinante di storie private, di profili interiori complessi e toccanti. Come è stato possibile che per tanti anni si sia voluto leggere in questo tormentato dramma teatrale solo la superficie dei suoi veniali difetti, anziché la sostanza delle sue molte e grandi virtù? si chiede Sciaccaluga, nelle sue riflessioni sul lavoro di regia. Ci voleva forse la tragedia del terrorismo contemporaneo per riconoscere l’attualità dei temi politici affrontati da Conrad. Ma che dire dell’inquietante morbosità delittuosa che nasce dal triangolo rappresentato da Ossipon e dai coniugi Verloc? E la straordinaria sintesi di tutte le ideologie dittatoriali del Novecento contenuta nelle parole del Professore? E, ancora, che cosa ha impedito di riconoscere la straordinaria invenzione di Conrad di affidare a un diverso, al minorato Stevie, il grande interrogativo riguardante la presenza del male nel mondo? È quanto meno sorprendente che un testo teatrale contenente battute, personaggi e situazioni così forti e geniali sia stato espulso per un così lungo tempo dall’orizzonte della coscienza collettiva.[img_assist|nid=18044|title=|desc=|link=none|align=left|width=631|height=640]Davanti alla platea del Politeama Rossetti, L’agente segreto arriva ora in un allestimento accurato, a partire dalla realistica e molto apprezzata ricostruzione scenografica degli scorci londinesi che fanno da sfondo allo spettacolo: in un vicolo dalle opache luci a gas, si trova il piccolo negozio di cianfrusaglie di Verloc un uomo mediocre, inetto, spia prezzolata di un paese straniero che però da anni non compie operazioni. Vive in una grigia routine con l’amata moglie Winnie ­– che si capirà averlo sposato soltanto per assicurare a sé stessa e al fratello Stevie, ritardato, un futuro decoroso e certo – fino a quando l’ambasciata gli chiede un gesto clamoroso. Dovrà compiere un atto terroristico all’Osservatorio di Greenwich, tempio della scienza e mito del nostro tempo: ciò scatenerebbe la reazione della polizia inglese contro i fuoriusciti rivoluzionari. Verloc si fa aiutare da Stevie nel lancio dell’ordigno che esplode fra le mani del ragazzo uccidendolo: da qui una catena di drammatici svelamenti che portano ad un durissimo finale. Dal 4 al 8 febbraio 2009, ore 20:30 Giovedì 5 febbraio, anche alle ore 16:00 Domenica 8 febbraio solo alle ore 16:00 Politeama Rossetti, V.le XX Settembre, 45 - TRIESTE Teatro Stabile di Genova L’agente segreto di Joseph Conrad versione italiana di Giuliana Manganelli con Roberto Alinghieri (Michaelis) Alice Arcuri (Winnie Verloc) Aleksandar Cvjetkovic (il “Professore”) Alberto Giusta (Signor Vladimir) Gianluca Gobbi (Signor Verloc) Barbara Moselli (Lady Mabel) Nicola Pannelli (Ossipon Vito Saccinto (Stevie) Federico Vanni (Ispettore Heat) Marco Avogadro (Karl Yundt) Fabrizio Careddu (il vicesovrintendente) Fiorenza Pieri (la ragazza). scene e costumi Valeria Manari musiche Andrea Nicolini luci Sandro Sussi regia Marco Sciaccaluga Una produzione Teatro Stabile di Genova Biglietti: interi da € 15.00 a € 28.00, ridotti da € 12.00 a € 23.00 Info: tel. 0403593511 info@ilrossetti.it www.ilrossetti.it